La rete delle buona pratiche: Il Paese del Vento Buona parte dei - TopicsExpress



          

La rete delle buona pratiche: Il Paese del Vento Buona parte dei casi citati utilizza il web per attività di promozione delle proprie attività, ma in questo senso Manuela Collu, insieme al compagno Vincenzo, presentano una storia che vale la pena raccontare. Il Paese del Vento, un progetto di agricoltura a chilometri zero nato nella zona di Villacidro, è una piccola isola -verde- nell’isola. Autonoma energeticamente, attenta alla cultura del Ben Essere e alle tecniche tradizionali di coltura, unisce ad un’anima green una tecnologica: dalla promozione e organizzazione delle attività tramite il web alla volontà di creare un network di contatti e collaborazioni interdisciplinari, lasciamo che sia Manuela a raccontarci il suo progetto. “Siamo partiti da quel briciolo di follia gioiosa che innesca tutte le belle cose e dalla prima cassetta consegnata a domicilio il 21 giugno 2011 siamo arrivati al 1 luglio 2012 a consegnare a domicilio a Olbia e Nuoro. Siamo in due, molto determinati e amiamo la Terra e le cose semplici e fatte con passione, offriamo un servizio professionale di qualità: le persone fanno un passaparola contagioso e ogni settimana arriva qualcuno in più. Ci piace credere che con la comunicazione trasparente e semplice si possa ricostituire quel rapporto di fiducia che ultimamente è venuto a mancare, impoverendo le nostre comunità. Il nostro non è un semplice servizio di consegna ortofrutta a domicilio, noi cerchiamo di capire le esigenze di ciascuno in modo da soddisfarle ed essere soddisfatti noi stessi dal sorriso del cliente che ci ringrazia. I nostri clienti sono parte attiva del nostro progetto: ogni cassettina che ordinano contribuisce a sostenere e garantire la ricerca e la professionalità. E poi ci piace coccolare i nostri clienti: lievito madre, ricette, consigli del BenEssere, tante piccole cose che permettono nuovamente il contatto fra le persone e il recupero del sorriso. Ecco come ci siamo riusciti: con il sorriso del Buon Senso. La casa di guardiania dell’azienda è stata progettata con l’orientamento e l’inclinazione ideali ad ospitare sulla copertura un impianto fotovoltaico per l’autoconsumo energetico, mentre per scaldare la casa e l’acqua e chiudere la filiera della gestione dell’uliveto abbiamo una caldaia a biomassa che è stata ‘acquistata’ grazie al baratto: olive da olio di nostra produzione in cambio della caldaia, è uno degli esempi di come il baratto si possa praticare per il sostegno delle attività imprenditoriali e umane. Non si tratta di tradizione vs tecnologia: le due cose vanno a braccetto nel nostro quotidiano, si completano armonicamente a vicenda. Le conoscenze millenarie andrebbero tramandate quotidianamente, come facevano con noi i nostri nonni, ad esempio, in modo che diventino parte viva della vita di ciascuno, così come respirare. Per noi è assolutamente naturale utilizzare gli smartphone android che ci aiutano a semplificare molte pratiche (videochiamate con gli esperti in caso di dubbi, corrispondenze digitali con i Maestri Custodi del Sapere Antico, aule virtuali per la formazione professionale, e tanto altro!) che altrimenti per noi sarebbero impraticabili, e nel contempo, ad esempio, fare le semine seguendo i calendari lunari o le consociazioni fra le ortive. Come dire: potrebbe forse essere fatto in altro modo? Diciamo che Il Paese del Vento unisce il meglio delle innovazioni tecnologiche con il valore morale della tradizione rurale sarda. La rete per noi è solo lo specchio di quello che facciamo quotidianamente: tessere, filo dopo filo, persona dopo persona, una rete reale e praticabile fatta da gente che vuole stare bene insieme, lavorare in sinergia e trasformare in valore aggiunto i bisogni di ciascuno. Questo è per noi il BenEssere condiviso: la fiducia! Ciascuno di noi ha diritto di ricominciare a fidarsi di ciò che mangia! E noi stiamo cercando di ricreare quel rapporto di fiducia e stima che dovrebbe essere alla base di ogni interazione sociale. Al festival di Scirarindi presenteremo alcune delle nostre felici collaborazioni, un esempio fra tutti: grazie alla felice collaborazione con la Locanda dei Buoni e Cattivi abbiamo ricevuto una menzione per la qualità dei nostri prodotti sulla Guida dell’Accademia del Gambero Rosso. E allora non mancate se volete saperne di più!” Come lei stessa afferma in una precedente intervista, però, “A volte la chiusura delle istituzioni mi ricorda la battaglia contro i mulini a vento”: gli ostacoli posti dalla burocrazia, infatti, farebbero perdere ai giovani agricoltori in media 100 giorni di lavoro nella sola fase di insediamento dei progetti. Altre problematiche che incidono sulle attività sono, inoltre, il costo e la scarsa disponibilità dei terreni, la difficoltà di accesso a crediti e finanziamenti, i costi di avviamento e i bassi livelli di reddività dovuti all’andamento fluttuante dei prezzi. Il quadro attuale, insomma, è reso positivo dalla passione e dallo spirito innovativo dei giovani imprenditori agricoli presenti sul territorio nazionale e regionale: le loro energie, però, da sole non possono essere sufficienti a risollevare una situazione generale ben più critica. Sarà possibile, per le istituzioni competenti, accorgersi del potenziale di rinnovamento del settore e assicurargli un appoggio sufficiente a farlo divenire una realtà in crescita ed espansione? Abbiamo 62mila motivi per sperare che sia così.lollove/2012/11/agricooltura-il-lato-verde-dei-giovani-choosy/
Posted on: Tue, 05 Nov 2013 21:46:15 +0000

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