Mi permetto di postare quest’articolo, sunto del libro di - TopicsExpress



          

Mi permetto di postare quest’articolo, sunto del libro di Douglas W. Carswell, deputato conservatore inglese euroscettico, del quale condivido ogni singola parola, e mi auguro che il suo ottimistico auspicio della scomparsa del potere di burocrazie e partiti tradizionali grazie alla Rete si possa realizzare.: Abbiamo permesso a élite non democraticamente elette, ai mandarini delle burocrazie di conquistare il potere, comandano loro. Per questo i paesi occidentali, più o meno, sono messi così male. Dal 1971 sono stati fatti passi in avanti straordinari: si vola con poca spesa e più frequenza, le auto sono più sicure e meno inquinanti, ci sono supermercati aperti sempre, comunicazioni e Rete funzionano in modo fantastico, etc. Dove però al contrario si è anzi tornati indietro, è nella qualità dei servizi forniti dallo Stato. Nonostante, in Occidente, lo Stato abbia assunto proporzioni gigantesche, arrivi ovunque e assorba una quota sempre maggiore del reddito prodotto. Tutto inizia cent anni fa. Fino a quel momento, le famiglie europee e americane versavano al fisco tra il 5 e il 15 % del loro reddito. Dal 1933 la spesa pubblica è esplosa, e oggi è sopra il 40% in America e sopra il 50% del Pil in gran parte dei paesi europei. La dimensione dello Stato è via via dunque cresciuta fino a creare il Big Government di oggi. E lo Stato Occidentale che è vissuto al di sopra delle sue possibilità, non i cittadini. Il primo passo, quasi un secolo fa, fu l introduzione della tassazione progressiva: un modo per soddisfare larghe maggioranze allora povere facendo pagare tasse elevate a pochi. Da allora sono sempre aumentate. Poi è seguita la manipolazione valutaria: con la fine del legame tra moneta e oro si è iniziato a svalutare deliberatamente la moneta, un modo per trasferire ricchezza dai cittadini allo Stato che la emette. Infine, i governi hanno iniziato a indebitarsi smodatamente, e i debiti pubblici sono tasse differite, che qualcuno (i cittadini) dovrà pagare. In questo processo di espansione dello Stato, le strutture tecnocratiche e le burocrazie hanno preso il sopravvento: basti pensare al governo tecnico in Italia, imposto dalla Bce e dal Fmi, che si è limitato a controfirmare i diktat economici da questi imposti. Ma qualcosa sta cambiando e getta nel panico le élite nutrite dal denaro pubblico: un tempo, le tasse le raccoglievano le grandi fabbriche per poi passarle allo Stato. Oggi i governi sono disperati perché non riescono più a controllare i redditi e dunque fanno una guerra ai mulini a vento dei paradisi fiscali. Non riescono a tassare la proprietà intellettuale. Il cambiamento in atto provoca una crisi esistenziale nella sinistra, elimina lo Stato come pianificatore e vanifica lidea che chi sta al governo la sappia più lunga dei cittadini. Se saranno gli individui a poter scegliere in materia di sanità, scuola, previdenza e altri servizi, alla sinistra resterebbe ben poco: la gestione di questi servizi (in realtà centri di potere clientelare) è il loro core business. Ma anche la destra dovrà cambiare (tanto più in Italia, dove una vera destra liberale non esiste, vedi la vicenda Alitalia, nota del traduttore). John Douglas Wilson Carswell
Posted on: Fri, 22 Nov 2013 12:08:37 +0000

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