Luciano Pavarotti Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Luciano - TopicsExpress



          

Luciano Pavarotti Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Luciano Pavarotti Luciano Pavarotti nel 2002 Luciano Pavarotti nel 2002 Nazionalità Italia Italia Genere Opera Lirica Periodo di attività 1960 – 2006 Album pubblicati 82 Studio 82 Luciano Pavarotti (Modena, 12 ottobre 1935 – Modena, 6 settembre 2007) è stato un tenore italiano. È stato tra gli artisti italiani più apprezzati in tutto il mondo grazie alla sua voce, intensa e squillante, nonché per la sua particolare simpatia e comunicatività. La riuscita gestione della propria immagine mediatica è stata tale da influire sul consenso popolare alla musica operistica in generale, anche se il suo operato è stato altresì motivo di pesanti contestazioni, che Pavarotti ha tentato di rilanciare nella modernità. Con Enrico Caruso, Beniamino Gigli, Franco Corelli, Mario Del Monaco, Giuseppe Di Stefano e Carlo Bergonzi, permane uno dei cantanti italiani per così dire storici di notorietà mondiale. Con il Pavarotti & Friends e le sue numerose collaborazioni (fra le quali è da ricordare in particolare la costituzione del gruppo dei Tre Tenori, con Plácido Domingo e José Carreras), ha consolidato una popolarità che gli ha dato fama mondiale anche al di fuori dellambito musicale[1], tanto da essere considerato uno dei più grandi tenori italiani di tutti i tempi. Con oltre 100 milioni di copie vendute nel mondo[2], si stima sia, anche per vendite, fra i primissimi cantanti di ogni genere musicale. Indice [nascondi] 1 Carriera 1.1 Laffermazione 1.2 I loggioni stranieri 1.3 La Scala 1.4 La conquista dellAmerica, laffermazione mondiale, dai palchi ai parchi 1.5 I Tre Tenori 1.6 Le ultime esibizioni 1.7 Pavarotti & Friends e limpegno nel sociale 1.8 Vita privata 1.9 Giudizio critico sullartista 1.10 La morte e i funerali 1.11 Leredità 2 Celebrazioni e riconoscimenti 2.1 I Grammy Award 2.2 Riconoscimenti ed eventi organizzati in memoria di Pavarotti 3 Repertorio 4 Filmografia 5 Onorificenze e riconoscimenti 6 Curiosità 7 Discografia parziale 7.1 Opere 7.2 Recital ed altro 8 DVD & BLU-RAY 9 Note 10 Voci correlate 11 Altri progetti 12 Collegamenti esterni Carriera[modifica | modifica sorgente] La sua firma « Quando Pavarotti nacque, Dio gli baciò le corde vocali » (Daniel Hicks, New York Times) Matrimonio con Adua Veroni (1961) Luciano Pavarotti era figlio di Fernando Pavarotti (1912-2002) e di Adele Venturi (1915-2002), dal cui matrimonio nacque anche sua sorella minore, Gabriella (1940-2013). Il padre era un fornaio nellarma dei Carabinieri, e si dilettava a cantare a livello amatoriale in una piccola associazione di coristi non professionisti, la «Corale Gioachino Rossini»[3] di Modena e trasmise al figlio la passione per la musica operistica, trovando nel giovane altrettanto interesse. Il giovane Pavarotti decise di non intraprendere subito una carriera musicale vera e propria, evitando così il conservatorio di musica. Per un lungo periodo invece dedicò i suoi studi allinsegnamento, per diventare un insegnante di educazione fisica ed insegnare in seguito alle scuole elementari per due anni, dopo essersi iscritto nellistituto magistrale di Modena (la stessa scuola frequentata anche da Francesco Guccini). Pur proseguendo la sua attività nellinsegnamento, non aveva abbandonato gli studi di canto con il tenore Arrigo Pola (di cui manterrà canoni e principi nella sua futura carriera) e alla partenza di questi per il Giappone, tre anni dopo, proseguì la sua preparazione con il maestro Ettore Campogalliani, con il quale perfezionò la tecnica del fraseggio e della concentrazione. Per sua stessa ammissione, i due sono restati per sempre i suoi unici e onorati maestri. Negli anni successivi, entrato a pieno regime nel mondo della lirica e sempre continuando i suoi studi canori, il giovane tenore ottenne un primo successo musicale in una delle sue esibizioni con il padre in Galles, nel corso del Festival di Llangollen dove si aggiudicò il primo premio[4]. Laffermazione[modifica | modifica sorgente] Nel 1961 ottiene il primo riconoscimento personale, nel Concorso Internazionale Achille Peri. La vittoria di questo concorso consentì al giovane Pavarotti di esibirsi davanti al grande pubblico, come il 29 aprile 1961 quando ottenne la sua consacrazione artistica salendo sul palcoscenico del Teatro Municipale di Reggio Emilia per interpretare il ruolo di Rodolfo ne La Bohème di Puccini, diretta da Francesco Molinari Pradelli[4]. Per ammissione dello stesso Pavarotti, il ruolo di Rodolfo nel lavoro pucciniano La Bohème è rimasto quello più rappresentativo del suo repertorio, tanto che Rodolfo sarebbe divenuto nel corso della sua carriera una sorta di suo alter-ego sul palco. Tenace come Calaf, dolce come Nemorino Artista a tratti informale e abile comunicatore (nel senso moderno del termine), e soprattutto personaggio comunque unico allinterno del mondo dello spettacolo, ambasciatore nel mondo del belcanto allitaliana, amante della buona tavola come Rossini e impegnato nella solidarietà (che solo in parte ha bilanciato la caduta di immagine dovuta ai suoi problemi con il fisco[5], Pavarotti è stato riconosciuto da molta parte della critica come uno fra i migliori cantanti nel registro di tenore del XX secolo, un secolo che pure ha dato numerosi grandi protagonisti al mondo dellopera lirica, alcuni dei quali, suoi coetanei o quasi, sono ancora in attività. Questo