La mia generazione e il rap Giap-Giap di Alessandro Portelli Il - TopicsExpress



          

La mia generazione e il rap Giap-Giap di Alessandro Portelli Il suo nome ha rit­mato i passi di un paio di gene­ra­zioni: «Giap – Giap – Ho Chi Minh». Anche di que­ste cose è fatto un mito: un nome che diventa suono e un suono che si rende auto­nomo dalla mate­ria a cui si rife­ri­sce. Adesso che arriva la noti­zia della sua morte, a 102 anni, tanti di quelli di noi che scan­di­vano col suo nome i cor­tei, e magari qual­che volta non sape­vano nean­che tanto bene chi fosse, sono quasi sor­presi dal fatto che non si era dis­solto insieme con quelle sfilate. Giap-Giap era il suono di un sogno e di un mito che era una per­sona e una sto­ria. Era vivo, anche se dopo tanto tempo non sape­vamo più se lot­tava insieme a noi, o se noi lot­ta­vamo ancora insieme a lui. Il Viet­nam è stata una delle ultime volte in cui pote­vamo pen­sare di sapere da che parte stare, chi aveva torto e chi aveva ragione. Poi le cose si sono con­fuse, il Viet­nam libero e rosso è stato diverso da come lo sogna­vamo, le tes­sere del «domino» sono cadute in dire­zione con­tra­ria a quella che imma­gi­nava la para­noia impe­ria­li­sta; ma il nome di Giap è indis­so­lu­bil­mente legato non solo a quel sogno ma soprat­tutto alla memo­ria di una volta almeno che «i nostri» hanno vinto. «Viet­nam vince per­ché spara», abbiamo gri­dato. Giap aveva com­bat­tuto e vinto con­tro i fran­cesi, i giap­po­nesi e ora gli ame­ri­cani. Di quella rivo­lu­zione, Ho Chi Minh era la sag­gezza e Giap era la forza. La sua morte lo ricon­duce dal mito alla sto­ria, gli resti­tui­sce per intero il suo nome. La sua lunga vita ha attra­ver­sato tutto il secolo breve e gli ha dato forma. È stato un secolo in cui spesso i deboli hanno osato sfi­dare i potenti e qual­che volta hanno vinto. Per que­sto i vin­ci­tori di oggi vogliono osses­si­va­mente esor­ciz­zare il Nove­cento. Ricor­dare Giap, sapere che è esi­stito, magari anche rive­dere (modi­fi­care, ma tor­nare a vedere) certe nostre imma­gini di allora, ci aiuta a non pen­tirci e ad essere orgo­gliosi del nostro tempo. Dal 1993 Vo Nguyen Giap era cit­ta­dino ono­ra­rio di Gen­zano antica cit­ta­della rossa dei Castelli romani.
Posted on: Sat, 05 Oct 2013 06:31:30 +0000

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