“No Tav”, perquisizioni e avvisi di garanzia. Indagato anche - TopicsExpress



          

“No Tav”, perquisizioni e avvisi di garanzia. Indagato anche un ragazzo di Castiglione CASTIGLIONE DELLA PESCAIA Detenzione e porto di armi da guerra, attentato con finalità terroristiche. Sono queste le ipotesi di reato su cui indaga la Procura di Torino per il blitz No Tav del 10 luglio scorso che ha portato a dodici perquisizioni e altrettanti avvisi di garanzia ieri mattina tra Torino e la Valsusa nei confronti di aderenti al cosiddetto Kgn, comitato giovani no Tav, considerata una costola del centro sociale torinese Askatasuna. Il blitz della Digos è arrivato anche in Maremma, a Castiglione della Pescaia, comune di residenza di uno dei dodici indagati. La finalità terroristica, contestata per la prima volta in ambito No Tav, sarebbe giustificata sia dal tipo di armi usate, le molotov, sia dalle modalità con cui l’azione militare è stata condotta, sia dal fatto che l’attacco al cantiere, divenuto un sito di “interesse strategico nazionale”, non è quello di fermare una qualsiasi area lavori ma “diretto a costringere i poteri pubblici a compiere o astenersi dal compiere un qualsiasi atto o destabilizzare o distruggere le strutture politiche fondamentali, costituzionali, economiche e sociali di un Paese”. Una ipotesi di reato che quindi potrebbe essere riproposta anche in altri raid No Tav, a cominciare da quello più recente del 19 luglio scorso, per il quale sono state coinvolte nove persone di cui sette arrestate. L’accusa fa riferimento all’assalto al cantiere dello scorso 10 luglio, quando gli appartenenti alle forze dell’ordine furono costretti a uscire dalle reti del cantiere per poi essere presi di mira con bombe carta, petardi e pietre lanciati ad altezza d’uomo. Secondo la Procura, tale modalità di attacco configurerebbe finalità terroristiche ed eversive. Nelle perquisizioni sono stati sequestrati pc e telefoni cellulari, ma anche bombolette di gas urticante, manuali per fabbricare molotov, razzi e apparecchiature elettroniche e telefonini. “La Tav è un’opera importante che dobbiamo assolutamente portare a termine e quindi occorre impegnarsi seriamente”, ha detto a Palermo il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri rispondendo ai cronisti che le chiedevano un commento sulle perquisizioni per le contestazione ad alcuni esponenti No Tav dell’accusa di attentato con finalità terroristiche. Il segretario provinciale di Rifondazione Comunista di Torino, Ezio Locatelli, ha espresso “sconcerto e indignazione” per le perquisizioni effettuate nella giornata di ieri.
Posted on: Tue, 30 Jul 2013 09:02:08 +0000

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