riconoscimento gli è venuto non soltanto per la particolare estensione vocale e padronanza tecnica dello strumento voce, uniti ad una capacità di interpretazione in grado di porlo nella condizione di andare in profondità nella lettura dei personaggi che andava a interpretare sul palcoscenico e nei solchi delle incisioni discografiche, ma anche in virtù di quello che il suo collega José Carreras ha definito naturale carisma, di cui Pavarotti era evidentemente dotato. Tenace come il Calaf che doma la pucciniana principessa Turandot ed esorta le stelle ad un tramonto senza indugio in vista di unalba che lo vedrà vincitore, e capace al tempo stesso di una tenerezza degna dellingenuo ed affabile Nemorino donizettiano de Lelisir damore (Una furtiva lacrima è una delle sue arie dopera più conosciute), Pavarotti - per tutti, il Maestro - è stato al contempo il testimone di unepoca e di una professione, quella di cantante, per la quale - secondo le sue stesse parole - non è sufficiente il solo talento se esso non è supportato da unadeguata e talvolta faticosa opera di studio[6]. La messa in scena de La Bohème fu riproposta in diverse città dItalia ed ebbe addirittura alcune richieste allestero; Pavarotti interpretava inoltre il ruolo del Duca di Mantova nel Rigoletto, a Carpi, a Brescia e al Teatro Massimo di Palermo, dove, sotto la direzione del maestro Tullio Serafin, ottenne un buon successo e consacrò la sua figura di tenore in tutta Italia. Sempre nel 1961 è Alfredo Germont ne La traviata nella tournée a Belgrado del Teatro La Fenice di Venezia. I loggioni stranieri[modifica | modifica sorgente] Pavarotti a fine anni sessanta Consolidata ormai la sua fama in patria, il passo successivo fu lavvicinamento allestero; nonostante qualche richiesta nei primi anni sessanta, il tenore fuori dItalia era ancora poco conosciuto e difficilmente riceveva menzioni da critici. La svolta arrivò di nuovo con La Bohème, che anche dopo linterpretazione di Rodolfo al Wiener Staatsoper nel febbraio 1963 gli permise di mostrarsi al pubblico Inglese. Pavarotti ebbe molte richieste per delle repliche dellopera pucciniana alla Royal Opera House di Covent Garden, a Londra, prima dellarrivo di Giuseppe Di Stefano, ma a causa di unimprovvisa malattia del tenore siciliano fu costretto a sostituirlo (era il 1963) nella parte di Rodolfo. Lo rimpiazzò in teatro e anche al Sunday Night at the Palladium, un noto spettacolo televisivo inglese seguito da più di 15 milioni di telespettatori, il mezzo perfetto per affermarsi sulla scena mondiale. Nello stesso anno è il Duca di Mantova in Rigoletto al Wiener Staatsoper. Le prime incisioni dellartista vennero presentate da lì a poco, per la casa discografica Decca Records, poco prima che egli venisse avvicinato dal giovane direttore dorchestra Richard Bonynge, il quale gli richiese di esibirsi a fianco alla moglie, Joan Sutherland. Con la Sutherland, nel 1965, mise piede per la prima volta negli Stati Uniti, a Miami, dove ricoprì il ruolo di Edgardo nella Lucia di Lammermoor di Donizetti sotto la direzione dello stesso Bonynge. La Sutherland lo accompagnò successivamente ne La sonnambula di Bellini alla Royal Opera House di Covent Garden e ne La traviata di Verdi. La Scala[modifica | modifica sorgente] Sempre del 1965 la sua interpretazione de Lelisir damore di Donizetti, e ancora nello stesso anno si ebbe il suo debutto al Teatro alla Scala di Milano, dove il tenore fu espressamente richiesto da Herbert von Karajan al fianco di Mirella Freni per La Bohème di Puccini; visto il successo, lanno seguente Pavarotti fu chiamato nuovamente per la Messa da Requiem in memoria di Arturo Toscanini. Nel periodo 1965-1966 sono da ricordare le interpretazioni de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini sotto la direzione di Claudio Abbado (allestimento portato in trasferta al Festival mondiale di Montreal in occasione dellexpo 1967 nella Salle Wilfrid Pellettiere) e del Rigoletto di Verdi, diretto da Gianandrea Gavazzeni. Dello stesso 1966 e del 1967 sono le determinanti esibizioni con successo alla Royal Opera House di Pavarotti e la Sutherland ne La Fille du régiment di Donizetti, opera che grazie allesecuzione dei famosi nove do di Tonio permetterà al tenore di trasformarsi in leggenda sei anni più tardi. Nel 1966 è Rodolfo ne La Bohème al Wiener Staatsoper. A Vienna Pavarotti andò in scena fino al 1996 in cinquantasei rappresentazioni. Sempre nel 1967 è Tebaldo in Capuleti e i Montecchi al Festival Internazionale di Edimburgo con la London Symphony Orchestra diretta da Claudio Abbado. Nel 1968 e nel 1969 è ancora determinante il successo che egli ottiene interpretando i nove do di Tonio ne La figlia del reggimento al Teatro alla Scala. Il tenore sarà presente nelle stagioni liriche del Teatro alla Scala fino al 1992, tenendo anche un recital nel 1988. Sempre nel 1968 è Lord Arturo Talbo-Arthur Talbot nella ripresa del Teatro Massimo Vincenzo Bellini di Catania di I puritani, melodramma serio di Vincenzo Bellini. Nel 1969 è Lord Arturo Talbo nella prima rappresentazione radiofonica nellAuditorium RAI del Foro Italico di Roma di I puritani. La conquista dellAmerica, laffermazione mondiale, dai palchi ai parchi[modifica | modifica sorgente] Nel 1967 e interpreta il ruolo di Rodolfo ne La Bohème al San Francisco Opera. Nel 1968 è Edgardo in Lucia di Lammermoor al sempre a San Francisco ed in seguito è ancora il ruolo di Rodolfo ne La Bohème che lo fa debuttare al Metropolitan Opera House. Nel 1969 è