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Lingue e dialetti[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Dialetti dAbruzzo, Dialetto aquilano, Dialetto teatino e Dialetto teramano. Dialetti dAbruzzo (I) I dialetti e le parlate della regione Abruzzo possono essere divise in quattro gruppi fondamentali: Dialetto sabino, in provincia dellAquila (Dialetti italiani mediani) Dialetto abruzzese adriatico, in provincia di Teramo, Pescara e Chieti, che sconfina abbondantemente anche in provincia di Ascoli Piceno (Dialetti italiani meridionali) Dialetto abruzzese occidentale, in provincia dellAquila (Dialetti italiani meridionali) Altre forme dialettali campane, in provincia dellAquila (soprattutto in Alto Sangro) Esiste anche una lingua di ceppo autonomo, la lingua albanese, parlata a Villa Badessa (Badhesa), frazione di Rosciano. Popolazione[modifica | modifica sorgente] Veduta di Monteferrante, uno dei comuni meno popolati dAbruzzo La densità di popolazione, anche se è aumentata negli ultimi decenni, è ben al di sotto della media nazionale. Nel 2008 cerano 123,4 abitanti per km quadrato in Abruzzo a fronte di una media nazionale di 198,8. A livello provinciale la situazione è molto varia: la Provincia di Pescara è la provincia più densamente popolata (260,1 abitanti per km quadrato nel 2008), mentre, allaltro estremo, quella di LAquila è la meno densamente popolata uno (61,3 abitanti per km quadrato nel 2008), anche se ha la maggiore estensione territoriale. Dopo decenni di emigrazione dalla regione, dal 1980 è cominciata limmigrazione da paesi poveri. Lincremento demografico è dovuto al saldo migratorio positivo, in quanto dal 1991 sono state registrate più morti che nascite (eccetto il 1999, quando il loro numero era pari). Nel 2008 lIstituto nazionale di statistica stima che 59.749 immigrati nati allestero vivono in Abruzzo, pari al 4,5% del totale della popolazione regionale. Lo squilibrio demografico è più grave tra le aree montuose dellinterno e le aree della fascia costiera. La più grande provincia, quella de LAquila, si trova interamente allinterno, dove il territorio è quasi interamente montuoso. Il movimento della popolazione abruzzese dai monti al mare (a seguito di una forte industrializzazione), ha portato alla quasi completa urbanizzazione della fascia costiera e al quasi totale svuotamento delle zone interne montuose (eccezion fatta per i grandi centri come Avezzano, LAquila e Sulmona). Nel 2006[16] i nati sono stati 11.087 (8,5‰), i morti 13.223 (10,1‰) con un decremento naturale di -2.136 unità rispetto al 2005 (-1,6‰). Le famiglie contano in media 2,6 componenti. Il 31 dicembre 2006 su una popolazione di 1.309.797 abitanti si contavano 48.018 stranieri (3,7‰). Ecco le comunità con più di mille unità: Comuni più popolosi[modifica | modifica sorgente] Pescara di notte LAquila Teramo in notturna Veduta di Chieti Avezzano Di seguito vengono riportate le prime 15 città della regione per popolazione, al 30 novembre 2010 (ISTAT). Stemma Città Popolazione (ab) Provincia Superficie (km²) Pescara-Stemma.png Pescara 124.085 Provincia di Pescara 33,62 LAquila-Stemma.png LAquila 72.350 Provincia dellAquila 466,87 Teramo-Stemma.png Teramo 54.926 Provincia di Teramo 151 Chieti-Stemma it.png Chieti 53.642 Provincia di Chieti 58 Montesilvano-Stemma.png Montesilvano 52.399 Provincia di Pescara 23 Avezzano-Stemma.png Avezzano 42.461 Provincia dellAquila 104,05 Vasto-Stemma.png Vasto 41.073 Provincia di Chieti 70 Lanciano-Stemma.png Lanciano 36.177 Provincia di Chieti 66 Roseto degli Abruzzi-Stemma.png Roseto degli Abruzzi 25.268 Provincia di Teramo 52 Sulmona-Stemma.png Sulmona 25.034 Provincia dellAquila 58,33 Francavilla al Mare-Stemma.png Francavilla al Mare 24.796 Provincia di Chieti 22 Ortona-Stemma.png Ortona 23.945 Provincia di Chieti 70 StemmaGiulianova.jpg Giulianova 23.761 Provincia di Teramo 27 San Salvo-Stemma.png San Salvo 19.596 Provincia di Chieti 36 Spoltore-Stemma.png Spoltore 18.892 Provincia di Pescara 36 Emigrazione[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Emigrazione italiana. Secondo stime attendibili[17] sono oltre 1.300.000 gli abruzzesi che hanno lasciato la regione per cercare di trovare una vita migliore,infatti fino a qualche decennio fa lAbruzzo è stata una regione povera che viveva principalmente di pastorizia ed agricoltura,molte persone perciò, partirono per