In questi giorni sono in Cina per una visita istituzionale, ma - TopicsExpress



          

In questi giorni sono in Cina per una visita istituzionale, ma ovviamente guardo con attenzione a quanto accade in Italia e comprendo le ragioni di chi chiede pacificamente più risorse per l’istruzione. Sono la prima a dire, non da ora, che l’Italia spende ancora troppo poco per questo settore, cruciale per il futuro delle giovani generazioni e di tutto il nostro Paese. Ma rivendico il fatto che questo governo è stato il primo, dopo anni di tagli e di sacrifici, ad invertire la rotta con i 450 milioni a regime del decreto L’istruzione riparte, approvato definitivamente solo pochi giorni fa. In quel decreto, ad esempio, ci sono 100 milioni per il diritto allo studio universitario, 15 per il welfare studentesco, 15 per la connettività wifi. Ci sono risorse per la formazione degli insegnanti, per l’orientamento, un piano per l’assunzione di più di 26mila insegnanti di sostegno. Certamente si può fare di più, per il diritto allo studio, per l’edilizia scolastica, per combattere contro la dispersione. Sono le mie priorità, l’ho detto fin dall’inizio del mio mandato e continuerò a ribadirlo e a chiedere con forza più attenzione e più investimenti. Quando mi sono insediata ho voluto subito incontrare gli studenti e lo farò presto di nuovo, per ascoltarli e rispondere alle loro domande, così come ho fatto con i giovani medici, recependo la loro proposta di modificare il concorso di accesso ai corsi di specializzazione rendendolo nazionale. Proprio per questo ho convocato il Consiglio nazionale degli studenti universitari per le prossime settimane, per ascoltare le loro proposte. L’ho sempre fatto e intendo continuare perché sono convinta che il dialogo e la condivisione siano sempre la scelta migliore.
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 16:08:19 +0000

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