ancora in cartellone al San Francisco Opera con Rodolfo ne La Bohème e Nemorino in LElisir dAmore. Nel 1970 il Metropolitan lo vede interpretare Nemorino ed Alfredo ne La Traviata. Nel 1971 è ancora Rodolfo al Met, debutta come Riccardo ne Un Ballo in Maschera a San Francisco ed è il Duca di Mantova in Rigoletto al Covent Garden Royal Opera House di Londra. È scritturato per interpretare Lucia di Lammermoor allo Sferisterio di Macerata, ma una improvvisa laringite il giorno della prima lo costringe a dare forfait, sostituito dal tenore Carlo Bini. Nel 1972 è Lord Arturo Talbo nella ripresa del Metropolitan Opera House di Filadelfia di I puritani. Lexploit arriva il 17 febbraio 1972, al Metropolitan Opera di New York[7], dove in occasione dellesecuzione dellopera La Fille du Régiment esegue nove do acuti[8], difficilissimi da emettere a voce piena, in maniera sciolta e naturale nellaria di Tonio Ah, mes amis. Riceve una standing ovation senza precedenti che lo chiama al sipario per ben 17 volte, un record finora imbattuto[9]. Al Metropolitan Luciano Pavarotti è rimasto in cartellone fino al 2004 prendendo parte a circa trecentottanta rappresentazioni interpretando anche il Duca di Mantova nel Rigoletto, Nemorino in LElisir dAmore, Arturo ne I Puritani, Italian Singer in Der Rosenkavalier, Manrico ne Il Trovatore, Fernando ne La Favorita, Cavaradossi in Tosca, Riccardo ne Un Ballo in Maschera, Rodolfo in Luisa Miller, Idomeneo nellopera omonima, Ernani nellopera omonima, Radamès in Aida, Guest in Die Fledermaus, Oronte ne I Lombardi alla Prima Crociata, Canio in Pagliacci, Andrea Chénier nellopera omonima, Messa da Requiem di Verdi, Calàf in Turandot, il Freni-Pavarotti-Levine Concert nel 1985, il concerto Pavarotti - Levine nel 1988 ripreso dalla TV, il Gala Performance per celebrare venticinque anni al Met insieme a Domingo nel 1993, il Luciano Pavarotti Recital nel 1994, il Luciano Pavarotti Concert nel 1997, il Pavarotti Gala nel 1998 per celebrare il trentesimo anniversario dal debutto al Met. Nel 1972 è Edgardo Ravenswood in Lucia di Lammermoor a San Francisco. Al San Francisco Opera egli andò in scena fino al 1991 e tenne anche due recital nel 1983, due concerti nel 1984 ed uno 1991. Il debutto allArena di Verona di Pavarotti risale al 1972 con il Ballo in maschera di Verdi. Nel 1973 si ripresentò in Arena con La Bohème di Puccini, diretta da Peter Maag e nella Lucia di Lamermoordi Donizetti accanto al soprano Cristina Deutekom. Sempre nel 1973 è Edgardo in Lucia di Lammermoor al Covent Garden Royal Opera House di Londra. A Londra egli ando in scena in venti rappresentazioni fino al 2002. Nel 1974 è Riccardo ne Un ballo in maschera al Teatro La Fenice di Venezia, Fernando nella ripresa del Teatro Comunale di Bologna di La favorita di Gaetano Donizetti e canta nel Requiem di Verdi al Festival Internazionale di Edimburgo diretto da Carlo Maria Giulini. È il Duca di Mantova nel Rigoletto allo Sferisterio di Macerata. Nel 1975 è Fernand nella prima rappresentazione in concerto (per lOrchestra del Metropolitan) nella Carnegie Hall di New York di La favorite, di Donizetti. Fa la sua terza ed ultima apparizione allo Sferisterio di Macerata nellopera verdiana Il ballo in maschera. Al termine della sua esibizione dichiara: Lo Sferisterio è qualcosa di meraviglioso. Non esiste al mondo un teatro allaperto dotato di palchi e con unacustica così perfetta. E vi consiglio di non chiamare Arena questo luogo. Larena è uno spazio dispersivo, lo Sferisterio è un vero teatro. Il nome di Pavarotti divenne noto al grande pubblico grazie alle esecuzioni sempre più di frequente riprese dalla televisione, come nel ruolo di Rodolfo ripreso dal vivo al Metropolitan di New York nel marzo 1977, assieme ad unaltra italiana, Renata Scotto, che raccolse le percentuali di audience più alte del tempo per unopera teletrasmessa. Allartista sono andati diversi Grammy Award e dischi di platino e doro. Nel 1978 tornò allArena ne Il Trovatore di Verdi con Katia Ricciarelli, Pietro Cappuccilli e Fiorenza Cossotto diretto da Gianandrea Gavazzeni. Al termine della Pira di Manrico, Pavarotti emise lacuto finale (non indicato sulla partitura da Verdi) ed il pubblico areniano esplose in uno scrosciante e lunghissimo applauso. Nel 1980, al Central Park di New York, partecipa ad una rappresentazione del Rigoletto in forma di concerto, che vede la presenza di oltre 200.000 persone e canta Rodolfo ne La bohème al San Diego Opera. Nel maggio del 1984, si esibisce nel prestigioso Royal Opera House di Londra, e di fronte a Lady Diana e al marito Carlo dInghilterra oltre al pubblico di 2000 persone, celebra con una grandiosa interpretazione il concerto di beneficenza nella capitale inglese, ottenendo 5 minuti ininterroti di applausi dal pubblico e quattro chiamate in scena[10]. Nel 1985 tiene un concerto allo Sports Arena per il San Diego Opera. Pavarotti arriva nel giugno del 1986 ad esibirsi a Pechino, per un concerto attesissimo al teatro al Teatro delle Esposizioni. Lesibizione ottiene grande riscontro dal pubblico, che richiama il maestro in scena per un secondo spettacolo ripreso in diretta dalle tv cinesi, italiane ed americane[11]. Al primo spettacolo ne seguono altri nei giorni successivi (tra cui la Boheme[12]), tutti accolti e seguiti con grande entusiasmo dal pubblico orientale[13][14]. A partire dagli anni novanta, Pavarotti ha curato molto i concerti allaperto, sfruttando stadi e parchi, che si sono rivelati dei buoni successi. Nel 1988 