scappare da questa condizione; le mete più frequenti furono gli Stati Uniti, il Canada e lAustralia dove vivono tuttora i discendenti; parecchi abruzzesi si stabilirono anche a Roma; i periodi di forte emigrazione furono senza dubbio quelli che vanno dallUnità dItalia fino alla prima guerra mondiale; quella che abbraccia il periodo tra le due Guerre Mondiali. Consiglio regionale degli abruzzesi, CRAM[modifica | modifica sorgente] A seguito di queste emigrazioni sono nate numerosi associazioni abruzzesi. La prima nacque nel 1886, fu lassociazione abruzzese di Roma, fondata dai fratelli Silvio e Bertrando Spaventa, patrioti di Bomba, in provincia di Chieti. Da quel momento, le associazioni abruzzesi si sono sviluppate in tutti gli angoli dItalia e del mondo. Tutti questi sodalizi fanno capo al CRAM, Consiglio Regionale degli Abruzzesi nel Mondo. Cittadini stranieri[modifica | modifica sorgente] Al 1º gennaio 2011, secondo i dati ISTAT, i cittadini stranieri residenti nella Regione erano 80.987 (circa il 6.0% della popolazione abruzzese).[18] I gruppi più numerosi censiti al 31 dicembre 2010 sono:[19] Romania Romeni 22.385 Albania Albanesi 13.735 Marocco Marocchini 5.786 Macedonia Macedoni 5.227 Qualità della vita[modifica | modifica sorgente] Il rapporto sullecosistema urbano stilato da Legambiente e il Sole 24 Ore, riguarda la qualità ecologica dei capoluoghi italiani dallaffidabilità del sistema di trasporto urbano, dalla superficie verde per abitante, dallefficienza del sistema idrico, dalla qualità dellaria, dei chilometri di piste ciclabili, dalla quantità di acque reflue depurate, dalla diffusione delle energie rinnovabili, dalla gestione dei rifiuti e dalla loro raccolta differenziata[20]. Il dato riguardante lAbruzzo vede i propri capoluoghi nei posti centrali alla classifica nazionale: Dati del 2011 (Le province abruzzesi si trovano nel mezzo della classifica): Posizione 2011 Provincia Variazione Posizione 2010 73a Pescara Green Arrow Up.svg6 79 70a lAquila Red Arrow Down.svg8 62 64a Chieti Green Arrow Up.svg11 75 69a Teramo Green Arrow Up.svg4 73 Politica[modifica | modifica sorgente] Suddivisione amministrativa[modifica | modifica sorgente] LAbruzzo è dal 1964 una regione italiana singola a statuto ordinario; precedentemente era insieme al Molise nella regione Abruzzo-Molise. La regione è divisa in quattro province: LAquila LAquila (con 108 comuni) Chieti Chieti (con 104 comuni) Pescara Pescara (con 46 comuni) Teramo Teramo (con 47 comuni) Sino al 1927, anno in cui venne istituita la provincia di Rieti, facevano parte della regione anche tutti i comuni del Circondario di Cittaducale. Presidenti della Regione[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Presidenti dellAbruzzo e Consiglio regionale dellAbruzzo. A seguito dello scandalo della sanitopoli abruzzese e allo scioglimento del consiglio regionale, Giovanni Chiodi del partito Popolo della Libertà il 15 dicembre 2008 è stato eletto Presidente della Regione e ha iniziato il suo mandato il 3 gennaio 2009. Suddivisione ecclesiastica dellAbruzzo-Molise[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise. La Regione ecclesiastica Abruzzo-Molise è una delle sedici regioni ecclesiastiche in cui è suddiviso il territorio della Chiesa cattolica in Italia. Il suo territorio corrisponde allincirca al territorio delle due regioni amministrative, lAbruzzo e il Molise, della Repubblica Italiana; sono presenti alcune piccole variazioni nelle zone di confine, dovute alla configurazione delle singole diocesi, risalenti ad epoca remota. È composta da undici Diocesi, di queste, quattro sono Arcidiocesi Metropolitane: LAquila, Chieti-Vasto, Pescara-Penne e Campobasso-Boiano (Molise). Città gemellate[modifica | modifica sorgente] Stati Uniti Filadelfia (Pennsylvania) Economia[modifica | modifica sorgente] Autostrada A24 Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Economia dellAbruzzo, Pescara#Economia e LAquila#Economia. Fino agli anni 50 lAbruzzo era una delle regioni più povere del Sud Italia, ma nel 1996 è stata la prima regione del meridione, ad uscire dal cosiddetto (e ormai obsoleto) obiettivo 1[21]. Infatti dal 1950 lAbruzzo ha avuto una crescita costante del PIL. Nel 1951 il reddito pro capite è stato del 53%; nel 1971 del 65%, mentre nel 1994 si è attestato al 76%[22]; nel 2006 è arrivato al 84,4 dando allAbruzzo il più alto PIL pro capite