Moto e scooter verso quota 41mila: record nel - TopicsExpress



          

Moto e scooter verso quota 41mila: record nel Triveneto Immatricolati 201,6 veicoli a due ruote ogni mille residenti Il comandante della polizia locale: ma incidenti in calo C’è una classifica nella quale Trieste risulta essere la capitale del Nordest: è quella redatta in base al numero di mezzi a due ruote immatricolati. Nella graduatoria stilata dall’Istat, sulla base dei dati forniti dall’Aci, alla fine del 2012 la città figurava all’ottavo posto in Italia nel rapporto fra numero di ciclomotori e moto immatricolati - oramai avviati a quota 41mila - e residenti. A Trieste in sostanza c’è più di un motorino ogni cinque abitanti (il rapporto esatto è di 201,6 motorini o moto ogni mille residenti) e la città, sotto questo aspetto, è la prima nell’area formata da Triveneto e Lombardia. Su scala nazionale la precedono soltanto Imperia, con 257,4 mezzi a due ruote ogni mille residenti, Savona (239,8), Pesaro (236,3), Genova (228,1), Catania (220), Rimini (214,1) e Siena (212,9). Restando in ambito regionale, non c’è partita: a Gorizia il rapporto scende a 104,1, a Udine a 82,6, a Pordenone addirittura a 74,9. Un fenomeno tutto triestino e perdipiù in continua crescita. A Trieste nel 2008 motocicli e moto erano 184,4 ogni mille residenti; nel 2009 192,2; nel 2010 196,8; nel 2011 199,7; e lo scorso anno è stata superata la barriera dei 200. A questa situazione fa da fortunato riscontro il calo degli incidenti in cui questi mezzi risultano coinvolti: «Nel periodo gennaio-agosto 2012 – spiega il comandante della Polizia locale Sergio Abbate – ne avevamo registrati 596. Quest’anno, nello stesso arco di tempo, 564. Forse sta subentrando una maggiore consapevolezza, tra questi conducenti, di essere tra i soggetti deboli della circolazione – aggiunge – ma è anche vero che le campagne di educazione stradale stanno portando frutti, così come i costanti controlli sulle principali arterie cittadine». Anche le multe a danno dei possessori di ciclomotori e moto sono in flessione, seppur lieve: nel 2011 erano state 7761, lo scorso anno 7712. «Le stime per quest’anno – riprende Abbate – porterebbero a 4356, ma bisogna ricordare che nella seconda parte dell’anno, che comprende i mesi estivi, la tendenza è a crescere». La presenza di tanti motorini contribuisce in ogni caso a rendere il traffico meno caotico: «Se paragoniamo Trieste ad altre città capoluogo di regione o con caratteristiche simili – conclude Abbate - il traffico è sensibilmente migliore, ma non solo per la maggior percentuale delle moto. Essenziali sono la pianificazione del traffico, sempre molto attenta, i servizi pubblici efficienti e, negli ultimi anni, in centro, un crescente utilizzo delle biciclette». «Ritengo che questo massiccio ricorso alle due ruote – spiega Giorgio Cappel, già presidente dell’Aci ed esperto in materia – sia la conseguenza di due fattori. In primo luogo va citata la necessità di muoversi rapidamente in un traffico che a Trieste è spesso caotico: cosa che moto e motorini garantiscono. In secondo luogo, a differenza della gran parte delle città italiane, la nostra non è adatta all’uso delle biciclette se non in centro, perciò si ricorre ai motori. Mi compiaccio per altro verso del calo delle multe – conclude Cappel – ma vedo ancora molta indisciplina da parte di scooteristi e conduttori di moto e motorini».
Posted on: Sun, 15 Sep 2013 19:18:08 +0000

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