Il volontariato? Si impara a scuola Escono da scuola e - TopicsExpress



          

Il volontariato? Si impara a scuola Escono da scuola e prendono l’autobus, una volta a settimana: qualche isolato più in là, le giovani studentesse dell’Istituto Agnesi - Liceo delle Scienze Umane di Milano - fanno compagnia ai «nonni» ospiti dell’istituto Don Orione: giocano con loro a tombola, fanno passeggiate nei corridoi tenendoli sottobraccio, cantano e recitano poesie, li ascoltano e raccolgono i loro sfoghi: solitudine, emarginazione, abbandono; ma anche i tanti ricordi della loro vita, di quando erano giovani, di quando c’era la guerra. «Ma c’è anche chi aiuta bambini italiani e stranieri che hanno bisogno di attenzione, chi lavora con i disabili, chi raccoglie fondi per le necessità più varie, o dedica le vacanze estive a stage di solidarietà», dice Denise Alberti, professoressa di lettere responsabile dei progetti di volontariato della scuola, che impegnano ogni anno un centinaio di studenti. CARTE FEDELTÀ - A Reggio Emilia, i ragazzi delle superiori si misurano in attività di doposcuola, ludoteche, case protette, laboratori con ragazzi diversamente abili. Il progetto ha un nome, «I.Do - Giocati l’alternativa». Promuove attività di formazione che coinvolgono 1300 studenti e azioni concrete al di fuori delle mura scolastiche che impegnano una 30ina di alunni. Mentre un altro progetto, la Leva Giovani, distribuisce ai teens una sorta di «carta fedeltà», che consente l’accumulo di punti - 2 per ogni ora di volontariato svolto - che verranno ripagati con un premio a fine anno. I ragazzi lavorano come educatori nei doposcuola o nei campi gioco, affiancano ragazzi stranieri, organizzano e gestiscono biblioteche, danno «lezioni di computer» agli anziani. LA CASA «DI CUORE E DI MATTONI» - A Gela, dove Stidda e Cosa Nostra piegano o costringono alla fuga i giovani, ci sono i tanti che restano a dividere il loro tempo tra studio e aiuto: lo fanno con la protezione civile, Legambiente, radio locali, associazioni di volontariato. Si ritrovano in una casa «di cuore e di mattoni», ricavata da un’ex scuola abbandonata e destinata alle attività no profit. Lucia Rossi, per esempio, 15 anni, compleanno 28 maggio (film preferito «I cento passi», musica del cuore «Liga» e Jovanotti), lavora con Progetto H e i suoi bambini un po’ speciali. E poi lo scrive nel suo specialissimo libretto verde: un passaporto che accompagnerà tutte le sue attività benefiche . IL «PASSAPORTO» - Già, perché a Gela, e prima ancora a Milano, sono comparsi dei «documenti d’identità» in cui i ragazzi tengono traccia dei percorsi e delle capacità acquisite partecipando ad attività di volontariato. Libretti di una decina di pagine consegnati dalle scuole, che certificano di volta in volta, con un timbro, il lavoro svolto. Titoli spendibili per conquistare crediti scolastici e in grado di «pesare» all’interno di un curriculum vitae, in un colloquio di lavoro. Apripista la Francia - che ha varato il «Passeport bénévole»nel 2007 e oggi ne conta 800mila, su 14 milioni di persone impegnate nel volontariato - il passaporto è stato adottato anche in Germania, Svizzera, Austria. L’Italia procede un po’ a rilento, ma i Centri di Servizi per il volontariato sono intenzionati a farne un volano per attirare i giovani, coinvolgerli in attività pro bono. Sono 14 ogni 100, oggi, quelli tra i 18 e i 19 anni impegnati nel sociale, dice l’Istat: 6 punti percentuali più di dieci anni fa. Sono 9 su 100 quelli tra i 14 e i 17 anni; l’11,4% i 20-24enni, su un totale di 5 milioni di persone che si dedicano ad attività gratuite per gli altri. IN RETE - Una ricerca - «Rigenerare il volontariato» - promossa dal Comune di Milano e realizzata da Ciessevi dice che scuola e università svolgono un ruolo decisivo nel promuovere esperienze di volontariato: il 60% dei 365 studenti tra i 18 e i 25 anni interpellati ne ha sentito parlare dagli insegnanti, il 55% dagli amici e il 37% dai genitori. E l’amministrazione del capoluogo lombardo ha finanziato un progetto triennale (che si concluderà nel 2014) per incanalare e coordinare queste energie, lavorando in sinergia con Csv e Ufficio Scolastico Regionale. Il primo evento pubblico, battezzato «Light Up», nel maggio scorso è servito a sviluppare una rete con le scuole e capire che cosa vogliono i giovani: nel 76% dei casi pensano che quello che hanno da offrire per attività solidali sono proprio le loro competenze scolastiche. E sono convinti che le esperienze fatte potranno essere utili nella vita (95%), nel lavoro (73%), nello studio (48%). GLI SPORTELLI - Nel campo della solidarietà, sono tante le iniziative, in tutta Italia. Impossibile un censimento, dato che vanno sotto il cappello dell’autonomia scolastica. Alcune hanno una dimensione locale, cittadina o d’istituto. Altre sono coordinate a livello regionale: come il programma «Scuola e Volontariato», che invita tutte le scuole del Lazio ad aderire a uno dei 350 progetti proposti da 270 organizzazioni: protezione civile, battaglie per l’integrazione e i diritti umani, iniziative per il consumo critico, la tutela dei beni artistici e culturali. O, in Sardegna, il piano promosso dal CSV Sardegna Solidale d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale , che coinvolge 35 istituti superiori. In Lombardia, a tenere le fila delle proposte, dal 1998, sono«sportelli scuola-volontariato», istituiti a livello provinciale, che garantiscono ai giovani la qualità delle esperienze e il riconoscimento delle competenze acquisite. I Centri di Servizio, i Csv, aiutano i giovani a conoscere, incontrare, fare volontariato e le associazioni a farsi ascoltare. In tutte le sedi degli uffici scolastici provinciali della Regione ci sono referenti per il volontariato. E, sul territorio, le scuole-polo : 5 a Milan0, 8 in provincia. I WORKSHOP - Per promuovere la partecipazione dei ragazzi, le scuole-polo fanno anche da vetrina delle associazioni attive sul territorio: recente il workshop organizzato al Leone XIII(Scuola Polo per le zone 7 e 8 del Comune di Milano); in calendario per il 25 ottobre quello dell’istituto Cremona (scuola polo per la zona 9).
Posted on: Fri, 01 Nov 2013 10:35:22 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015