del Sud Italia,[23] che ha superato il tasso di crescita di ogni altra regione dItalia; la costruzione delle autostrade Roma-Teramo (Autostrada A24) e Roma-Avezzano-Pescara (Autostrada A25) ha aperto la regione a nuovi investimenti favorendo una maggiore crescita della produttività della regione, che è diventata così una delle più alte tra le regioni dellItalia Meridionale. Secondo Eurostat nel 2009 lAbruzzo aveva un reddito pro capite a parità di potere di acquisto pari al 84,0% della media dellUnione Europea, il più alto reddito tra le regioni del Sud Italia[24]; le regione italiane più povere erano la Sicilia e la Calabria con il 68%, le più ricche erano la Provincia Autonoma di Bolzano con il 148% e Valle dAosta e Lombardia con il 133%. Il Terremoto dellAquila del 6 aprile 2009 ha determinato una forte frenata delleconomia, la cui ripresa, secondo degli esperti, è ancora piuttosto incerta[25]. Tuttavia, secondo le statistiche di fine 2010, sembra che leconomia abruzzese si stia riprendendo, nonostante i dati negativi per quanto riguarda loccupazione, facendo sperare in un futuro economico più roseo[26]; infatti a fine anno 2010 lAbruzzo ha fatto registrare una crescita pari al 1,47% ponendo la regione quarta tra le regioni italiane con i maggiori tassi di crescita annuale dopo il Lazio, la Lombardia e la Calabria[27][28]. Anche nel 2011 lAbruzzo conferma la crescita economica, con un +2,3% percentuale più alta tra le regioni dellItalia Meridionale; inoltre la regione si conferma la regione più ricca del Meridione dItalia con il Pil pro capite più alto tra le regioni del sud Italia (21.574 euro).[29][30] Dati economici[modifica | modifica sorgente] La serie storica dal 2000 al 2008, mostra landamento del reddito delle regioni meridionali e insulari.[31] 2000 % della media naz. 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008[32] % della media naz. Abruzzo 18.177,3 86,90 18.871,5 19.361,7 19.454,6 19.297,0 19.942,3 20.501,1 21.150,3 21.662,60 82,44 Sardegna 15.861,0 75,83 16.871,4 17.226,5 17.975,7 18.581,0 19.009,8 19.654,3 20.444,1 20.627,20 78,50 Molise 15.308,1 73,18 15.985,5 16.460,3 16.607,7 17.290,0 17.994,6 18.591,9 18.955,5 20.429,50 77,75 Basilicata 14.670,3 70,14 15.130,4 15.731,6 16.011,5 16.668,1 17.031,4 17.781,9 18.280,0 19.039,10 72,46 Puglia 13.825,2 66,09 14.504,5 14.962,2 15.284,0 15.694,4 15.971,0 16.504,6 16.943,4 17.955,90 68,33 Sicilia 13.479,6 64,44 14.185,7 14.662,2 15.053,9 15.440,1 16.023,2 16.531,5 17.003,7 17.533,00 66,72 Calabria 13.019,9 62,24 13.742,4 14.226,9 14.773,2 15.457,0 15.754,8 16.244,1 16.625,8 17.285,00 65,78 Campania 13.190,8 63,06 14.040,8 14.764,0 15.025,8 15.531,7 15.753,2 16.294,2 16.556,5 16.746,30 63,73 Negli corso degli anni, lAbruzzo ha scavalcato molte regioni italiane ed oggi ha il PIL procapite più alto del Mezzogiorno. Di seguito la tabella che riporta il PIL nominale e il PIL procapite secondo lISTAT[33] prodotto nella regione dal 2000 al 2009: 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Prodotto Interno Lordo (Milioni di Euro) 22.729,7 23.812,1 24.546,7 24.894,1 24.952,6 26.116,7 27.334,0 28.447,5 28.961,0 27.703,41 PIL ai prezzi di mercato per abitante (Euro) 18.022,3 18.871,5 19.361,7 19.454,6 19.304,2 20.054,3 20.903,9 21.601,9 21.786,7 20.700,4 Di seguito la tabella che riporta il Pil prodotto in Abruzzo ai prezzi correnti di mercato nel 2006, espresso in milioni di euro, suddiviso tra le principali macro-attività economiche: Macro-attività economica PIL prodotto % settore su PIL regionale % settore su PIL italiano Agricoltura, silvicoltura, pesca € 664,6 2,48% 1,84% Industria in senso stretto € 5 678,6 21,18% 18,30% Costruzioni € 1 553,5 5,80% 5,41% Commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni € 4 953,1 18,48% 20,54% Intermediazione monetaria e finanziaria; attività immobiliari ed imprenditoriali € 5 289,8 19,73% 24,17% Altre attività di servizi € 5 478,7 20,44% 18,97% Iva, imposte indirette nette sui prodotti e imposte sulle importazioni € 3.189,0 11,90% 10,76% PIL Abruzzo ai prezzi di mercato € 26 807,3 Disoccupazione e occupazione[modifica | modifica sorgente] Confronto ad altre regioni del Sud Italia il tasso di disoccupazione in Abruzzo è sempre stato minore[34]%, ma complice la crisi economica mondiale il tasso nel 2010 è salito al 8,8%.