NOVITÀ FRUTTA: Dall’Europa una nuova direttiva per la sicurezza - TopicsExpress



          

NOVITÀ FRUTTA: Dall’Europa una nuova direttiva per la sicurezza alimentare. La nuova direttiva dell’Unione Europea prevede la possibilità di “tatuare” la frutta, sostituendo il famoso bollino adesivo cui siamo abituati, con un marchio stampato a laser. L’Europa dice ok al tatuaggio della frutta. Alcuni non saranno d’accordo, eppure anche i nostri agrumi siciliani da Paternò a Scordia passeranno sotto il laser tattoo. Grazie a questo nuovo provvedimento, che era stato preventivamente dichiarato non consono alle norme alimentari e in seguito rivalutato dall’UE e reso valido solamente per agrumi, meloni e melograni, le alte dirigenze assicurano una maggiore sicurezza del consumatore. Non si esclude che verranno utilizzati anche i codici a barre. Questa procedura, ci spiega Jaime Sanfelix, amministratore delegato dell’azienda spagnola Laser Food, mira a rendere le cose più difficili ai contraffattori, che come è facile immaginare non si fanno problemi quando si tratta di cambiare un bollino con un altro, anzi è un trucco a portata di mano. Con le caratteristiche nutrizionali stampate direttamente sulla buccia del frutto per i truffatori sarà inutile sostituire i bollini secondo le proprie necessità economiche, perché sulla frutta in questione saranno incise le caratteristiche, bollino o no. Gli standard alimentari della nostra cara Italia, sempre sensibile a queste tematiche, sono più alti rispetto a quelli di qualsiasi altro Paese ed è per questo che da spettatori/consumatori staremo ad osservare come evolve la situazione, forse scettici nei confronti di queste nuove direttive. Puntando lo zoom sulla composizione chimica dell’inchiostro utilizzato per i “tatuaggi da frutta”, scopriamo che sono presenti gli ossidi e gli ossidi di ferro (E172). Questi minerali naturali vengono già ampiamente utilizzati nella preparazione dei dolci e la loro garanzia ci viene dal fatto che il nostro copro non li assorbe. Vengono spesso utilizzati per rivestire gli alimenti. Anche l’idrossi-propil-metilcellulosa (E 464) è utilizzato per diversi scopi alimentari e funge da addensante, anti-agglomerante ed emulsionante. Si ottiene dalla cellulosa e non può essere assunto in dosi massicce altrimenti porta scompensi al naturale ciclo stomaco-intestino. Ancora, i polisorbati (E432-436), sono composti sintetici facilmente reperibili nei gelati e nelle bibite e dal 23 Giugno scorso anche nell’inchiostro in questione. L’etichetta laser, che non penetra la buccia mantenendo intatto il prodotto, presenta notevoli vantaggi rispetto ai metodi classici. Innanzitutto riduce l’impiego di sostanze chimiche, carta, inchiostro e colla diminuendo l’impatto ambientale. Inoltre, l’applicazione del nuovo metodo permette di inserire logo, informazioni di origine e anche un QR code, col quale direttamente da uno smartphone si può accedere a contenuti sul produttore, sulla qualità del prodotto, le tecniche di cultura e di raccolta. A detta degli esperti, il corpo umano sarebbe in grado di assimilare fino a 25mg di questa roba prima di smettere di funzionare correttamente. Non ci resta che fidarci dei professori. O magari attendere che sia dimostrata la non tossicità dell’operazione.
Posted on: Mon, 26 Aug 2013 10:56:14 +0000

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