Luciano Pavarotti cura la regia dellopera La Favorita per il Teatro La Fenice di Venezia. La stagione dellArena di Verona del 1990 fu lultima in cui Luciano Pavarotti cantò a Verona. La sovrintendenza aveva organizzato la realizzazione di una colossale Messa da Requiem di G. Verdi alla quale partecipò il World Festival Choir, composto da circa 2500 coristi provenienti da tutto il mondo. Con il sostegno dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati le esecuzioni furono dedicate ai quindici milioni di uomini perseguitati o cacciati dalla propria patria a causa della guerra. Alla serata del 5 agosto fu presente anche Lady D. Lo spettacolo vedeva anche il direttore Lorin Maazel ed il mezzosoprano Dolora Zajick. Sempre nel 1990 è Mario Cavaradossi in Tosca al Teatro dellOpera di Roma. Nel 1991, davanti ad un pubblico record di 330.000 persone, Pavarotti si esibisce a Londra, ad Hyde Park, trasmesso dal vivo in televisione in Europa e negli Stati Uniti, con spettatori ancora una volta Lady D e il marito Carlo[15]. Lo spettacolo colpì incredibilmente lopinione pubblica inglese grazie alla carica di Pavarotti e alla sua incredibile voce, spingendo un gruppo di duecento tra artisti e personalità illustri inglesi a chiedere di conferire al tenore il titolo di Lord[16]. Nel dicembre del 1991, allo stadio Pacaembù di San Paolo in Brasile, oltre 50.000 spettatori paganti si radunarono per il concerto di Pavarotti, in duetto con la soprano Sumiva Moreno, terminato con uno spettacolo pirotecnico[17]. Nel 1992 è Riccardo ne Un ballo in maschera allOpéra national de Paris e tiene un concerto allo Sports Arena per il San Diego Opera con Leone Magiera. Nel giugno 1993, oltre 200.000 si radunarono per ascoltarlo nel concerto gratuito Central Park (New York), mentre in milioni seguirono lo spettacolo in diretta televisiva[18]. A settembre dello stesso anno, allombra della Torre Eiffel a Parigi, riunì oltre 70.000 persone per un concerto trasmesso anche in diretta tv da Canal Plus[19]. A San Pietroburgo, 31 maggio 2003. Nel 1993 tiene un concerto al Teatro La Fenice di Venezia con Anna Caterina Antonacci. Nel 1996 Luciano Pavarotti canta La bohème di Puccini realizzata a Torino in occasione del centenario dell’opera con Mirella Freni (trasmessa anche in diretta televisiva facendo registrare oltre tre milioni di telespettatori[senza fonte]). Nel 1997 è Nemorino in Lelisir damore al Teatro San Carlo di Napoli. Nel 2000 canta allOpera di Roma per il centenario di Tosca. Il 30 giugno 2001 tiene un concerto allo Sports Arena per il San Diego Opera con Leone Magiera e Cynthia Lawrence. Nel luglio del 2001 lartista modenese si esibisce per la seconda volta ad Hyde Park a Londra, davanti ad un pubblico di 70.000 persone[20]. I Tre Tenori[modifica | modifica sorgente] Il 7 luglio 1990, in occasione della finale del campionato del mondo di calcio svoltasi a Roma, i «Tre Tenori» Luciano Pavarotti, José Carreras e Placido Domingo tennero un concerto alle Terme di Caracalla, diretti dal maestro indiano Zubin Mehta[21]. Lorchestra di 180 elementi risultava dallunione di due orchestre: quella del Teatro dellOpera di Roma e quella del Maggio Musicale Fiorentino. Il successo si preannunciava clamoroso: furono richiesti per levento più di 200.000 biglietti sebbene le Terme di Caracalla avessero una capienza di circa 6.000 posti. I «Tre Tenori» cantarono in modo magistrale arie liriche tratte da opere famose, ma anche brani provenienti dal repertorio musicale di tutto il mondo (Cielito lindo, Oci Ciornie, La vie en rose, Memory, Amapola, Torna a Surriento, O sole mio, Core ngrato). Punto culminante della serata fu un medley appositamente preparato da Lalo Schifrin, dove i tre tenori cantarono insieme. Dopo tale evento i tre grandi artisti hanno cantato ancora insieme in numerose altre occasioni; tra le più importanti si ricordano i concerti del 17 luglio 1994 a Los Angeles (finale del campionato mondiale di calcio USA 94[21][22]. Durante tale esibizione, poiché fra gli spettatori vi erano Frank Sinatra e Gene Kelly, i tre tenori dedicarono loro My Way e Singin in the rain. Nel 1997 i tre tenori si esibirono a Modena, città natale di Pavarotti, e fu presente anche Michael Jackson. Nel 1998 si esibirono a Parigi in occasione della finale dei Mondiali di Francia[23] e nel 2002 a Yokohama sempre per la finale dei campionati mondiali di calcio, questa volta in Giappone e Corea[24]. Le ultime esibizioni[modifica | modifica sorgente] Lultima esibizione in assoluto del tenore, durante la cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali a Torino, il 10 febbraio 2006. Nel 2004, in occasione delladdio ufficiale allopera[25], al Metropolitan Opera House dove recitava la «Tosca» ha ricevuto unovazione di 35 secondi dai 4.000 spettatori quando è apparso sul palco poco dopo linizio del primo atto[26][27]. Nello stesso anno ha tenuto un concerto allArena di Pola in Croazia, dove due anni prima aveva anche cantato con Placido Domingo e José Carreras. A febbraio del 2006 ha cantato durante la cerimonia di inaugurazione dei XX Giochi olimpici invernali di Torino, ultima esibizione dal vivo del Maestro[28], e nel luglio dello stesso anno è stato operato durgenza in un ospedale di New York per lasportazione di un tumore maligno al pancreas[29]. Pavarotti & Friends e limpegno nel sociale[modifica | modifica sorgente] Dal 1992 al 2003 ha tenuto a Modena dei concerti a cadenza quasi annuale a scopo benefico. Chiamati Pavarotti & Friends, riunivano