I 250 mila visitatori sedotti dalla Torino capitale - TopicsExpress



          

I 250 mila visitatori sedotti dalla Torino capitale dell’arte Soddisfatta la direttrice Sarah Cosulich Canarutto: “stesse atmosfere delle altre grandi fiere”. Duecentocinquantamila. Torino «contemporanea» non ha deluso le aspettative. Nel weekend dell’arte da giovedì a ieri, tra Artissima e la galassia di manifestazioni collaterali, fiere, musei, fondazioni e gallerie sparse per la città hanno radunato 250 mila visitatori in tutto. Ma i conti al botteghino non rendono l’idea. Sono solo il risvolto in cifre delle code e del via vai mondano e culturale di gente, che a tutte le ore del giorno e della notte ha fatto i tour de force da una manifestazione all’altra. Punti di forza A partire dall’appuntamento all’Oval, che ovviamente l’ha fatta da padrone non solo con la conferma dei 50 mila ingressi, per passare ai musei di Rivoli, Gam, Fondazione Sandretto, Merz, Palazzo Cavour, fino alle iniziative satellite all’ex Moi, con Paratissima, alle ex Carceri Le Nuove, con The Others, al Lingotto con la fiera dell’artigianato-design Artò, e ancora la new entry dell’antiquariato Flashback alla Promotrice, Photissima alla Manifattura Tabacchi, il terzetto riuscitissimo di Club to Club, il festival elettronico nomade tra Sandretto, Ogr e Teatro Carignano. Chi più ne ha più ne metta. I livelli e i pubblici erano diversi, ma di sicuro c’è che una così grande affluenza di torinesi e stranieri «venuti da lontanissimo, grazie a un progetto forte e un sistema museale che fa rete» - precisa la direttrice di Artissima, Sarah Cosulich Canarutto - nessuno se la aspettava. Il dettaglio premia un po’ tutti: 2000 biglietti staccati tra Merz e Sandretto, 1200 alla Gam (ma solo Renoir ne ha venduti 9.500), lo stesso per Palazzo Cavour, mentre alle Nuove sono entrati in 10 mila, 11 mila al Valentino, ben 120 mila nel grande tempio di Paratissima. E 35 mila, la sera, per i dj del festival di musica. Se la macchina degli eventi dell’arte di novembre è ormai rodata, Artissima spicca per attrattività. Seduce i turisti, italiani e stranieri. Addetti ai lavori, ma pur sempre turisti. Cosulich tira le somme: «La qualità della fiera era alta, continua a migliorare. Le gallerie hanno fatto uno sforzo incredibile, i 70 curatori a Torino sono stati un punto di richiamo internazionale, tutti hanno capito al meglio il nostro progetto, a Back to the Future si respirava storia dell’arte», spiega. Visitatore a tempo scaduto anche Vittorio Sgarbi, ma al suo arrivo stavano già smontando gli stand. «Il commento di cui vado più fiera? - chiede la direttrice - quello di un gallerista. Mi ha detto che c’è la stessa atmosfera di Frieze di Londra, nei primi tempi». Complimento dei più ambiti.
Posted on: Mon, 11 Nov 2013 09:18:01 +0000

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