Il 1 e il 2 dicembre al cinema Trevi retrospettiva dedicata al - TopicsExpress



          

Il 1 e il 2 dicembre al cinema Trevi retrospettiva dedicata al regista americano Ross McElwee. Il 2 incontro con lautore «Posso vivere mentre sto filmando?». Da questa domanda semplice quanto radicale nasce il cinema di un regista che ha trasformato la propria vita quotidiana in una storia emotiva degli ultimi quarantanni della società americana. Con un piglio ironico. che ha spinto in tanti a considerarlo il Woody Allen del cinema documentario, e una struttura libera e ricorsiva che lo avvicina a un Proust con la macchina da presa, Ross McElwee rompe le barriere tra home movies e documentario, creando diari visivi delicati e intensi, carichi di riflessioni metacinematografiche e ontologiche. Nato a Charlotte, in North Carolina, nel 1947, McElwee consegue la laurea in cinema presso il MIT, sotto legida di insegnanti del calibro di Ed Pincus e Richard Leacock. Dopo i suoi primi documentari, Charleen (1977), Space Coast (1979) e Resident Exile (1981), in cui adotta lo sguardo oggettivo e impassibile del cinema diretto, con Backyard (1984) collauda gli ingranaggi della propria poetica, dallimpronta autobiografica alla narrazione in voice over, che nel superbo Shermans March raggiunge esiti stupefacenti, attestando la fisionomia inconfondibile del suo cinema. In Something to Do With the Wall (1990) si scosta temporaneamente dal racconto del proprio privato, per fornire una prospettiva insolita sulla vita nei dintorni del muro di Berlino, alla vigilia del suo smantellamento. Due anni dopo, con Time Indefinite, McElwee affronta una sfida dolorosa: filmare la perdita, lassenza, lo scarto tra la memoria e lo scorrere del tempo, allindomani di alcuni sconvolgimenti famigliari. Six OClock News (1996) solleva, invece, cruciali interrogativi sul modo in cui il giornalismo televisivo tratta le tragedie personali, veicolando unidea distorta della società. Con Bright Leaves (2003), considerato il suo capolavoro assoluto, il regista intreccia magistralmente il proprio albero genealogico con i retroscena di un film hollywoodiano degli anni Cinquanta, per sfociare in una riflessione sullindustria e la cultura del tabacco. Il suo ultimo lavoro, presentato alla Mostra Internazionale dArte Cinematografica di Venezia, è Photographic Memory (2011), un tuffo nel tempo perduto dei propri ventanni, per ritrovare punti di connessione con il figlio Adrian. La grandezza di McElwee risiede nella capacità di valorizzare il proprio personale punto di vista sulla realtà, partendo dal microcosmo familiare per aprire la propria riflessione alluniversalità di interrogativi e sentimenti umani. Ross McElwee è docente di cinema allUniversità di Harvard, dove dal 1986 è professore presso il Dipartimento di Studi visivi e ambientali. Programma è curato da Luca Mosso, Daniela Persico, Alessandro Stellino I film sono tutti in versione originale con i sottotitoli in italiano domenica 1 ore 17.00 Charleen di Ross McElwee (1977, 60) Ritratto di una cara amica di lunga data del regista, Charleen Swansea. Donna esuberante, dalla parlantina svelta che McElwee pedina per un mese nello svolgersi della sua vita privata e durante le sue numerose attività, dalle lezioni di poesia - nel segno di Ezra Pound ed e.e. cummings - alle letture pubbliche nei teatri comunali di Charlotte, in North Carolina. Tra le mura domestiche, però, la situazione di Charleen non è facile: reduce dalla separazione con il marito, deve occuparsi da sé dei figli e trovare un equilibrio di coppia con il nuovo giovanissimo compagno, Jim. Film tesi per il corso di laurea al MIT, Charleen è unopera dal registro accademico, ancora figlia di stilemi e prassi propri del cinema diretto, che tuttavia mette in luce lo straordinario talento di documentarista di McElwee e labilità nello scegliere gli aneddoti più pregnanti. Il film si regge su un delicato equilibrio tra lenergia trascinante della protagonista e la tenacia del regista, abile a intrecciare dimensione intima e sociale, rimanendo fedele a uno sguardo oggettivo. A partire da questo film, ritroveremo Charleen in molti successivi lavori del regista, dove continuerà a rivelarsi un soggetto inesauribile e uninterlocutrice sempre pronta a dispensare utili consigli.
Posted on: Fri, 29 Nov 2013 06:08:10 +0000

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