La dedizione spontanea alla Serenissima della maggior parte - TopicsExpress



          

La dedizione spontanea alla Serenissima della maggior parte dellIstria occidentale e meridionale iniziò nel XII secolo e poteva dirsi praticamente conclusa attorno alla metà del Trecento. Lentroterra istriano centro-settentrionale fu feudo del Patriarca di Aquileia e del Conte di Gorizia (il quale era contemporaneamente vassallo del Patriarca di Aquileia e del sovrano del Sacro Romano Impero) fino al 1445. Successivamente anche i territori del Patriarca di Aquileia (parte settentrionale dellIstria interna) entrarono a far parte dello Stato veneto. La massima estensione della sovranità veneziana sulla penisola istriana fu raggiunta in seguito allesito del lodo arbitrale di Trento del 1535, quando Venezia ottenne anche una parte del territorio della villa di Zamasco nei pressi di Montona. Da quel momento, Venezia conservò la sovranità su buona parte dellIstria fino alla scomparsa del suo Stato ad opera di Napoleone nel 1797. Mappa storica in cui è rappresentata lestensione dei possedimenti degli Asburgo nel Quattrocento Mappa storica in cui è rappresentata lestensione dei possedimenti degli Asburgo nel Quattrocento Mappa storica in cui è rappresentata lestensione dei possedimenti degli Asburgo nel Quattrocento Mappa del 1794 Nel 1335 gli Asburgo acquisirono il possesso della Carinzia e della Carniola, venendo così in contatto con i territori dei conti di Gorizia. Uno di essi - Alberto IV, conte dIstria - oberato dai debiti e senza figli, nel 1354 stipulò un accordo con gli Asburgo, cedendo loro tutti i diritti sui suoi possedimenti alla sua morte (che avvenne nel 1374) in cambio del pagamento di tutte le sue pendenze. A partire dl 1374 gli Asburgo dominarono quindi anche una parte dellIstria nord-orientale intorno a Castelnuovo e parte dellIstria centro-orientale (Contea di Pisino).[3]. Tale dominio rimarrà ininterrotto fino al 1918, con leccezione del periodo delle guerre veneto-arciducali e della parentesi napoleonica. Fra il XIV e il XVI secolo numerosi pastori romeni si rifugiarono in Istria durante le invasioni ottomane, e (mescolandosi con i discendenti dei locali ladini, secondo Antonio Ive[4]) formarono una popolazione di lingua istrorumena, tuttora presente a Seiane e nelle vallate intorno al Monte Maggiore dellIstria. Durante i primi secoli dellepoca moderna, e in particolare nel Seicento, la regione fu devastata da guerre e pestilenze, perdendo gran parte della propria popolazione[5]. Per colmare il vuoto che si era creato, il governo della Serenissima ripopolò ampie zone dellIstria veneta con coloni di diverse etnie slave (oltre che con greci e albanesi)[6]. LIstria assunse così la propria caratteristica composizione etnica, con la costa ed i centri urbani di lingua sia istroveneta che istriota e le campagne abitate prevalentemente da slavi e da altre popolazioni di origine balcanica
Posted on: Sun, 17 Nov 2013 22:06:38 +0000

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