Ligabue senza veli: gioie e dolori Il fatto sicuramente più privato riguarda una grave perdita che Ligabue si è trovato ad affrontare non molto tempo fa e che ha provato ad esorcizzare con una canzone contenuta in questo nuovo cd: ‘Quello di ‘Caro il mio Francesco’ non è un attacco, ma uno sfogo. Ero molto sensibile in quel momento, io e la mia compagna abbiamo perso un bambino al sesto mese di gravidanza nel novembre 2008. Un lutto con cui è difficile pacificarsi‘. Parla di Barbara, la sua attuale compagna: ‘Era incinta al sesto mese e, quando si arriva a quel punto, non si può fare altro che partorirlo e poi seppellirlo. È stato un periodo duro. Ha fatto venire a galla cose che mi hanno spinto a fare i conti con la falsità di certe persone‘. Nell’album però c’è anche posto per il figlio che ha avuto dall’ex moglie Donatella, Lenny, che oggi è un ragazzo in grado di affiancare il padre nel suo fantastico lavoro. ‘Suona chitarra e batteria, e durante la registrazione è venuto spesso a fare i compiti in studio’ racconta Ligabue: ‘Finché Corrado (il produttore artistico Rustici) e Michael (il batterista) hanno deciso di coinvolgerlo. Non è stata un’idea mia. Riguardo alla paura di esporlo come ‘figlio di…’, quella c’è sempre, impossibile non averla, Ma è un sentimento che paralizza e non fa prendere decisioni giuste, soprattutto se ci sono di mezzo i figli. Quindi meglio vivere, e fare‘. Convinto che il talento di un artista non possa essere valutato in una singola competizione, Luciano Ligabue ammette però che non avrebbe nulla in contrario se il figlio decidesse di partecipare ad un talent show: ‘Gli direi: se te la senti, figlio mio… Sono contrario alle gare per canzoni. Per questo non sono mai andato a Sanremo. Come si fa a valutare in un colpo solo il valore delle persone? Detto questo, capisco che rappresentano una buona chance, forse l’unica rimasta, per farsi notare…
Posted on: Fri, 18 Oct 2013 13:03:54 +0000
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