IO: Ciao Chiara com è andata con il vostro primo caso di comfort - TopicsExpress



          

IO: Ciao Chiara com è andata con il vostro primo caso di comfort care? CHIARA:Titti, il 1 ottobre è nato Giacomo, la sua sentenza: lacrania.... è così che Chiara, neonatologa in un ospedale di Bologna (per privacy non faccio nomi); inizia a raccontarmi,stasera, con occhi lucidi lincredibile esperienza... CHIARA: Giacomo piangeva tantissimo, respirava da solo, tutti noi eravamo senza parole. La medicina ci dice che con questa malformazione vivono pochi minuti..Giacomo NO, ha vissuto per ben 19 ore....19 ore immerso nellamore. Stava bene, nessun tipo di sofferenza, non gli ho dato neanche le gocce di morfina. Stava proprio bene. Dopo il taglio cesareo abbiamo portato il piccolo e i genitori nella sala parto...aspettavamo il momento...quel momento calcolato da noi medici non è arrivato e dovevamo portare la mamma in reparto, doveva tornare in stanza. Ma una stanza privata non cera. Ho lottato con tutte le mie forze...quella mamma doveva avera la sua stanza! E in Veritá la stanza c era...solo che era stata prenotata per il giorno dopo per uninterruzione volontaria. IO: un aborto! CHIARA: Si! La stanza per abortire te la forniscono privata IO: Assurdo! CHIARA: La stanza l ho procurata ugualmente a quei genitori. Giacomo ha conosciuto così il padrino e la madrina. Ha conosciuto i fratelli. Ha conosciuto i nonni. Ha conosciuto gli amici. E poi dopo 19 ore é nato in cielo...tra le braccia della madre. Tutto lo staff medico che fin a quel momento aveva GIUDICATO la scelta di questa madre e che mi aveva criticato pesantamente...si sono ricreduti. Tutti! Anzi cè stato chi dopo mi ha anche chiesto se poteva aiutarmi a scrivere un Protocollo interno affinchè questa comfort care, potesse diventare un percorso da proporre alle mamme che hanno diagnosi infauste. Lo stiamo scrivendo e abbiamo deciso di Chiamarlo PERCORSO GIACOMO.
Posted on: Thu, 24 Oct 2013 19:39:15 +0000

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