“L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE” (vangelo di Luca - TopicsExpress



          

“L’ANIMA MIA MAGNIFICA IL SIGNORE” (vangelo di Luca 1,46) Carissimi cristiani, «L’anima mia magnifica il Signore»: ancora una volta non trovo parole migliori per esprimere il mio stato d’animo, se non queste parole di Maria santissima, madre di Gesù, vero uomo e vero Dio. Oggi 8 settembre, anche se per motivi liturgici quest’anno è spostata a domani, è la festa di Maria nascente a cui è dedicato il nostro Duomo di Milano: a lei ancora una volta affidiamo le nostre vite, sicuri che ella ci porta sempre a Gesù che è il Dio-Trinità, Amore, Tenerezza, Misericordia, Bellezza, Perdono, sicuri che con Gesù saremo capaci, come diceva il beato papa Giovanni Paolo II, di fare della nostra vita uno splendido capolavoro di amore-Amore. Il vangelo di oggi esprime bene quello che è un po’ è stato anche il mio cammino di vita, cioè l’aver tante volte detto NO a Gesù, ma poi pentitomi, essermi a Lui affidato: ma quando noi siamo in atteggiamento assimilabile alla prostituzione? Quando pecchiamo ed il peccato peggiore è quello di sentirci migliori degli altri, quello che i monaci dei primi secoli del cristianesimo chiamavano l’orgoglio spirituale. Il peccato fa si che noi ci vendiamo a situazioni che ci illudono di essere liberi, gioiosi e felici, ma poi ci deludono, ci lasciano l’amaro in bocca e ci svuotano; il venderci di cui sopra è prostituzione, ma Gesù vede che al fondo del nostro cuore, c’è quell’inestinguibile desiderio di vero amore che tutti andiamo cercando dal primo al nostro ultimo respiro, e continuamente ci perdona. Anche io, o buon Gesù, ho cercato altrove il vero amore, ma alla fine l’ho trovato solo in Te, solo accogliendoti come mio Signore e mio Dio nella fede cristiana-cattolica, testimoniata con il mio essere religioso-presbitero Sacra Famiglia, guidato da san Giuseppe attraverso il solco spirituale tracciato da Madre Cerioli. Cerchiamo perciò e sempre di più di fare in modo che, come diceva la Beata Madre Teresa di Calcutta, chi ci incontra possa andarsene via da noi sentendosi migliore e più contento. Ora permettetemi alcuni sentiti ringraziamenti: Grazie agli ammalati ed agli anziani della parrocchia che con la loro sofferenza offerta a Gesù e la loro saggezza, hanno dato una forte spinta di fecondità spirituale al nostro servizio di evangelizzatori. Grazie alle donne delle pulizie ed agli uomini della manutenzione che hanno reso il nostro oratorio bello, pulito ed accogliente, come una seconda casa per le nostre giovani generazioni. Grazie ai catechisti-evangelizzatori, pupilla dell’occhio della nostra comunità ed anche alle le due corali (Cerioli e MCM-Lab con relative direttrici e relativi organisti e musicisti), ai cherichetti, ai lettori, ai diversi ministeri liturgici, attraverso i quali è risuonato incessantemente l’annuncio del Vangelo. Grazie ai membri del consiglio di oratorio, consigli pastorale: grazie a tutti i membri di altri consigli e/o commissioni. Grazie, ai volontari del bar, al direttivo A. S. ORO nella persona del presidente Maurizio Tarantini, agli allenatori e dirigenti, ai responsabili dei diversi laboratori (musica e canto, ballo, teatro), ai volontari della nostra Caritas, al personale della scuola materna: il loro splendido servizio di promozione umana è stato, in non pochi casi, un trampolino di lancio perché alcune persone incontrassero o re-incontrassero Gesù e questo è bello perché non sono poche le persone che hanno ripreso a venire all’Eucaristia domenicale, a confessarsi ed a ricevere la comunione proprio come la piccola foresta che cresce senza fare il rumore di un albero che cade. Nell’ambito della promozione umana, grazie anche alle associazioni del quartiere, tra le quali mi sia permesso di citare, con particolare affetto: l’Ass. Quarto Oggiaro Vivibile. Grazie alla mia famiglia di origine (papà, mamma, sorella), ai nipoti, al cognato, agli zii, cugine ed agli altri parenti (compresi quelli di recente arrivo). Grazie per il dono della mia nuova famiglia della Congregazione Sacra Famiglia, a tutti i miei confratelli e consorelle. Grazie alla persona di p. Mario Vecchierelli: grazie padre Mario per avermi voluto davvero tanto bene ed avermi insegnato, nella quotidianità di ogni giorno, la bellezza e la verità di una vita spesa servendo gli altri, senza risparmio di dedizione e di fatica; grazie a p. Arnaldo Bruzzese per i suoi saggi consigli, ma poi grazie anche quelli in cielo come P. Domenico Manenti, P. Angelo Paris, mons. Scarpellini. Grazie per il dono di un padre spirituale (p. Roberto Gazzaniga SJ) e dei confessori che mi donano il Perdono che è Gesù. Grazie al nostro Tiziano che in questi anni è stato per noi un grosso aiuto. Grazie ai preti ed alle suore del nostro decanato, in modo particolare le religiose della comunità La Zattera; è stata un’esperienza di fraternità presbiterale e di sororità nella vita consacrata, davvero stupenda. Grazie a p. Pietro Ceroni, la persona attraverso cui Gesù mi ha dischiuso il dono della vocazione religioso-presbiterale e che per la terza volta, davvero un singolare disegno della Provvidenza, su tre mie destinazioni vado a sostituire. Nel mio nuovo incarico, invoco l’intercessione della Madonna Incoronata e di alcuni giganti di spiritualità che in tale incarico mi hanno preceduto: padre Orisio, padre Mosconi, p. Boni e p. Ubiali. Grazie al nostro p. Sergio a cui auguro ogni bene nel Signore e le tante, ma davvero tante, gioie tipiche della nostra scelta di vita: coraggio, coraggio, sono certo che farai bene e che troverai persone capaci di sostenerti ed aiutarti in modo collaborativo per il bene delle nostre giovani generazioni. Magnifico il Signore per il dono di questa comunità cristiana, per le famiglie della parrocchia, soprattutto per i bambini, preadolescenti, adolescenti e giovani con i quali ho condiviso questi 12 splendidi anni: resterete sempre nel mio cuore, ma ancora meglio ho pensato di mettervi al sicuro nel cuore divino di Gesù ed in quello immacolato di Maria, sua madre. Magnifico il Signore per voi tutti, nella serena consapevolezza che è più quanto ho ricevuto di quanto ho dato, chiedendo perdono per le mie molte mancanze e peccati, e di cuore perdonando gli eventuali torti ricevuti. Carissimi cristiani, «L’anima mia magnifica il Signore»: amen, alleluia! p. Gianmario
Posted on: Sun, 08 Sep 2013 13:44:15 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015