Il caffè della mattina Il caffè della mattina. Lo beviamo seduti - TopicsExpress



          

Il caffè della mattina Il caffè della mattina. Lo beviamo seduti al tavolino del bar, rilassati, appagati, , ignari che dentro di noi si sta scatenando l’anarchia. Approfittando della nostra distrazione, di quel momento di testa vuota, i peptidi mollano subito i loro compiti. I neuroni invece sfruttano quella libertà per giocare con le nuove funzioni delle sinapsi. E gangliano a tutto andare. La serotonina, sempre innamorata, presenta il suo ultimo fidanzato ai suoi: mamma aminoacido e babbo triptofano. E’ un po’ in ansia, poverina, perché tutti gli altri fidanzati precedenti, quando hanno visto quel triptofano di suo padre, sono scappati a gambe levate. Il sistema simpatico al banco mixer fa la prova emozioni: dilatazione pupilla, accelerazione battiti del cuore, emozioni lato destro, emozioni lato sinistro. Alla Pepsina piace andare a stordirsi nei quartieri malfamati, in cerca di germi ed emozioni proibite. Gli Enzimi, vista l’aria di baldoria, fanno il tour dei locali dello stomaco. Anche i fluidi escono in cerca di sballi facili. Sapori e odori preferiscono andare a rimorchiare le sensazioni volatili mentre i muscoli vanno in palestra a provare le contrazioni. I processi chimici sono gli unici che per senso del dovere continuano a fare il loro lavoro ma, deconcentrati da quel casino, smistano a caso cose buone e cose cattive dentro il nostro stomaco facendo più danni che bene. L’acido che ha capito l’andazzo, guarda voglioso, con i suoi occhietti cloridrici, i caffè che sta scendendo. Quanta è bella l’Anarchia! E’ a questo punto che, non capendo, diciamo: “Questo caffè non è buono…mi ha fatto venire il mal di stomaco e anche l’ansia…” e diamo la colpa alla barista.
Posted on: Fri, 30 Aug 2013 13:56:58 +0000

Recently Viewed Topics




© 2015