Meditazione quotidiana di Mercoledi 26 Giugno 2013 UN FRUTTO - TopicsExpress



          

Meditazione quotidiana di Mercoledi 26 Giugno 2013 UN FRUTTO NECESSARIO “Il Signore, l’Eterno, mi diede questa visione: Ecco, era un paniere di frutti maturi” (Amos 8:1) Segue poi lo squisito frutto della pace. “Pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Rom. 5:1): è la tranquillità con la quale riposiamo sul sacrificio del nostro Redentore, sapendo che non c’è alcuna condanna per tutti coloro che sono in Lui. Questo non esaurisce ancora l’argomento. Raccogliamo il frutto della pace, perché il Padre celeste si china su noi, guidando i nostri passi, circondandoci della Sua misericordia, esercitando il controllo su tutte le cose mediante la Sua sapienza infallibile, e con tenera compassione si occupa di tutto quello che ci riguarda: il corpo, il lavoro, l’anima e la vita della chiesa. Siamo sollevati anche dall’eccessiva ansia per qualunque cosa non dia piacere al nostro meraviglioso Signore. La nostra pace deriva dall’aver perduto la fierezza dei nostri desideri, ora prostrati ai piedi del Maestro, dall’essere liberi dalle preoccupazioni per “molte cose”. In quest’epoca frenetica e di culto del denaro, la vera pace è una rarità. Si tratta di un albero poco produttivo e che richiede attenzioni particolari. Poi c’è la longanimità, o pazienza, un frutto molto difficile da coltivare in alcuni terreni. Esiste la persona tranquilla, che non si preoccupa di nulla, che prende le cose come vengono e che si accontenta di lasciare tutto nello stesso modo in cui lo ha trovato: in questo terreno cresce spontaneamente un’erba che per un periodo somiglia alla pazienza. Come tutti i frutti selvatici, però, essa perde presto la propria forma e sapore, e alla fine si rivela essere indolenza. L’uomo dinamico, energico, fiero, che vede le cose da fare e si mette subito all’opera trova difficile produrre la pazienza. Il nostro Maestro valuta il frutto in base al costo per produrlo. Egli lo richiede, quindi dobbiamo portarlo. Non può essere una scusa accettabile il fatto di essere irritabili per natura. La Sua grazia può produrre questo frutto in ognuno di noi: pazienza nelle circostanze che Dio permette per operare nel nostro cuore, pazienza con le persone lente e tarde a capire, longanimità sul posto di lavoro, sebbene il seme sia sepolto sotto la terra e l’inverno paia prolungarsi all’infinito. Questo buon frutto non deve mancare nel paniere che portiamo al nostro Maestro celeste.
Posted on: Wed, 26 Jun 2013 05:32:38 +0000

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