[35]. Per quanto riguarda loccupazione nel 2009 le statistiche davano il 55,7% di occupati[36] percentuale diminuita per quanto accennato sopra. Per cercare di risolvere tale problema la regione sta attuando una serie di investimenti, atti ad incrementare moltissimi posti di lavoro.[37] Agricoltura[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Zafferano dellAquila, Patata degli Altipiani dAbruzzo, Patata di montagna del Medio Sangro, Montepulciano dAbruzzo Colline Teramane, Aprutino Pescarese, Pretuziano delle Colline Teramane e Colline Teatine. Fiore di Zafferano Nonostante la tipologia di terreno penalizza un grande sviluppo dellagricoltura, questultima ha ancora oggi un forte peso sulleconomia della regione. Con lo sviluppo industriale ed economico della regione, lagricoltura si è modernizzata ed oggi offre prodotti di primissima qualità. La produzione frutticola abruzzese è stimata in circa 850.000 quintali di cui circa la metà di pesche, mentre per gli ortaggi si superano i 5 milioni di quintali. Inoltre lAbruzzo è ai primi posti in Italia nella produzione di fichi, carote, e patate (1.600.000 quintali) e pomodoro (350.000 quintali); importantissima la coltura della vite con circa 5.000.000 di quintali duva prodotta, sia da tavola che per la produzione di vino con un quantitativo medio di vino tra i 3 e i 4 milioni di ettolitri con la produzione di vini come il Montepulciano dAbruzzo nelle varietà rosso e cerasuolo (rosato), il Trebbiano dAbruzzo, il Pecorino e lo Chardonnay; altrettanto importante è la produzione olearia, la cui produzione media annua complessiva di olive è pari a 1.350.000 quintali e circa 240.000 quintali di olio (Aprutino Pescarese, Pretuziano delle Colline Teramane e Colline Teatine), cifre che pongono lAbruzzo al sesto posto tra le regioni italiane; per quanto riguarda i cereali, il grano duro con oltre 1,5 milioni di quintali costituisce il cereale principe, seguito dal grano tenero (un milione di quintali), quindi lorzo (0,5 milioni di quintali); inoltre vengono coltivate altre colture quali la barbabietola (2.500.000 quintali), e il tabacco (45.000 quintali)[38]; prodotti tipici della regione sono lo zafferano dellAquila, la patata degli altipiani dAbruzzo, lAglio rosso di Sulmona, il farro dAbruzzo, le lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, la liquirizia coltivata e lavorata ad Atri e dintorni che vede la regione al secondo posto in Italia per produzione dietro solo la Calabria[39], la Mortadella di Campotosto, il pecorino di Farindola e il Canestrato di Castel del Monte, la pasta secca, il miele di Tornareccio e infine i tartufi abruzzesi poco conosciuti e pubblicizzati che vengono commercializzati spesso in altre regioni.[40] Allevamento e transumanza[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Transumanza. Tratturo LAquila-Foggia nei pressi di Peltuinum Lallevamento come lagricoltura è stata nei decenni addietro una delle risorse primarie della regione; era molto praticata la transumanza soprattutto verso lAgro romano e il Tavoliere delle Puglie; oggi non quasi più così in quanto si preferisce praticare lallevamento stanziale negli ovili, ma è ancora praticata anche se limitatamente in Abruzzo; questo trasferimento avveniva e avviene in misura minore ancora oggi, alla fine della stagione calda, per andare in cerca di zone fresche ma adatte a passare linverno con il gregge e dove poter trovare dei pascoli verdi per il bestiame ovino. Allinizio di una nuova stagione calda, si transumava nuovamente verso i pascoli più freschi del Molise; tuttora comunque la regione conserva un buon patrimonio di ovini; per quanto riguarda lallevamento bovino sta diffondendosi sempre più la varietà dei bovini da carne.[41] Pesca[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Trabucco (pesca). Un trabocco abruzzese Nel passato in Abruzzo la pesca veniva eseguita tramite delle antiche macchine da pesca in legno dette trabocchi oggi diventati a tutti gli effetti monumenti nazionali; al giorno doggi sono cambiate le tecniche di pesca e lAbruzzo inoltre negli ultimi anni ha incrementato di molto la produzione ittica anche se non è unattività industriale molto praticata; la regione in questo settore ha scavalcato regioni con più ampie superfici costiere come la Sardegna, la Calabria, la Toscana la Campania e il Lazio ma benché la pesca rappresenti una risorsa importante per leconomia di alcuni centri costieri, non ha grande rilevanza se rapportata con quella di altre regioni adriatiche come le Marche e la Puglia. Nel 2007 in Abruzzo la produzione ittica è stata di 14.657 tonnellate di pesce, cifra che colloca la regione al quinto posto tra le regioni italiane dopo la Sicilia, la Puglia, le Marche, il Veneto e Emilia-Romagna per numero di tonnellate pescate con un 5,5% di incidenza sul totale nazionale e un ricavo di circa 51 milioni di euro complessivi pari al 3,8% sul totale nazionale.