Nba 2013/2014: Eastern Conference Preview Analizziamo squadra - TopicsExpress



          

Nba 2013/2014: Eastern Conference Preview Analizziamo squadra per squadre le franchigie della Eastern Conference Il campionato NBA 2013/2014 sta finalmente per iniziare. Martedì notte la prima palla a due stagionale sancirà la fine di mesi chiacchiere ed incertezze, lasciando spazio all’unica cosa che veramente conta per gli appassionati della palla a spicchi: i canestri! Sì è parlato tanto delle possibilità di Three-Peat dei Miami Heat di LeBron James, del ritorno in campo di Derrick Rose, della faraonica campagna acquisti dei Brooklyn Nets e delle reali speranze di titolo dei New York Knicks di Carmelo Anthony. Ora dalle parole passiamo ai fatti. Con i training camp incominciati già da qualche settimana e le amichevoli di avvicinamento all’opening night ormai quasi terminate, vediamo favoriti e possibili sorprese della stagione alle porte, partendo dalla Eastern Conference MIAMI HEAT: obiettivo Three-Peat. Non ci sono dubbi su quali siano le intenzioni degli Heat in questa stagione, che potrebbe essere l’ultima con il trio James-Wade-Bosh in Florida. Dalla off-season arrivano solo note positive: Wade ha riposato le sue ginocchia in vista di una stagione che lo vedrà giocare col freno a mano in vista dei Playoffs, sono stati aggiunti alla panchina due elementi potenzialmente importanti come Beasley ed Oden (scommesse al costo bassissimo ma dall’alto potenziale) e non sono successi eventi degni di nota che potessero destabilizzare l’ambiente. Se James continuerà il suo percorso verso l’Olimpo NBA senza farsi distrarre dalla free agency dell’anno prossimo, prepariamoci ad un’altra estate di festeggiamenti sotto il sole della Florida. FINALI NBA CHICAGO BULLS: il ritorno di Derrick Rose dopo un anno di stop è sicuramente la notizia di questo inizio stagione. I presupposti di queste prime partite di off-season sembrano ottimi, con il n°1 dei Bulls tornato sui suoi livelli abituali (sebbene si tratti solamente di amichevoli).Il quintetto base è ampiamente a livello delle Finali di Conference, anche se le perdite di Robinson e Belinelli in panchina potrebbero farsi sentire. Se non ci saranno infortuni e Rose tornerà in formato MVP, Chicago se la giocherà fino alla fine. FINALI DI CONFERENCE INDIANA PACERS: la spettacolare stagione 2012/13 lascia presupporre che i Pacers se la giocheranno fino alla fine anche quest’anno. Con il ritorno di Danny Granger (arma in più dalla panchina) e la presenza di una squadra giovane e con un leader in crescita esponenziale come George, Indiana non può che assestarsi sui livelli dell’anno scorso. Che riesca a fare il definitivo salto di qualità, con gli Heat di James ed il ritorno di Rose, beh questo è un altro discorso. Ma strada nei Playoffs verrà fatta sicuramente, e molta anche. SEMIFINALI DI CONFERENCE BROOKLYN NETS: i Nets sono stati forse la squadra più chiacchierata della off season ad Est, con le folli spese del magnate russo Prokhorov. Gli arrivi di Pierce, Garnett, Kirilenko e Terry rappresentano un esborso economico esorbitante, giustificato solamente da un obiettivo: vincere il titolo NBA, molto in fretta tra l’altro, visto che l’età media della squadra non è certo giovane. L’arrivo di una persona carismatica ma alla prima esperienza da head coach come Jason Kidd aumenta la curiosità attorno a questa squadra, che farà parlare di sé per tutta la stagione. Tutta da gustare la rivalità cittadina coi Knicks, per non parlare delle sfide Playoff che ci attendono: chi tra Heat, Bulls, Knicks, Pacers e Nets rimarrà fuori dalle prime quattro ad Est? Difficile che sia Brooklyn, ma il pronostico è davvero difficile. SEMIFINALI DI CONFERENCE NEW YORK KNICKS: squadra dal talento disarmante, che aggiunge Bargnani e Metta World Peace ad un roster già profondissimo. La chimica di squadra sarà tutta da creare, però le basi ci sono tutte. Le domande sono sempre le solite: riuscirà Carmelo Anthony a diventare finalmente un vincente e condurre i suoi al successo? JR sarà in versione bravo ragazzo o bad boy? L’assenza di un leader con Jason Kidd quanto peserà? Troppe domande, che non avranno risposta almeno fino a maggio: i Knicks se la giocheranno fino alla fine ma come l’anno scorso potrebbero vedere interrotti i loro sogni di gloria DETROIT PISTONS: off season importante per i Pistons, che si sono portati a casa due free agent importanti come Josh Smith e Brandon Jennings. Ambizioni rinnovate quindi per Detroit, che non può fallire l’obiettivo minimo dei Playoffs dopo l’aggiunta di due stipendi importanti come gli ex Hawks e Bucks. Il ritorno di un leader come Billups e l’aggiunta del nostro Datome forniscono profondità al roster, che dovrebbe riuscire dopo tanti anni a tornare a dei risultati dignitosi. Difficile far strada nei Playoffs, ma con un coach come Cheeks difficile non arrivare perlomeno tra le prime 8. 1° TURNO PLAYOFFS CLEVELAND CAVALIERS: squadra molto interessante, forse quella con maggiori attenzioni addosso della seconda fascia. L’arrivo di Andrew Bynum e la scelta di Bennet come n°1 del Draft 2013 alzano immediatamente l’asticella in casa Cavaliers, che dovrebbero beneficiare della definitiva esplosione di Irving per tornare ai Playoff. Le acquisizioni di Jack e Clark allungano la panchina, mentre Waiters ha tutti gli elementi per diventare una delle migliori guardie NBA; se Varejao non avrà infortuni, anche il reparto lunghi non è messo male. Forse azzardo, forse no, Cleveland potrebbe davvero farcela a qualificarsi alla post season, grazie anche il ritorno di coach Mike Brown. 