INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N. ALLARME INQUINAMENTO - TopicsExpress



          

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA N. ALLARME INQUINAMENTO DELLE FALDE ACQUIFERE VICENTINE: LA REGIONE INTERVENGA URGENTEMENTE PER TUTELARE LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE Presentata il 4 novembre 2013 dal cons. Pettenò. Premesso che: il Veneto è una regione ricca d’acqua dolce ma che rischia di diventare incredibilmente povera di acqua potabile a causa dei sempre più frequenti casi di inquinamento delle falde acquifere che si riscontrano nel territorio; nello scorso luglio lo scrivente denunciava, con interrogazione a risposta scritta n. 134, il caso dell’inquinamento di alcuni corsi d’acqua del Vicentino dalla sostanza chimica PFOA (perfluorati alchilici); in quella sede si citava la relazione dell’ARPAV di Vicenza nella quale veniva evidenziato che la fonte dell’inquinamento proveniva dagli scarichi della ditta Miteni S.p.A. di Trissino che hanno concentrazioni rilevanti dell’inquinante PFOA; dato che: sembra che lacqua dell’Agno-Chiampo sia stata minata nella sua purezza da tali agenti inquinanti che si sono mescolati all’acqua di falda grazie alla forte e selvaggia industrializzazione della zona; negli Stati Uniti, i perfluorati alchilici sono inseriti nella lista delle sostanze cancerogene per animali e uomini, sono incluse nella lista dei Pop (inquinanti ambientali persistenti) della Convenzione di Stoccolma assieme alla diossina, al Ddt e ad altre sostanze che dovrebbero essere eliminate immediatamente dall’ambiente; preoccupato: per la situazione estremamente preoccupante della qualità delle falde acquifere in Veneto; ritenuto che: la salute dei cittadini debba essere tutelata e le aziende responsabili di un tale inquinamento debbano pagare la relativa bonifica, in quanto la collettività che già sopporta le conseguenze non può sobbarcarsene i costi; ciò premesso il sottoscritto consigliere chiede alla Giunta regionale: di intervenire, anche attraverso ARPAV, affinché si provveda a monitorare le falde acquifere del Veneto, attivando fin da subito un piano per la bonifica dei siti inquinati prima che la situazione diventi irrecuperabile, predisponendo un monitoraggio continuo delle acque; che i dati di tale inquinamento, una volta raccolti, siano diffusi in modo trasparente e completo, verificando la correlazione tra i casi di linfomi e leucemie con l’inquinamento atmosferico e da falda per le varie fasce d’età della popolazione; quali azioni intende intraprendere in via precauzionale nei confronti della società Miteni S.p.A. -e dell’assetto proprietario pregresso e attuale dell’azienda-, e di altri possibili responsabili dell’inquinamento, affinché questo venga eliminato e si proceda alla bonifica in base al principio dettato dalle norme europee secondo cui chi inquina paga.
Posted on: Mon, 04 Nov 2013 21:09:53 +0000

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