Luglio 12, 2013 - 19:10 SIRIA SCONTRI TRA GRUPPI - TopicsExpress



          

Luglio 12, 2013 - 19:10 SIRIA SCONTRI TRA GRUPPI DELL’OPPOSIZIONE ARMATA Un nuovo fronte potrebbe aprirsi nel conflitto armato siriano dopo l’uccisione di Mohammed Kamal al-Hamani, noto come Abu Bassel al-Ladkani, uno dei massimi esponenti dell’Esercito siriano libero (Esl), principale gruppo nella nebulosa dell’opposizione armata siriana. Il comandante è stato ucciso nel porto nord-occidentale di Latakia da islamisti affiliati al gruppo dello Stato islamico in Iraq e nel Levante. A dare conferma della notizia sono state fonti dell’Esl citate da agenzie di stampa panarabe. Secondo le stesse fonti i militanti dello Stato islamico in Iraq e nel Levante, sigla affiliata ad Al Qaida, hanno dichiarato che “non c’è più posto per l’Esercito siriano libero” nella zona dove Hamani è stato ucciso, nel nord della Siria, al confine con la Turchia. Quando è stato abbattuto, l’esponente del Consiglio supremo dell’Esl stava partecipando ad una riunione con membri dello Stato islamico in Iraq e nel Levante per risolvere un contenzioso su una posizione militare a Latakia. Il comando dell’Esl ha annunciato “il varo di misure necessarie ad ogni livello dopo l’uccisione del nostro eroe e martire Hamani, assassinato da forze diaboliche”. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani (Osdh), con sede a Londra, nelle ultime settimane tensioni e violenze tra i due gruppi si stanno manifestando con maggiore frequenza. La scorsa settimana un combattente dello Stato islamico ha ucciso un ribelle dell’Esl nella provincia di Idleb (nord-ovest). Secondo alcune fonti di stampa panarabe, grazie all’aiuto finanziario dei paesi del Golfo, lo Stato islamico in Iraq e nel Levante è in posizione di forza rispetto al Fronte al Nusra, anch’esso affiliato ad Al Qaida, e starebbe cercando di imporre in modo più severo le leggi islamiche nelle “zone liberate” dall’opposizione siriana, in lotta da due anni contro il presidente Bashar al-Assad. L’Esercito siriano libero è nell’attesa di ricevere armi da parte dei paesi occidentali che sostengono il fronte dell’opposizione ad Assad, tra cui gli Stati Uniti. Intanto la terza giornata del Ramadan è stata segnata da pesanti bombardamenti al centro di Damasco e nel quartiere nord-orientale di Qabun, nei quali 15 persone hanno perso la vita. Le forze aeree siriane stanno cercando di sloggiare i ribelli dalle zone periferiche della capitale. © 2013 MISNA - Missionary International Service News Agenc
Posted on: Fri, 12 Jul 2013 17:32:04 +0000

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