[42] Industria[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi De Cecco, Delverde e Cav. Giuseppe Cocco. Centro direzionale della De Cecco LAbruzzo è sicuramente la regione del meridione più industrializzata assieme alla Puglia e nel corso degli anni ha scavalcato nel livello di industrializzazione regioni come Campania, Calabria e Sicilia[43][44]; lindustria si è sviluppata rapidamente soprattutto nei settori metalmeccanico, alimentare, del trasporto e delle telecomunicazioni. Altre industrie importanti sono quella chimica, del mobile, dellartigianato e tessile. La zona più industrializzata della regione è la Provincia di Teramo, che presenta uno degli indici di industrializzazione più alti dItalia (il settore secondario occupa il 34% della forza lavoro) e si colloca tra le prime province per crescita industriale[45] seguita da quella di Chieti e da quella di Pescara sostenute anche dal settore del turismo. In particolare la Val Vibrata, al confine con la regione Marche, è sede di una miriade di piccole e medie imprese soprattutto del settore tessile e calzaturiero. Nel teramano è anche sviluppata lindustria del mobile. La Val di Sangro, in provincia di Chieti, invece è sede di stabilimenti di importanti multinazionali (Honda, Honeywell) e di uno stabilimento del Fiat Group Automobiles in joint-venture con il Gruppo PSA, la Sevel di Atessa, che produce veicoli commerciali ed è la più grande fabbrica dAbruzzo. La zona della Valle Peligna, nellaquilano, è anche sede di industrie (famosa quella dei confetti di Sulmona), mentre altre zone come il pescarese e il teatino sono sede di numerose industrie, anche multinazionali come la De Cecco, la Delverde, la Cav. Giuseppe Cocco, la Procter & Gamble (che ha smantellato il proprio Centro Ricerche di Sambuceto - Chieti il 30 giugno 2012), la Fater, produttrice dei prodotti Lines e Pampers, la Luigi DAmico Parrozzo SaS di Pescara, nota in Italia e allestero per lomonimo dolce, la Gelco Srl, con stabilimento a Teramo, che produce gelatine e liquirizie, le teatine Sixty Group SpA che detiene i marchi Miss Sixty, Roberta di Camerino, Energie, Killah, Murphy & Nye e RefrigiWear e la Industria Adriatica Confezioni che detiene i marchi Rodrigo e Alan Devis, la Kimberly-Clark, la Ennedue e stabilimenti del gruppo Dayco e del gruppo Aptar (Emsar, leader mondiale di produzione pompe erogatrici, e Novares) concentrate per lo più nel distretto industriale teatino-pescarese della Val Pescara. Sviluppata anche la zona di Vasto e San Salvo (Chieti) soprattutto per la presenza dellindustria vetraria con lo stabilimento della Pilkington ed il relativo indotto. Per quanto riguarda lindustria estrattiva, sono stati trovati giacimenti di metano, di petrolio e di alluminio, soprattutto nella zona del Vastese. Sembra però che la politica di sviluppo della regione non preveda lo sfruttamento dei giacimenti di petrolio, come accennato dal presidente della regione Giovanni Chiodi.[46]. Un altro settore che si è sviluppato rapidamente è quello della ricerca nei campi della farmaceutica, della biomedicina, dellelettronica, e della fisica nucleare. Il settore terziario, specie sulla costa, ha raggiunto un peso preponderante nelleconomia, particolarmente con lofferta di servizi commerciali e degli istituti di credito; nel territorio regionale sono presenti diversi istituti bancari come la Banca Tercas, la Banca Caripe, la Cassa di Risparmio della provincia di Chieti e la Cassa di Risparmio della provincia dellAquila oltre a varie banche di Credito Cooperativo. Un settore molto sviluppato nelleconomia abruzzese è lesportazione con lAbruzzo che occupa la quinta posizione tra le regioni italiane dopo la Sardegna, la Sicilia, la Valle dAosta e lEmilia-Romagna con una percentuale del 50,1%[47]. La provincia che soffre di un certo ritardo nello sviluppo industriale rispetto alle altre è quella de LAquila relativamente sfavorita da un territorio per lo