sul palco i più famosi artisti della scena musicale pop e rock italiana ed internazionale chiamati a duetti con il tenore[30][31]. Lo scopo delliniziativa era quello di raccogliere fondi per sostenere iniziative di sostegno e sviluppo nelle zone povere del mondo, soprattutto in favore dei bambini[32]. Nelle varie edizioni si sono succeduti oltre 100 artisti a duettare con il maestro, tra cui Elton John, Anastacia, Deep Purple, Brian May, Eric Clapton, George Michael, Giorgia, Laura Pausini, Elisa, Sting, Zucchero, Luciano Ligabue, Biagio Antonacci, Renato Zero, Lucio Dalla, Bob Geldof, Andrea Bocelli, Bono Vox e The Edge, Dolores ORiordan, Liza Minnelli, Al Bano, Céline Dion e Jon Bon Jovi. Nel 1986, con un concerto tutto esaurito a Torino, raccolse oltre mezzo miliardo di lire devoluti interamente alla lotta contro il cancro[33]. Nel dicembre 1995, insieme al direttore dorchestra Riccardo Muti, ha tenuto un concerto a Forlì per raccogliere fondi in favore di una comunità di recupero per tossicodipendenti[34]. Vita privata[modifica | modifica sorgente] « Nella vita ho avuto tutto, davvero tutto. Se mi venisse tolto tutto con Dio siamo pari e patta.[35] » (Luciano Pavarotti) Pavarotti si sposò nel 1961 con Adua Veroni, sua fidanzata da 8 anni e conosciuta a 17 anni. Dallunione nascono tre figlie: Lorenza, Cristina e Giuliana.[36] Nel 1993 iniziarono le indiscrezioni (specie sui media americani) circa una possibile relazione extraconiugale del maestro[37], che però smentì tutto asserendo che il rapporto con la giovane modella italiana Lucia Debrilli si limitasse allamicizia[38][39]. Nel 1994 cominciano le indiscrezioni circa una sua relazione con una giovane manager dello spettacolo, Nicoletta Mantovani - nata a Bologna il 23 novembre 1969, diplomata a pieni voti al Liceo Linguistico Boldrini, laureata con Lode all’Università di Bologna in Scienze Naturali, giocatrice per oltre 10 anni nella Squirrel, squadra femminile di softball di Bologna, già direttore artistico e deus ex machina del concerto di beneficenza Pavarotti & Friends (dal 1995 al 2003), di cui ha curato marketing, sponsor, charity cui destinare i fondi, ecc., creatrice nel 2000 della produzione italiana del musical Rent, versione da terzo millennio della pucciniana Bohème, nonché di MU.VI (Music Village), grande rassegna d’intrattenimento (musica, opera e cabaret) a 360 gradi e di svago nel periodo estivo, nel 2006 ha gestito le personalità internazionali del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura ai XX Giochi Olimpici Invernali di Torino -[40]. La storia damore fra Pavarotti e la Mantovani, di 34 anni più giovane di lui[41] fa scoppiare un vero e proprio scandalo, seguito morbosamente dei media di tutto il mondo, culminante nel divorzio miliardario tra il grande tenore e Adua Veroni[42]. Nel 2000, a Pavarotti venne contestata dal fisco italiano unevasione fiscale, visto che il tenore aveva eletto domicilio a Monaco. Colpevole di evasione fiscale per una cifra superiore ai 40 miliardi di lire, il 27 luglio 2000, nelle stanze del ministero delle Finanze allEur, il tenore decise di saldare il debito con il fisco versando 24 miliardi di lire in rate da 500 milioni[43]. Sulla soluzione del patteggiamento commenterà il Ministro delle Finanze dellepoca, Ottaviano Del Turco: Ho chiesto allamministrazione di avviare il dialogo con Pavarotti per chiudere questa vicenda, quando mi sono reso conto che la persona era in buona fede e cercava di uscire fuori da una situazione nella quale lui stesso aveva dichiarato di non sentirsi a suo agio. Pavarotti ora ha sanato questa situazione e io credo che questo mostri anche la duttilità dellamministrazione fiscale[44]. Risolto il contenzioso con la magistratura tributaria, restò in piedi il processo penale, che cominciò a Modena nel settembre 2001. Il 19 ottobre 2001 il giudice di Modena Carla Ponterio assolse Pavarotti perché il fatto non era più previsto dalla legge come reato[45]. Nel gennaio del 2002 perde la madre Adele[46] e nel maggio del 2002, a pochi giorni dalledizione del Pavarotti & Friends, perde il padre Fernando[47]. Tra le numerose amicizie di Luciano Pavarotti, la Principessa Diana del Galles, moglie del principe Carlo del Galles, erede al Trono dInghilterra, con cui condusse una raccolta di fondi per la messa al bando delle mine antiuomo. Invitato a cantare in occasione della cerimonia funebre della principessa, egli declinò linvito ad esibirsi e partecipò in veste di semplice amico della principessa, dal momento che riteneva che non avrebbe avuto la possibilità di cantare appropriatamente «col dolore in gola». Il 13 dicembre 2003 Pavarotti sposa Nicoletta Mantovani con una sontuosa cerimonia nel teatro Comunale di Modena, alla presenza di Bono, Zucchero, Ligabue e molti altri artisti[48]. Undici mesi prima, il 13 gennaio 2003 la moglie Nicoletta aveva dato alla luce Alice Pavarotti, sopravvissuta ad un parto gemellare in cui invece muore il figlio Riccardo[49] lasciando il tenore nello sconforto[50]. Giudizio critico sullartista[modifica | modifica sorgente] Niente fonti! Questa voce o sezione sullargomento cantanti italiani non cita alcuna fonte o le fonti presenti sono insufficienti. Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sulluso delle fonti. la statua di Luciano Pavarotti in Eilat IMAX. Dotato di voce autenticamente tenorile, assai chiara e, soprattutto nella prima parte della carriera, estesa allacuto in modo rilevante, fino al pieno possesso del do4, Luciano Pavarotti si avvicinò al grande repertorio protoromantico (Donizetti e Bellini), proponendone esecuzioni di rilevanza per certi versi storica. A fronte di una non eccelsa precisione nei confronti dei valori musicali, a causa di risaputi limiti nella preparazione teorica, e senza voler esprimere i caratteri del cantante virtuoso, il Pavarotti degli anni giovanili, spesso a fianco del grande soprano australiano Joan Sutherland, eseguiva Lucia di Lammermoor, Lelisir damore, La sonnambula, La Favorita, e perfino gli ostici I puritani, in modo gagliardo e personale, riportando queste opere nellalveo, loro deputato, del Bel Canto, ad una ritrovata qualità spettacolare e al gradimento del vasto pubblico[51]. Significativo lesito ottenuto ne La fille du régiment: lopera, da anni uscita dal repertorio corrente, fu nuovamente imposta da Pavarotti ai teatri di mezzo mondo alla fine degli anni Sessanta, dopo lexploit vocale con cui la cabaletta del primo atto fu eseguita in tono a voce piena, con lemissione di nove cristallini do acuti[52]. Sempre nella prima parte della carriera, Pavarotti si distinse anche in Giacomo Puccini, segnatamente in La bohème (sua opera desordio, nel 1961) e Madama Butterfly e si accostò in modo intelligente a Verdi, privilegiando le opere più congeniali ai suoi mezzi di allora (Rigoletto, La traviata, Luisa Miller). A differenza di quanto avvenuto per molti colleghi anche celebri, inoltre, lo scontato passaggio ad un repertorio più popolare ma più oneroso (Tosca, Un ballo in maschera, Il trovatore, poi anche Aida e il Verismo) avvenne solo a seguito della spontanea maturazione dellorgano vocale, divenuto negli anni più potente e risonante nei centri (forse anche, si è malignato, grazie ad una intelligente forma di amplificazione ambientale che lo accompagnava nei maggiori teatri del mondo, soprattutto negli ultimi anni di carriera) ma, conseguentemente, meno esteso in alto[53]. Se supportato da periodi di preparazione adeguati e da una direzione complessivamente condiscendente, Pavarotti è stato un grande tenore dopera almeno sino alla fine degli anni Ottanta, con buone performance ancora nei primissimi anni Novanta. In questepoca, tuttavia, la tendenza ad esibirsi in stadi, palasport e parchi, dove poteva fare sistematico ricorso allamplificazione artificiale e curare meno gli aspetti musicali delle esecuzioni, rivolte per lo più a profani, portava lartista a semplificare la sua tecnica almeno nelluso della mezzavoce, ad acuire le imprecisioni nel solfeggio e ad appiattire linterprete su prove di routine. Nel corso di simili eventi, anche nel celebratissimo Nessun dorma dalla Turandot di Puccini, unopera affrontata in teatro in due sole occasioni e in realtà poco adatta ai suoi mezzi, il nitore degli acuti spesso non riscattava linsieme della prova. Non fanno eccezione i concerti dei Tre Tenori, nei quali, accanto a Plácido Domingo e José Carreras, Pavarotti, fondandosi sulle proprie straordinarie qualità di bellezza di suono e comunicativa, si esibì in prove di sicuro effetto, ma di esito artistico non assoluto. Secondo alcuni critici, il tenore modenese, accostandosi sempre più disinvoltamente alla musica leggera in occasione dei Pavarotti & Friends, ha posto una pietra tombale sulla propria carriera operistica, condividendo la responsabilità di aver diffuso nel pubblico un gusto ibrido per il cosiddetto crossover, ossia la pratica, portata poi alla definitiva celebrazione da personaggi come Andrea Bocelli o Sarah Brightman, per cui un cantante lirico si cimenta con il repertorio pop, finendo spesso per trasferirne i malvezzi vocali (approssimazione musicale, suoni spoggiati, ecc.) nellambito di provenienza. Altri invece sottolineano la grande importanza del lavoro broadcast di Pavarotti, che ha riportato allattenzione popolare e universale la lirica. La dimensione del personaggio non ha offuscato il valore professionale dellartista; inoltre la sua particolare capacità di attrarre linteresse del più vasto pubblico ha contribuito a mediare verso lalto il gusto musicale. Il giudizio complessivo sul cantante deve restare di particolare positività: la naturale morbidezza di alcuni suoni in mezzoforte (splendidi ancora in tarda età, ad esempio nei duetti de La bohème del Centenario al Teatro Regio di Torino), la tecnica vocale in origine solida e più raffinata che nella media dei tenori di cartello, tale da garantirgli un registro acuto saldo e luminoso, e perfino, ad onta delle dimensioni fisiche, una certa scioltezza sul palcoscenico, ne hanno fatto uno dei tenori più importanti del Ventesimo Secolo. La morte e i funerali[modifica | modifica sorgente] Nel 2007 si stabilì nella sua villa di Modena, nel tentativo di condurre a buon fine la sua lotta personale contro il cancro del pancreas, diagnosticatogli in America nel luglio 2006. Una delle sue figlie rilasciò unintervista a un settimanale, affermando che il padre si stava ormai preparando allineluttabile decorso della malattia (intervista successivamente smentita[54]); malattia peggiorata nellagosto 2007 e per la quale era stato anche ricoverato in ospedale[55]. Nel suo buen retiro emiliano, Pavarotti ha continuato quasi fino allultimo a tenere lezioni di canto ad alcuni allievi e riceveva amici e parenti[56], anche se costretto su di una carrozzina e visibilmente dimagrito. Seppur sofferente, apparve per lultima volta in televisione il 16 gennaio 2007 a Porta a porta in una puntata dedicata ad Arturo Toscanini nel cinquantenario della scomparsa dellartista italiano.