Milan in difficoltà, serve una scossa Presidenziale 29.10.2013 20:00 di Pietro Mazzara Twitter: @PietroMazzara articolo letto 4356 volte © foto di Daniele Mascolo/PhotoViews Serve un segnale forte, tangibile e che dia la scossa. Silvio Berlusconi è preoccupato per le sorti sportive del Milan e, come ha fatto filtrare l’ANSA nella prima serata di ieri, il numero uno di via Turati non è affatto contento del cammino della squadra in campionato. Gli impegni politici lo assorbono pienamente ma anche in quegli ambiti i tifosi rossoneri non mancano ed ecco che, puntualmente, si finisce sul discorso e li il Cavaliere pare che si adombri parecchio. La partita con il Barcellona lo aveva soddisfatto in quanto erano state recepite alcuni suoi suggerimenti tecnico-tattici da parte di Allegri ma la sconfitta di Parma ha rimesso in discussione l’allenatore. L’anno scorso, in un momento molto difficile della squadra, Berlusconi decise di recarsi a Milanello per dare una scossa all’ambiente. Quella stessa scossa che servirebbe adesso per ridare verve a un gruppo spaesato. E allo stesso tempo sarebbe necessario poter dare nuovamente una certa disponibilità finanziaria per il mercato. Sotto questo punto di vista, un gruppo molto grosso di tifosi, soprattutto internauti, chiede a gran voce da anni (dalla cessione di Kakà al Real Madrid per intenderci) la cessione della società da parte dell’azionista di maggioranza. Come se vendere una società che Forbes valuta 935 milioni di dollari sia così semplice come vendere il pane al mattino. La famiglia Berlusconi non vuole cedere il controllo del Milan, come dimostrano le parole di Barbara Berlusconi che si vede a lungo all’interno della società ma non ha mai negato, quando gli è stato chiesto, la possibilità di accogliere capitali esteri che possano contribuire a mantenere in alto il Milan. Ma per rendere un prodotto appetibile c’è bisogno di tornare a vincere senza incappare in brutte figure e sperare sempre in grandi rimonte. Ma le questioni riguardanti i pacchetti di minoranza del club, adesso, passano in secondo piano rispetto alla situazione sportiva che non sorride per nulla, con una squadra più forte rispetto all’anno scorso che fa la stessa fatica. Serve una scossa che arrivi dall’alto. Prima che sia troppo tardi.
Posted on: Tue, 29 Oct 2013 19:45:17 +0000
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