più montano, senza sbocco sul mare e a minor densità abitativa; tuttavia la minore industrializzazione è compensata dallo sviluppo del settore turistico, specie quello invernale. I più importanti nuclei industriali della provincia si concentrano nella Marsica ovvero nella città di Avezzano dove sono presenti industrie ad alta tecnologia (Micron Technology, Telespazio), cartiere ed industrie di trasformazione di prodotti agricoli ed attorno ai poli industriali di LAquila e Sulmona. Energia[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Centrale idroelettrica di Montorio, Centrale idroelettrica di Piaganini, Centrale idroelettrica di Provvidenza e Centrale idroelettrica di San Giacomo. Pale eoliche a Castiglione Messer Marino (CH) Per quanto riguarda le risorse energetiche, lAbruzzo è sesto tra le regioni italiane per ordine di potenza installata ed al settimo posto in termini di potenza specifica tra le regioni italiane nella produzione di energia eolica con circa 14 kv/km² di territorio; nel 2010 erano sedici gli impianti eolici presenti in Abruzzo dislocati in varie località (Tocco da Casauria, Schiavi di Abruzzo, Montazzoli, Monteferrante, Roccaspinalveti, Castiglione Messer Marino, Roio del Sangro, Fraine, Collarmele, Cocullo);[48] la regione ha inoltre in progetto di ridurre in maniera drastica i consumi energetici e produrre il 50% di consumo di energia elettrica da fonti rinnovabili;[49] per quanto riguarda la produzione di energia fotovoltaica la regione ha fatto registrare nel 2011 un boom per quanto riguarda il numero di impianti installati passando dai 1.600 ai 4.247 registrando una crescita per numero di impianti superiore al 150% per una potenza di oltre 420 megawatt[50]; più esigue sono le produzioni di altre energie alternative come quella dellenergia solare, della biomassa e dellidrogeno.[51]. Inoltre i bacini artificiali producono notevoli quantità di energia idroelettrica che pongono la regione ottava in Italia in questa graduatoria[52]. Telecomunicazioni, mass media e nuove tecnologie[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Televisione digitale terrestre in Italia#Calendario italiano del passaggio alla TV digitale, Elenco delle televisioni locali italiane (Abruzzo), Il Centro e Il corriere dAbruzzo. Con lo sviluppo economico ed industriale anche i mass media in Abruzzo hanno avuto notevole diffusione; accanto ai quotidiani e alle reti televisive nazionali, si sono affiancati altri quotidiani e reti televisive a carattere regionale così come le radio sia a carattere nazionale che regionale; la regione per ciò che riguarda la spesa per ricerca e sviluppo nel 2009 è risultata la seconda regione del Sud Italia dietro solo la Campania con una percentuale del 0.96% del Pil[53] cifra che pone la regione al dodicesimo posto tra le regioni italiane; ha avuto notevole diffusione internet con lAbruzzo che occupa la prima posizione tra le regioni del Sud Italia e la 14ª posizione nelle regioni italiane per quanto riguarda il numero di utenti fruitori di internet con un 50.2%.[54] a fine anno 2011; Nel 2009 oltre il 44,9% di famiglie in Abruzzo possedeva laccesso alla banda larga cifra che pone la regione seconda nel Sud Italia dietro solo la Sardegna e dodicesima tra le altre regioni italiane[55]; sempre per quanto riguarda lutilizzo di internet lAbruzzo nel 2010 è risultata la prima regione del Sud Italia e la decima tra le regioni italiane per numero di imprese che utilizzano la banda larga con una percentuale del 83.7 %[56]; rilevante nel 2009 nella regione la presenza di addetti nelle imprese e nelle università alla ricerca e sviluppo a determinare il valore dell’indicatore (2,4) che pone la regione al quindicesimo posto tra le regioni italiane.[57]. Invece è solo del 23,8% la percentuale di imprese innovatrici nel 2008 e la regione risulta quindicesima in questa particolare graduatoria tra le altre regioni dItalia.