Il Giornale d’Italia – 5 novembre – pag. - TopicsExpress



          

Il Giornale d’Italia – 5 novembre – pag. 7 ww2.virtualnewspaper.it/giornaleditalia/books/131105giornaleditalia/#/7/ La Grande Mela ridiventa Nuova York di Giuliano Castellino Nell’America in piena crisi economica salvata ancora una volta al novantesimo dall’innalzamento del tetto del debito pubblico, un evento importantissimo tiene alta l’attenzione di tutti i cittadini degli States: si vota per il sindaco di New York. Forse la città più importante dell’Impero a stelle e strisce, forse la vera capitale, la nuova York, tanta cara e voluta dai primi coloni inglesi sbarcati sul continente scoperto da Colombo (poteva farsi i fatti suoi, potremmo dire col senno del poi…). Una sfida accesa quella per la poltrona di primo cittadino, ma dal risultato quasi scontato: da una parte abbiamo l’italoamericano democratico Bill De Blasio, dall’altra il repubblicano Joe Lotha. I due sfidanti, nelle ultime ore, sono andati a caccia dei voti degli indecisi. De Blasio, dopo aver trionfato nelle primarie democratiche, è largamente in testa nei sondaggi, ma Lotha si dice più “ottimista che mai”. Lattuale sindaco, Michael Bloomberg, attende il risultato per passare il testimone, anche della residenza ufficiale di sindaco, Gracie Mansion, che Bloomberg non ha mai usato nonostante i milioni di dollari donati per rinnovarla. Secondo lultimo sondaggio condotto da Wall Street Journal-Nbc, De Blasio è in testa con il 65% delle preferenze, contro appena il 24% del repubblicano Lotha. I sondaggi attribuiscono il merito dellondata favorevole soprattutto alla voglia di cambiamento, ma anche al mal contento verso il Partito Repubblicano. De Blasio ha stravinto le primarie con la sua battaglia per abbattere il divario tra la New York dei ricchi e quella dei poveri e farla ridiventare una città per tutti. Un piccolo Obama… Speriamo non sia un flop come l’inquilino della Casa Bianca. L’italoamericano, nato a Manhattan nel 1961 e cresciuto in Massachusetts, il candidato democratico alla poltrona di sindaco, proviene da una famiglia di SantAgata de Goti, in provincia di Benevento, emigrata in America agli inizi degli anni Venti. In caso di vittoria, sarebbe il terzo italoamericano a diventare primo cittadino di New York dopo Fiorello La Guardia e Rudolph Giuliani. Oltre la sfida per la poltrona di sindaco i cittadini della Grande Mela saranno chiamati a decidere se rendere o no lo Stato più simile a Las Vegas, la capitale del gioco, dando via libera o meno con un referendum a nuovi casinò. In più ci saranno sei referendum mirati al risanamento, almeno per i promotori, delle casse dello stato e del finanziamento dei programmi sociali. Iniziative appoggiate anche dal governatore Andrew Cuomo, che ha più volte ribadito la loro centralità per raccogliere fondi da destinare allistruzione. Anche sui i referendum la Città sembra divisa: c’è chi parla di grande opportunità di sviluppo, chi di grande truffa. Chi ci vede nuove ricchezza, posti di lavoro, nuove possibilità, soprattutto in questo periodo di crisi e chi invece denuncia speculazioni, abusi edilizi, appalti truccati e carriere facili. Insomma tutto il mondo, almeno quello così detto “occidentale”, sembra essere paese. Dove girano politica, potere e soldi c’è sempre il grande rischio che gli interessi economici e lobbistici vincano su quelli comunitari, specialmente negli USA dove le campagne elettorali vengono ufficialmente finanziate da gruppi di potere o ricchi sostenitori, ai quali dopo qualcuno dovrà rispondere. Sistema che qualcuno vorrebbe esportare anche in Italia… Speriamo che d’oltre Oceano non ci arrivi anche quest’altra idiozia.
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 14:37:59 +0000

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