Nazionalismo sempre più radicato in Cina: Introdotto nel sistema scolastico cinese dopo la Rivoluzione culturale, lo studio della lingua inglese è sempre stato obbligatorio in Cina, dalle elementari fino al momento della ricerca di un lavoro. E, necessario per sostenere un qualsiasi esame e per poter competere nel mondo del lavoro, i cinesi sono sempre stati entusiasti di studiarlo e lo hanno sempre fatto con passione. Ma i tempi cambiano e il nazionalismo cinese prevale. E se la città di Pechino fa un po’ da apripista orientando il vento delle riforme in tutta la Cina, la proposta è stata senza dubbio un fulmine a ciel sereno e porterà le principali province cinesi, incluso la città di Shanghai, lo Shangdong, il Jiangsu, il Zhejiang e lo Yunnan ad iniziare a riformare proprio da qui. D’altra parte la reazione del pubblico non si è fatta attendere e in poche ore l’opinione pubblica si è scatenata. Secondo il Beijing News le autorità per l’istruzione di Pechino avrebbero ricevuto più di mille e-mail e fax a sostegno della riforma. A favore della proposta sono anche gli esperti secondo cui la riforma ha l’obiettivo di consolidare la madrelingua cinese, pur riducendo il rischio della ricomparsa del fenomeno dell’inglese muto – comune fenomeno tra i cinesi che leggono e comprendono l’inglese, ma non riescono a parlarlo.
Posted on: Sun, 10 Nov 2013 11:41:37 +0000
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