[57] Pavarotti si spense serenamente il 6 settembre 2007, alle cinque del mattino, alletà di quasi 72 anni (che avrebbe compiuto il 12 ottobre)[58]. Al suo capezzale erano presenti la moglie, le figlie e la sorella. Il cordoglio viene espresso dai giornali quotidiani[59] e dalle istituzioni di tutto il mondo[60][61]. Ai funerali, celebrati nel Duomo di Modena dallallora Arcivescovo Metropolita Mons. Benito Cocchi, erano presenti 50.000 persone, membri di istituzioni nazionali e internazionali ed artisti, tra i quali Zubin Mehta, Bono, Zucchero, Gianni Morandi e Jovanotti[62]. Poco prima dellinizio della cerimonia religiosa il soprano Raina Kabaivanska (autrice negli anni di grandi duetti con il maestro[63]) ha intonato lAve Maria di Verdi. Al momento della distribuzione della Comunione, Andrea Bocelli ha cantato lAve Verum Corpus di Mozart[62]. Venne poi diffuso il canto del Panis Angelicus di César Franck, che Luciano Pavarotti con il padre Fernando intonarono la Notte di Natale del 1986 in un Duomo gremito di fedeli, durante la solenne celebrazione della Natività officiata dallallora Arcivescovo Mons. Bartolomeo Santo Quadri[64]. Prima del rito di commiato, Romano Prodi, allepoca Presidente del Consiglio, tiene lorazione funebre. Il giorno precedente aveva reso omaggio al feretro e colloquiato con i familiari il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano[65]. Alluscita della salma, gli rendono omaggio le Frecce Tricolori, dipingendo col Tricolore italiano il cielo di Modena[64]. Per sua espressa volontà, è stato sepolto nel piccolo cimitero di Montale Rangone, accanto ai genitori e al figlioletto Riccardo[66][67]. Leredità[modifica | modifica sorgente] Il patrimonio lasciato da Pavarotti agli eredi è stato stimato in 30-40 milioni di euro[68]. Il tenore redasse diversi testamenti, al vaglio per stabilire lentità reale delleredità ed i beneficiari, ma anche causa di vertenze e polemiche: testamento redatto a New York nellestate 2006[69]; testamento olografo del 4 dicembre 2006[70]; testamento del 13 giugno 2007 e depositato a Modena[71]; testamento datato 29 luglio 2007 e redatto a Pesaro[72]. Dopo la morte di Pavarotti scoppiarono continue polemiche e ipotesi sulla sua eredità; unamica del tenore accusò la seconda moglie, Nicoletta Mantovani, di averlo raggirato a fini ereditari, di avergli impedito i contatti con i vecchi amici e con le figlie, di aver ricevuto una disperata confessione da Pavarotti stesso, che le avrebbe chiesto di parlare solo dopo i suoi funerali[73]. A queste affermazioni la Mantovani rispose con una querela ed una richiesta di risarcimento di 30 milioni di euro[74]. Nellaprile del 2008, evitandosi così una lunga battaglia legale, le parti in causa (la Mantovani e due amiche del tenore) raggiunsero un accordo per ritirare la denuncia, che non portò ad alcun risarcimento danni, ma solo ad alcune lettere chiarificatrici[75]. Linchiesta contro ignoti della Procura di Pesaro per circonvenzione dincapace fu archiviata nel dicembre 2008[76]. Nicoletta Mantovani rispose pubblicamente solo una volta, il 27 ottobre 2007, nella trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, nella quale confessò anche di essere, da tredici anni, malata di sclerosi multipla[77][78]. Nel luglio 2008, Nicoletta Mantovani e le tre figlie del tenore nate dal matrimonio con la prima moglie hanno raggiunto un accordo per la divisione di alcuni immobili interessati dalla questione dei testamenti[79]. Celebrazioni e riconoscimenti[modifica | modifica sorgente] Nel 1990, in occasione di una serie di concerti a Covent Garden (Londra), viene inaugurata la statua di cera del tenore italiano (primo interprete dopera a ricevere lonore) al museo di Madame Tussauds[80]. Nel 1992 il ministro francese della cultura gli ha conferito la Legion dOnore[81]. Il 19 giugno 1994 il Comune di Portomaggiore gli conferì la Cittadinanza onoraria in occasione della sua visita nella cittadina emiliana per linaugurazione di un busto a Mafalda Favero, soprano portuense che il Maestro ebbe modo di conoscere agli inizi della sua carriera[82]. Nel 1998 è stato nominato Messaggero di pace dalle Nazioni Unite[28][83]. Nel 1999 al tenorissimo è stato dedicato un asteroide, il 5203 Pavarotti[84][85]. Nel maggio 2001, lAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati conferisce a Luciano Pavarotti il Premio Nansen, per la sua opera di sostegno dei rifugiati del Pakistan[86]. Primo italiano a vincere il premio in vita, Pavarotti è stato definito dal UNHCR il privato cittadino che maggiormente ha contribuito a raccogliere fondi per lagenzia[86]. L8 febbraio 2006 riceve la Cittadinanza onoraria di Sarajevo, per limpegno profuso dallartista in favore dei bambini bosniaci[87]. Nel dicembre 2006 gli viene conferito il Premio Puccini, alla sua 36ª edizione[88], e nello stesso mese riceve a Bergamo, nellambito del Bergamo Music Festival il Premio Donizetti[89][90]. Il 4 settembre 2007 gli è stato conferito dal ministero dei Beni Culturali il Premio per leccellenza nella cultura, alla prima assegnazione[91]. I Grammy Award[modifica | modifica sorgente] Pavarotti si è aggiudicato complessivamente 6 Grammy Award[92], 4 come artista singolo e altri 2 in collaborazione con altri artisti: 1978 - Miglior voce classica solista 1979 - Miglior voce classica solista 1981 - Miglior voce classica (Joan Sutherland, Luciano Pavarotti & Marilyn Horne) 1988 - Miglior voce classica solista 1990 - Miglior performance