La notte buia dell’occidente Nei presi dell’isola di Lampedusa qualcuno dei sopravvissuti racconta: “Ero sfinita, ma quando mi sono buttata in mare ho nuotato con tutte le mie forze” “Siamo partiti in 3 : io, Omar e suo fratello che non ce l’ha fatta. Abbiamo attraversato il deserto su un camion,22 orecon una bottiglia d’acqua, per vederlo annegare qui davanti.” Non è la vergogna che ci attraversa, ma la perdita di senso, quello che intrinsecamente all’occidente viene a mancare. Il mare che da millenni è stato attraversato da commerci e idee, da un meticciato di culture (da quello alimentare a quello artistico) . Ora quando il Mediteranneo è diventato il luogo della sepoltura di ogni speranza, corpi , anime che sperano, anime naufraghe da terre attraversate da guerre dei più forti, La paura di fuggire dalla prioria terra, povera di ogni umanità, se non quella delle armi e del potere assoluto. Gente che con coraggio e disperazione scommettendo sulla propria vita , cerca un senso , una speranza in un occidente chiuso e senza futuro. ASSISTIAMO , INERTI al tramonto del senso dell’occidente nel la solitudine etnocentrica, di chi assiste al proprio sfacelo , alla perdita della memoria della propria tradizione e del senso della comunità. Uno spettro attraversa l’occidente: il tremolio e la pura parkinsoniana della perdita del propria cultura individualista e la propria demenza senile di chi non e capace o non è stato capace di generare un futuro con altre culture, un matrimonio degli esseri viventi, e non un colonialismo che oggi ancora sopravvive. Il genocidio della comunita Europea negli ultimi 25 anni è pari a circa 20000 morti. In italia dal 2006 al 2012 sono sbarcati circa 164mila immigrati si definiscono se raggiungono la terra m a sono morti circa 5000 nel mare. AMEN
Posted on: Sat, 05 Oct 2013 15:06:43 +0000