1° TURNO PLAYOFF WASHINGTON WIZARDS: con John Wall a pieno servizio, i Wizards hanno dimostrato nella seconda parte della scorsa stagione di riuscire a tenere un ritmo-Playoff. Ecco quindi che con il proprio leader a disposizione fin da subito Washington potrebbe davvero lottare per un posto tra le prime otto. L’aggiunta di Al Harrington e del rookie Otto Porter danno profondità alla panchina, che forse avrebbe bisogno di qualche lungo per aumentare le rotazioni. Difficile un pronostico su questa squadra, ma con la crescita di Beal i Wizards saranno in corsa per la post season. Ed alla fine, potrebbero anche spuntarla. 1° TURNO PLAYOFF BOSTON CELTICS: analisi difficile, quella dei Celtics di quest’anno. Lo smembramento della squadra storica che negli ultimi anni aveva lottato e fatto innamorare milioni di tifosi NBA ha segnato la fine di un ciclo, del quale rimane solamente il talento di Rajon Rondo. L’arrivo di Humpries e Wallace non è chiaramente in grado di rimpiazzare gli eterni Pierce e Garnett, così come la sostituzione di un coach esperto come Rivers con un esordiente come Stevens lascia quantomeno perplessi. In questo panorama negativa, sembra essere comunque la stagione dell’esplosione di Jeff Green: supportato da Rondo, l’ex Thunder ha tutti gli elementi per la definitiva consacrazione. Oltre a questo duo e ad un rookie interessante come Olynyk, c’è poco altro: i Playoff sembrano distanti, e pronosticare questo per una squadra storica come Boston fa un certo effetto. Ma la realtà è questa. LOTTERIA ATLANTA HAWKS: le partenze di Josh Smith e Devin Harris dovrebbero pesare non poco su una squadra che negli ultimi anni ha sempre fatto della costanza il proprio marchio di fabbrica. A Teague, Horford e Millsap (neo arrivato da Utah) il compito di reggere le sorti della baracca, con Lou Williams al rientro da un brutto infortunio a fornire il solito contributo dalla panchina. La presenza di un bombardiere come Korver rende pericolosa la second unit degli Hawks, i quali si giocheranno l’accesso ai Playoff fino in fondo. Possibile però che quest’anno falliscano l’obiettivo, vista la crescita della concorrenza. LOTTERIA MILWAUKEE BUCKS: gli arrivi di OJ Mayo e Brandon Knight e la cessione di Jennings ed Ellis rappresentano gli eventi più importanti della off season dei Bucks. La perdita del duo titolare dell’anno scorso rappresenta evidentemente un declassamento di Milwaukee, che farà fatica a competere per le posizioni che contano ad Est. Sotto canestro le cose sembrano andare meglio, con Sanders pronto al definitivo salto di qualità per entrare tra i primi centri della NBA. Pare però molto difficile che i Bucks riescano a qualificarsi per i Playoffs, vista la concorrenza. LOTTERIA TORONTO RAPTORS: squadra non particolarmente rinnovata rispetto all’anno scorso, motivo per cui le speranze di Playoff sono davvero ridotte al lumicino. Il talento di Rudy Gay non dovrebbe infatti esser sufficiente a condurre i suoi tra le prime 8 ad Est, dal momento che il resto del roster non presenta giocatori di spicco ma una serie di individualità tutto sommato mediocri. Solamente l’esplosione di Valanciunas e DeRozan potrebbe aprire qualche spiraglio per i canadesi, ma la post season rimane molto distante. LOTTERIA ORLANDO MAGIC: l’arrivo di un talento come Oladipo porta sicuramente qualche speranza ai tifosi dei Magic, che però non devono farsi troppe illusioni per una stagione che si annuncia ancora abbondantemente fuori dai Playoff. Giovani interessanti ce ne sono, a partire da Tobias Harris e Vucevic, ma Orlando sembra ancora molto poco solida in difesa e poco esperta per poter ambire ad un traguardo come la post season. Se però i giovani cresceranno bene ed Oladipo confermerà quanto di buono mostrato fin qui, allora dalla prossima stagione i Magic potrebbero tornare a sperare in qualcosa di buono. LOTTERIA CHARLOTTE BOBCATS: l’arrivo di un big man importante come Al Jefferson dal mercato dei free agent è sicuramente un bel segnale da parte dei Bobcats, dal momento che l’ex Utah può andare a formare un’ottima coppia con il play Kemba Walker. Il resto della squadra non pare però essere all’altezza, e solamente l’esplosione di Kidd-Gilchrist può far sperare i tifosi di Charlotte in qualcosa di diverso rispetto ad un’altra scelta alta al Draft. I Bobcats miglioreranno rispetto all’anno scorso, ma non a sufficienza per garantirsi il pass ai Playoff. LOTTERIA PHILADELPHIA 76ERS: squadra a dir poco imbarazzante, che ha ceduto l’unico talento in rosa (Jrue Holiday) per una scelta del Draft come Noel che vedrà il campo solo tra qualche tempo. Tra i giocatori rimasti si stagliano Turner, Young e poco altro davvero. Le prospettive sono quelle di un’annata nei bassifondi della Lega, alla caccia della prima scelta del Draft 2014, con Andre Wiggins a disposizione. LOTTERIA
Posted on: Tue, 29 Oct 2013 13:28:04 +0000

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