LE CAUSE DEL PRIMO SVILUPPO DEL CRISTIANESIMO I. - TopicsExpress



          

LE CAUSE DEL PRIMO SVILUPPO DEL CRISTIANESIMO I. INTRODUZIONE Discutendo dell’Islam abbiamo visto che le cause della sua rapida diffusione furono soprattutto quattro: 1) la forza; 2) il richiamo da esso esercitato sulla bassa natura sensuale dell’uomo; 3) la sua caratteristica di religione che tollerava molte forme di immortalità; 4) il fatto di essere una religione in cui la salvezza si otteneva mediante i riti. Discutendo dell’altra grande religione missionaria, il buddismo, abbiamo visto che la sua diffusione fu dovuta a tre cause principali: 1) esso veniva sempre a compromessi con le religioni già esistenti e si adattava ad esse dovunque arrivasse; 2) la sua idea particolare di salvezza tanto diversa dall’insegnamento del cristianesimo era che l’uomo poteva raggiungere il nirvana, il fine dell’autoestinzione mediante riti e cerimonie; 3) esso faceva delle tendenze naturali dell’uomo al male, quali la pigrizia e l’egoismo, delle vere e proprie virtù. Esaminiamo ora le cause all’opera nella diffusione di queste altre religioni missionarie e vediamo se esse entrarono in gioco nel caso del cristianesimo. Si ricorderà che induismo, confucianesimo e scintoismo non sono addolutamente delle religioni mondiali e non sono mai state religioni missionarie, cosicchè non ci occuperemo di esse in proposito. II. IL CRISTIANESIMO NON SI DIFFUSE MEDIANTE LA FORZA NE’ LA POTENZA POLITICA Ci limiteremo al periodo precedente al 325 a.C. entro il quale il cristianesimo si era diffuso in tutto l’impero romano. Durante questo primo periodo, fino al momento in cui divenne religione ufficiale dell’impero romano sotto Costantino, il cristianesimo non fu mai diffuso mediante la forza. Cominciando con alcuni umili seguaci di Cristo, fin dagli inizi esso si estese mediante la persuasione attraverso il contatto personale fra cristiani e quelli che non lo erano. Dovunque apparisse era presentato da cristiani che portavano il messaggio dell’Evangelo mediante l’annunzio orale e al cui messaggio rendevano testimonianza la loro vita e il loro esempio. Ogni cristiano era un missionario ogni minuto della sua vita. Il sacro fuoco acceso nel cuore dei più umili schiavi, si sparse come l’incendio di una foresta fino al cuore dei più alti appartenenti alla società romana, e tuttavia in maniera così silenziosa e discreta che tutta la potenza concentrata dell’impero romano non potè frenare l’avanzata. Ma nel corso di tutta la sua storia iniziale non fu mai usata la forza in suo favore. Le sue vittorie erano sempre operate dalla potenza persuasiva delle labbra dell’uomo e della vita, trovando favorevole risposta nei cuori risvegliati dello Spirito Santo di Dio. Né la corruzione, né la paura, né la speranza di ricompensa materiale furono mai impiegate durante i primi tre secoli del suo diffondersi, per indurre gli uomini a credere nel Salvatore crocifisso. Durante questo periodo i missionari cristiani non avevano l’appoggio della potenza né del prestigio della politica. Al contrario tutta la potenza politica ed il prestigio del potente impero romano furono riuniti contro i cristiani e la loro propaganda. Ogni volta che degli uomini si convertivano al cristianesimo svaniva ogni loro speranza di assicurarsi potere e posizione politica. I cristiani venivano trattati come paria e spogliati di qualsiasi potere e posizione già in loro possesso. Spesso quando i funzionari del governo scoprivano che qualcuno era divenuto cristiano ne facevano confiscare i beni dallo stato, e i familiari, che avevano potuto anche essere ricchi e potenti, erano costretti al vagabondaggio ed alla mendicità. Tuttavia, malgrado tutto ciò, il numero dei cristiani si moltiplicava e all’ascesa di Costantino al trono dell’Impero romano raggiungeva una proporzione che andava dal cinque al dieci per cento della popolazione dell’Impero. Pubblicazione a cura: Tratto dal libro: di:Floyd E. Hamilton
Posted on: Fri, 13 Sep 2013 07:27:22 +0000

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