La prima sconfitta del Movimento Senza Stelle e con poco Futuro 28 - TopicsExpress



          

La prima sconfitta del Movimento Senza Stelle e con poco Futuro 28 maggio 2013 Di F. Allegri Dallo scorso febbraio la politica italiana ha subito un cambiamento valutabile. Da allora abbiamo 4 partiti importanti che potrebbero caratterizzare la politica nazionale e 3 accessori. Inizio rammentando i 7 aggiungendo una frase caratterizzante. Abbiamo il PD che par dividersi su temi secondari, ma è unito dal potere. Abbiamo il PDL che vuol fare politica nel suo ultimo anno di vita prima di scindersi tra ciò che era ieri e quello che fu tanto tempo fa. Poi c’è scelta civica che è nato vecchio e per vivere poco mentre gran parte del suo elettorato già si pente e apprezza questo inizio dell’ultimo anno del PDL. I primi due partiti governano insieme da sempre, ma solo adesso lo fanno alla luce del sole dopo aver governato in segreto con Monti e dopo che per 20 anni hanno finto di litigare. Infine abbiamo i senza stelle, anche questo partito ha un inizio di crisi e l’analizzerò nel corso dello scritto. I 3 partiti accessori sono 3 pertinenze, 3 soggetti politici in cerca di un posto al sole che non troveranno: sono Fd’I e LN a destra e SEL a sinistra del potere reale. QUESTO E’ IL CONTESTO GENERALE. In questo contesto la batosta amministrativa di un m5 senza stelle e con poco movimento era prevedibile e auspicabile. Va sottolineato subito che il suo calo elettorale recente ha 2 nature. Da un lato c’è chi non vota più i M5 perché decise di farlo una sola volta a febbraio e solo alle politiche. Questi italiani non dettero un voto al M5s, ma siglarono la rottura con il mondo politico italiano e con la sua politica. Questi non sono molti voti espressi, ma sono persone che non voteranno più. C’è una seconda ragione che spiega il calo del M5s e questa è più consistente. Questi sono delusi dal M5s così come si è rivelato negli ultimi mesi e lo sono per molte ragioni. Questi sono tanti e sono divisi perché volevano sviluppi diversi del movimento. Per ora preferisco chiudere qui il discorso e limitarmi a rispondere a 3 domande. a) Questo voto è la fine del M5s? b) Cosa succederà fuori da M5s? c) Cosa succederà dentro il M5s? Parto scrivendo che non siamo alla fine del M5s perché sono ancora vive e insoddisfatte le esigenze sociali che 2 mesi fa spinsero tante persone a votare “diversamente”. DETTO QUESTO BISOGNA APPROFONDIRE E RENDERSI CONTO CHE PER QUESTE PERSONE NON HA SENSO VOTARE GRILLO A LIVELLO COMUNALE E QUESTO PER I SEGUENTI MOTIVI: i disoccupati, gli imprenditori sull’orlo del fallimento e le famiglie sul lastrico votarono a febbraio Grillo a livello nazionale consapevolmente per esprimere il loro malcontento verso i governi di questi anni, ma in questi giorni non l’hanno rifatto perché sapevano cos’è un M5s in tanti comuni d’Italia. Va aggiunto che in tanti luoghi vanno bene i vecchi amministratori mentre non rappresenta nulla il programma a 5 stelle. Sul piano comunale i grillini si occupano specialmente di ecologia e rifiuti se va bene, di eccentricità in molti altri casi. Queste non sono le priorità dei soggetti suddetti e il risultato del voto comunale ce l’ha detto chiaramente. Grillo ha vinto a Parma grazie al suo No all’inceneritore, ma questo è anche un SI al mondo legato alla lobby agroalimentare di quella provincia. A febbraio molta gente a creduto che Grillo avesse delle stelle per fare politica, ma ora si sono accorti che non ci sono quelle buone per il locale, soprattutto nel profondo sud. ABBIAMO UN VUOTO PROGRAMMATICO EVIDENTE, ma dietro a questo c’è quel vuoto politico che segnalo da mesi: Mancano le stelle, i protagonisti, i campioni del popolo, coloro capaci di fissare le strategie e altri obbiettivi più dettagliati. In sintesi manca una prospettiva di sviluppo politico e per questo il declino è certo, ma la morte ancora no. ANZI VOGLIO AGGIUNGERE CHE A LIVELLO NAZIONALE E POLITICO GRILLO AVRÀ ANCORA DELLE POSSIBILITÀ, SPECIE SE QUESTO GOVERNO DEL MINIMO ACCORDO DOVESSE RIVELARSI POCA COSA E DANNOSO. NON DIMENTICHIAMO CHE L’ITALIA RISCHIA DAVVERO LA CATASTROFE ECONOMICA. Mi resta un’ultima domanda: “Cosa succederà nel M5s?”. L’operato del leader per caso e per spettacolo andrà bene finché i risultati elettorali saranno accettabili e in qualche modo “vincenti”, ma non ignoriamo il fatto che lo pseudo movimento si sta allontanando dalla democrazia e da grandi fette del paese. Quando le scelte dell’attore comico non pagheranno più in termini di voti, noi avremo la contestazione generale del capo. Questo è il grande nodo sul futuro del M5s e credo che si scioglierà solo il prossimo anno quando avremo elezioni europee e locali ravvicinate. Allora il movimento potrebbe passare da tutti i meriti di Beppe Grillo ……. a tutte le colpe del capo e in tal caso la batosta sarebbe pesante. In tal caso è sicuro che Casaleggio pagherebbe anche e più di Grillo. Il rischio per l’Italia è evidente: alle prossime politiche potrebbe prendere ancora tanti voti, ma quelli sarebbero di persone molto più arrabbiate di quelle di oggi……
Posted on: Mon, 09 Sep 2013 13:14:29 +0000

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