[58] Per quanto riguarda il digitale terrestre la transizione è stata completata in tutta la regione il 23 maggio 2012. Artigianato[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Tombolo aquilano. Il soffitto maiolicato di San Donato in Castelli Lartigianato abruzzese è diventato nel corso degli anni uno dei settori economici più floridi economicamente per la regione; lAbruzzo è una delle poche regioni italiane in cui si è conservata questa tradizione e oggi questultimo produce prodotti quali la ceramica, il ferro, loro, i merletti e i tessuti, il rame, la pietra, gli strumenti musicali, il legno e la lana. Per quanto riguarda la ceramica, il maggiore centro di produzione e lavorazione si trova a Castelli che nel corso degli anni è diventata è uno dei centri più importanti dItalia per larte della ceramica; per la lavorazione delloro e largento importanti sono i centri di Pescocostanzo, Scanno, Guardiagrele, Orsogna; La capitale dellartigianato del rame e del ferro abruzzese è ancora Guardiagrele, ma oggetti di buon livello vengono prodotti anche a Pescocostanzo, Tossicia e Scanno; a Salle vengono prodotte corde di gran pregio per strumenti musicali; la lavorazione della pietra è perlopiù concentrata a Lettomanoppello, Pretoro, Pennapiedimonte e Pacentro. I tessuti vengono prodotti e lavorati soprattutto a Taranta Peligna, mentre i merletti a Scanno e Pescocostanzo; Pescocostanzo ospita anche una scuola del merletto a tombolo e un museo ad esso dedicato; infine per le pelli e il cuoio, le selle fabbricate a LAquila godono di fama internazionale e vengono utilizzate da appassionati di equitazione di tutta Europa.[59][60] Turismo[modifica | modifica sorgente] Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Turismo in Abruzzo. Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Alto Sangro (comprensorio sciistico), Tre Nevi, Parco nazionale dAbruzzo, Lazio e Molise, Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Parco nazionale della Maiella, Parco Regionale Sirente Velino e Costa dei trabocchi. LAbruzzo ha fatto registrare una grandissima crescita del settore turistico richiamando visitatori da tutta lItalia e anche dallEuropa; la regione nel corso degli anni è diventata la quinta tra le regioni italiane con più percentuale di permanenza media dei clienti negli esercizi ricettivi dopo la Calabria, le Marche, la Sardegna e il Trentino-Alto Adige[61]. Nel 2007 gli arrivi sono stati di 1.371.155 italiani e 189.651 stranieri. In totale gli arrivi sono stati di 7.374.646 di turisti cifra che pone la regione diciassettesima tra le regioni italiane per numero di turisti annui.[47] Cè stato un grandissimo sviluppo parallelo sia del turismo montano, grazie ai numerosi impianti sciistici, riserve e parchi naturali, che del turismo costiero, con i numerosi villaggi turistici, alberghi, camping e stabilimenti balneari, dove le acque sono pressoché pulite. Importante per la regione anche il turismo storico-artistico e culturale, con numerose testimonianze artistiche storiche e culturali. Campo imperatore:Impianti sciistici Fra le regioni del Centro e Sud Italia, lAbruzzo è quella che ha il maggior numero di impianti sciistici che attualmente sono 24[62][63]. Nelle zone interne montane sono presenti gli impianti sciistici di Scanno, Ovindoli, Pescasseroli, Tagliacozzo, Roccaraso, Campo Imperatore, Campo Felice, Rivisondoli, Pescocostanzo e Prati di Tivo dove il turismo invernale è molto sviluppato. Altre piste e impianti sono presenti a San Giacomo (Valle Castellana), Passolanciano-Majelletta, Prato Selva, Marsia, Campo Rotondo, Campo di Giove, Passo San Leonardo, Passo Godi, Pizzoferrato, e Gamberale. Lorografia e la dotazione regionale di impianti e piste per gli sport e gli svaghi invernali rendono quindi praticabili in Abruzzo lo sci alpino, lo snowboard, lo sci alpinismo, lo sci escursionismo, lo sci di fondo e lo sleddog, sono due le piste di ghiaccio fisse funzionanti (Roccaraso e Castiglione Messer Marino) mentre mancano al momento strutture fisse per il salto con gli sci ed il biathlon. Parco nazionale dAbruzzo, Lazio e Molise Famosi anche in Europa i parchi naturali della regione[64] come il Parco nazionale dAbruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, il Parco nazionale della Maiella e il Parco regionale Sirente Velino[65] che hanno fatto guadagnare alla regione lappellativo di Polmone verde dItalia[66] e che ogni anno attraggono migliaia di visitatori grazie alla loro natura incontaminata e alle rare specie di fauna e flora selvatica come il Camoscio dAbruzzo e inoltre permettono diverse attività di vacanza, relax e di svago come escursioni organizzate con il parco, escursioni a cavallo, albering, escursionismo, cicloturismo, canoa e birdwatching, il canottaggio sul Lago di Bomba ed infine turismo balneare su Lago di Scanno e Lago di Campotosto[67]; La regione può inoltre vantare moltissime riserve e aree naturali protette. Nel 2010 secondo statistiche oltre 1 milione di turisti ha visitato i parchi e le aree naturali protette regionali.