classica (premio al gruppo i Tre Tenori) Nel 1998, viene premiato con il Grammy Legend Awards[4][93]. Riconoscimenti ed eventi organizzati in memoria di Pavarotti[modifica | modifica sorgente] Il comune di Modena gli ha intitolato, il 6 dicembre 2007 con una cerimonia pubblica, il Teatro cittadino intitolandolo teatro comunale Luciano Pavarotti[94]. Nel febbraio del 2008, il Casinò di Sanremo espone nella sala incontri una statua di luce del tenore modenese creata da Marco Lodola[95]. Il 12 ottobre 2008 (giorno del suo compleanno) si è tenuto Salute Petra, un concerto in onore del maestro a Petra (Giordania) e trasmesso in televisione. Hanno partecipato a questo appuntamento molti artisti fra cui i colleghi Placido Domingo e José Carreras (per la prima volta riuniti senza Pavarotti), Jovanotti, Sting, Zucchero, Laura Pausini, Andrea Bocelli, Angela Gheorghiu, Roberto Alagna, Andrea Griminelli, Cynthia Lawrence, e molti altri[96]. Il concerto si è svolto per iniziativa della principessa Haya Hussein di Giordania e della vedova del maestro, Nicoletta Mantovani, entrambe presenti allevento assieme alla figlioletta del maestro, Alice Pavarotti, al re Abd Allah II di Giordania con la moglie Rania, Regina di Giordania, al presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini, al ministro Andrea Ronchi, a Caterina Caselli e a molte altre autorità e amici del tenore.[97] Sempre nel giorno del suo compleanno, anche il famoso motore di ricerca Google dedica un riconoscimento speciale a Pavarotti, inserendo nella sua homepage unicona del maestro che riportava a tutte le pagine web a lui dedicate[98]. Nel 2009 è stata annunciata la realizzazione di un progetto a Dubai, gestito da unazienda di Bergamo, che prevede la realizzazione di una torre denominata Luciano Pavarotti Tower, di 16 piani e con allinterno un museo dedicato al tenore italiano più famoso al mondo[99]. L11 agosto 2010 si è tenuto a Manfredonia in Piazza Giovanni XXIII il concerto Ricordando il Maestro Luciano Pavarotti alla presenza di Nicoletta Mantovani e delle autorità locali. Hanno cantato gli allievi di Big Luciano: Domenico Tegliafilo (tenore), Antonella Tegliafilo (soprano), Francesca Cappelletti (soprano), Luigi Cirillo (baritono), Francesco Ellero DArtegna (basso) e Simona Todaro (soprano) con lOrchestra Lirico-Sinfonica di Capitanata Umberto Giordano diretti dal M°Giuseppe Acquaviva. Levento organizzato dalla Fondazione Luciano Pavarotti era stato presentato il giorno prima con lapertura della Mostra nel Castello di Manfredonia dedicata al Maestro in anteprima nazionale. Repertorio[modifica | modifica sorgente] Repertorio operistico Ruolo Titolo Autore Tebaldo I Capuleti e i Montecchi Bellini Elvino La sonnambula Bellini Pollione Norma Bellini Orombello Beatrice di Tenda Bellini Arturo Talbo I puritani Bellini Faust Mefistofele Boito Nemorino Lelisir damore Donizetti Roberto Leicester Maria Stuarda Donizetti Edgardo Ravenswood Lucia di Lammermoor Donizetti Tonio La Fille du régiment Donizetti Fernando La Favorita Donizetti Andrea Chénier Andrea Chénier Giordano Canio Pagliacci Leoncavallo Turiddu Cavalleria rusticana Mascagni Fritz Cobus Lamico Fritz Mascagni Des Grieux Manon Massenet Idamante Idomeneo Idomeneo Mozart Enzo Grimaldo La Gioconda Ponchielli Renato des Grieux Manon Lescaut Puccini Rodolfo La bohème Puccini Mario Cavaradossi Tosca Puccini F. B. Pinkerton Madama Butterfly Puccini Calaf Turandot Puccini Arnoldo Melchtal Guglielmo Tell Rossini Cantante italiano Der Rosenkavalier Strauss Oronte I Lombardi alla prima crociata Verdi Ernani Ernani Verdi Macduff Macbeth Verdi Rodolfo Luisa Miller Verdi Duca di Mantova Rigoletto Verdi Manrico Il trovatore Verdi Alfredo Germont La traviata Verdi Riccardo Un ballo in maschera Verdi Don Carlo Don Carlo Verdi Radames Aida Verdi Otello Otello Verdi Filmografia[modifica | modifica sorgente] Yes, Giorgio (1982) di Franklin J. Schaffner Onorificenze e riconoscimenti[modifica | modifica sorgente] Cavaliere di gran croce dellOrdine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Cavaliere di gran croce dellOrdine al merito della Repubblica italiana — 2 giugno 1988[100] Grande ufficiale dellOrdine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Grande ufficiale dellOrdine al merito della Repubblica italiana — 5 gennaio 1980[101] Commendatore dellOrdine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dellOrdine al merito della Repubblica italiana — 27 dicembre 1976[102] Ufficiale dellOrdine della Legion donore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria Ufficiale dellOrdine della Legion donore (Francia) Commendatore dellOrdine al merito culturale (Monaco) - nastrino per uniforme ordinaria Commendatore dellOrdine al merito culturale (Monaco) Premio Ville de Paris (il presidente Jacques Chirac) People Choise Award Kammersanger (il Ministro della Cultura austriaco) Messaggero di Pace delle Nazioni Unite (il Segretario Generale Kofi Annan, 1998) Nansen Award (su proposta dellAlto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, 2001) World Social Award (il presidente Michail Gorbaciov, 2001) Kennedy Center Honors Award (il presidente degli USA George W. Bush, 2001) Eisenhower Medallion (2004) Premio Eccellenza per la Cultura (su proposta del Ministro della Cultura, on.Rutelli, 2007) Premio America alla memoria (Fondazione Italia USA, 2013) Curiosità[modifica | modifica sorgente]
Posted on: Wed, 27 Nov 2013 20:11:19 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015