Le politiche internazionali che gli Stati Uniti portarono avanti, in modo spesso unidirezionale, furono a sfavore della sovranità nazionale di ogni Paese latinoamericano. Liberalizzazioni, privatizzazioni, sfruttamento delle risorse naturali e della mano d’opera a basso costo: gli Usa si arricchirono sulle spalle dei loro cugini americani. Lo stesso Theodore Roosevelt, presidente degli Stati Uniti, rivendicò, nel 1904, il diritto d’intervento economico e culturale, per garantire ordine e stabilità sul territorio. Fu così che le élite statunitensi intercedettero tramite rivoluzioni pilotate e servizi segreti[1], posizionando dei governi fantocci succubi ai diktat di Washington e funzionali all’esportazione dell’ideologia liberista. Arrivarono i Somoza, Pinochet, e recentemente il traditore delle speranze del popolo argentino Menem, in Venezuela l’oppositore di Chavez, Rodontsky Capriles.
Posted on: Wed, 02 Oct 2013 09:47:02 +0000
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