LIran attraverso i miei occhi - di Gianmaria Alessandro Ruscitti : Un ciuffo di capelli le casca sulla fronte mentre passeggia per le vie di Teheran. La mano veloce, ormai abituata a quel gesto familiare, rapidamente li nasconde sotto il velo. L’Hijab, completamente nero, contrasta con il trucco, allegro e vivace, con le unghie smaltate e con le labbra rosse. Passeggia veloce, accanto a lei un’amica, anche lei velata secondo le prescrizioni della legge, con il naso fasciato ed esibito con fierezza. Le iraniane hanno una vera mania per la rinoplastica. Ogni velleità estetica può concentrarsi esclusivamente sul viso, così la chirurgia estetica è divenuta un modo per compiere un gesto di ribellione. La ragazza scompare nel caos della città, una megalopoli di 18milioni di residenti soffocata dal traffico e dall’inquinamento, circondata da altissime montagne, come fosse una grande prigione. Ci dirigiamo a sud, lasciandoci alle spalle quella sensazione di oppressione, verso la città imperiale di Isfahan, famosa per le sue piazze, le sue fontane e i suoi canali alimentati dal grande fiume che la bagna. Lo Zayandeh, corso d’acqua che nasce nell’altopiano iranico, ha reso la città ricca e prospera per decine di secoli, consentendo la realizzazione di magnifici palazzi, grandi coltivazioni e rendendola una delle più belle tappe della via della seta. Fremo guardando le foto del fiume e dei suoi magnifici ponti, la mia attesa di vedere questa meraviglia della natura non fa che aumentare. Giunti in città, l’immagine che mi si presenta davanti è (...)
Posted on: Tue, 03 Dec 2013 18:54:03 +0000
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