[68] Costa dei Trabocchi Molto sviluppato anche il turismo estivo, costiero e balneare; i più importanti centri attrezzati sono Pescara, la più popolosa città della Regione e maggiore centro balneare, Montesilvano, Pineto, Roseto degli Abruzzi, Giulianova, Alba Adriatica, Tortoreto, Francavilla al Mare, Ortona, Vasto, Martinsicuro, Silvi Marina e la Costa dei Trabocchi[69][70][71]. Molti di questi centri balneari turistici hanno il privilegio e il prestigio di essere nominati Bandiera Blu dallUnione europea per la qualità delle acque e dei servizi offerti, collocando lAbruzzo quarto tra le regioni italiane in questa particolare graduatoria con 14 Bandiere Blu dietro solo alla Liguria, Toscana, e Marche, per quanto riguarda lanno 2013[72]. Fontana delle 99 cannelle Per quanto riguarda il turismo storico-artistico religioso e culturale, di importanza storica e culturale sono le città di Chieti (vestigia romane - anfiteatro, teatro, terme e templi - chiese, musei darte, di scienze e archeologici con il celebre Guerriero di Capestrano), Teramo, Vasto, Lanciano (Miracolo eucaristico di Lanciano), Manoppello (Volto Santo di Manoppello), Ortona (Concattedrale Basilica di San Tommaso Apostolo con le spoglie del Santo discepolo di Gesù), Atri (Basilica di Santa Maria Assunta), Giulianova, Sulmona, e soprattutto LAquila che possono vantare moltissimi monumenti, musei, castelli e chiese di importanza nazionale (tra le quali la celebre Basilica di Santa Maria di Collemaggio - con le spoglie di Papa Celestino V - gravemente danneggiata dal sisma del 2009); anche Pescara pur essendo una città moderna, vanta basiliche, santuari, chiese e musei importanti (Basilica della Madonna dei sette dolori, Madonna del Fuoco, Cattedrale di San Cetteo, e Museo casa natale Gabriele DAnnunzio). Nelle zone interne montane sono presenti antichi borghi[73][74](Santo Stefano di Sessanio, Rocca Calascio, Scanno etc.), castelli (a Roccascalegna, Celano, Pacentro, Anversa degli Abruzzi, Avezzano, Balsorano, Villalago, Calascio, Valle Castellana, Monteodorisio, Carpineto Sinello, Crecchio, Civitaluparella, Ortona, Castiglione Messer Marino, Civitella Messer Raimondo, Vasto, Montazzoli, Palmoli, Casoli, Archi, Serramonacesca, Salle), eremi (Santa Croce al Morrone, San Giovanni, San Bartolomeo ecc.), santuari (Basilica santuario del Volto Santo di Manoppello, di San Gabriele dellAddolorata, uno dei più visitati in Italia, i Ruderi del monastero di Santa Maria in Valle Rotana ), conventi (Convento del Ritiro della Santissima Annunziata del Poggio, Convento della Madonna del Carmine, Convento di San Francesco (Lanciano), Convento Michetti, Ex Convento di San Donato), abbazie (San Clemente a Casauria, San Liberatore a Majella, San Giovanni in Venere, Abbazia Santa Maria in Montesanto, Abbazia di Santa Lucia, Abbazia di Santa Maria Arabona, Badia Morronese), e chiese antiche (Santa Maria ad Cryptas a Fossa, San Tommaso di Caramanico ecc.)[75][76]. Il maggior numero di turisti proviene dal resto dellItalia, dalla Francia e dalla Germania. In questo caso a fine anno 2011 la regione ha fatto registrare una buona crescita per questo particolare ramo del turismo[77] e per promuovere questo tipo di turismo la regione sta effettuando degli investimenti[78]. La varietà di paesaggi che la regione può offrire, sta facendo sorgere in tutta la regione strutture turistiche allavanguardia dotate di ogni comfort per i turisti. Anche a fine anno 2011 la regione ha registrato un forte incremento turistico con un +6,5% sul fronte degli arrivi un +2,5% sul fronte delle presenze.[79]. In base alle analisi di mercato e gli studi settoriali sviluppati dalla società attestata a livello nazionale TurisMonitor 2012, il turismo in Abruzzo aumenterà ancora nel 2012 per quanto riguarda gli arrivi internazionali con dei dati che si assesteranno tra il 3 ed il 4%, e in particolare lafflusso di turisti verrà maggiormente dalla Germania.[80] La regione, secondo esperti del settore, avrebbe in una percentuale calcolata del 60% potenzialità turistiche ancora non abbastanza espresse.[81] Trasporti e comunicazioni
Posted on: Mon, 18 Nov 2013 23:02:06 +0000

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