LE PRIMARIE DEL PD E I DIRITTI DELLE PERSONE LGBT. (Riflessione - TopicsExpress



          

LE PRIMARIE DEL PD E I DIRITTI DELLE PERSONE LGBT. (Riflessione assolutamente personale e che non coinvolge in alcun modo né lassociazione di cui sono Presidente, Articolo Tre, né il partito in cui milito, SEL). Io non so ancora se l8 dicembre andrò a votare per le primarie aperte del PD; troppe differenze politiche mi separano da questo partito, prime tra tutte la sua scelta di dar vita al Governo delle larghe intese e la sua attuale collocazione centrista nei fatti. Però, se andassi a votare, sceglierei senza alcun dubbio Civati. Per due ragioni: 1) la sua scelta di collocare il PD a Sinistra ed in unottica di alleanze (e quindi molto critica verso il mito infausto del cosiddetto PD a vocazione maggioritaria); 2) il suo linguaggio assolutamente nuovo e preciso rispetto ai temi dei Diritti Lgbt. Sul primo punto non voglio spendere parole, perchè rischiamo di parlare di aria fritta finchè non sarà chiaro con quale Legge elettorale andremo al voto e quali saranno i rapporti di forza interni allo stesso PD. Credo invece che meriti molta attenzione il secondo punto: è infatti in assoluto la prima volta che un candidato alla Segreteria del PD usa in modo inequivocabile le parole matrimonio egualitario adozioni ed affidi nessuna via di mezzo quando si parla di Diritti. A differenza di molti commenti che circolano sulla stampa, non considero un limite il fatto che Civati usi questo linguaggio perché pensa di poterselo permettere nel suo ruolo di outsider. E infatti un dato assolutamente nuovo che un candidato Segretario del PD arrivi anche solo a considerare il pensiero che parole chiare e nette sui Diritti Lgbt possano servire a portare voti e a disegnare una precisa identità del PD. Un fatto nuovo che, però, non può e non deve fermarsi alle Primarie: e se andrò a votare Civati (ed invito a farlo le compagne ed i compagni del PD che invece già oggi sono certe/i di recarsi domenica ai seggi) è proprio perchè penso che Civati, e chi conduce insieme a lui questo confronto per la segreteria del partito, vada positivamente inchiodato, coi voti, alle sue responsabilità ed al peso delle parole che ha pronunciato. Votarlo, in breve, è un modo per riconoscergli il ruolo di interlocutore privilegiato su questi temi e per fare in modo che le sue parole diventino una pratica coerente anche dentro il PD. Un partito che sul tema dellOmofobia si è reso corresponsabile di un disastro alla Camera dei Deputati e che da oggi al Senato ha la possibilità di correggere il passo. Il che significa che già da oggi Civati può dimostrare quale ruolo intende rivestire dentro il suo Partito su questioni così fondamentali per le Libertà di ogni cittadina/o. Per questo motivo io resto in attesa di prendere una decisione; e per lo stesso motivo chiedo alle compagne ed ai compagni vicine/i a Civati di far pressione su di lui perchè sin da oggi faccia sentire la propria voce sulliter che in Senato dovranno prendere i provvedimenti contro lOmofobia ed a favore del riconoscimento dei Diritti delle coppie Lgbt e dei genitori Lgbt. Per Civati si tratta, infatti, di unoccasione straordinaria: poter dimostrare pochissimi giorni dopo il confronto con gli altri candidati che le sue non erano promesse (per quanto, ripeto, molto importanti) ma una reale assunzione di responsabilità.
Posted on: Wed, 04 Dec 2013 11:31:40 +0000

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