La mappa delle zone contaminate secondo le analisi condotte dai - TopicsExpress



          

La mappa delle zone contaminate secondo le analisi condotte dai militari Usa Le analisi sono andate avanti e nel corso degli anni sono emersi altri dati sconfortanti.Un documento della Naval Support Activity Naples del 2010 e uno successivo del 2011 hanno confermato le criticità individuate nelle analisi dei gas del suolo (presenza di benezene, cloroformio, etilbenzene) e sulle acque (presenza di arsenico, di tetracloretano in particolare a Casal di Principe e Villa Literno, e infine presenza di nitrati). Nellanalisi degli acquedotti, in 9 delle 14 condutture la presenza di arsenico (nellarea di Carney Park a Quarto e a Lago Patria) “si è rivelata superiore al livello massimo di contaminazione”. E ancora: in due casi è stata riscontrata la presenza di batteri coliformi fecali; in altri quattro casi sono stati trovati coliformi totali. Anche questi risultati sono tutti tranquillanente visionabili online. E anche di questa vicenda parlarono numerose testate italiane. Arriviamo ai giorni nostri: nel mese di maggio del 2013 lultimo rapporto, denominato “Navy and Marine corps public health center- Naples public health evaluation, a risk communication case study” riepiloga le drammatiche analisi e spiega che le forze militari statunitensi di stanza allombra del Vesuvio hanno definito quali sono le aree ad alto rischio e disposto la sospensione di nuovi contratti di locazione per i militari Usa nelle zone pericolose. Addirittura si parla di uranio. In parole povere: i marines avranno pure combattuto migliaia di guerre ma davanti al disastro ambientale in alcune zone della Campania pure Rambo ha sventolato bandiera bianca e si è ritirato. Il documento americano del maggio 2013 sullo stato della contaminazione ambientale in Campania è visionabile online. Restano due domande: perché lItalia non ha imitato gli americani, perché sul suo territorio di competenza il governo italiano non ha ritenuto di dover effettuare analisi approfondite così come le hanno fatte gli americani? Era possibile, era auspicabile. Si poteva, si doveva fare e invece è stato fatto solo in parte, lo dimostra il fatto che siamo ancora a chiederci quali sarebbero le aree inquinate, quali le falde, di quali inquinanti è stato ammorbato il terreno. Laltra domanda è perché stupirsi. Perché solo ora gridare allo scandalo quando gli americani hanno informato e messo interamente online tutta la documentazione? E non ieri, ma mentre le analisi erano in corso. Passo dopo passo si potevano seguire levolversi delle analisi. I giornali locali ne hanno parlato, ignorati. Solo oggi ci si straccia la vesti. A chi giova tutto questo?
Posted on: Fri, 15 Nov 2013 09:35:26 +0000

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