ODE: COMPONIMENTO LIRICO: si dice della poesia che gli antichi - TopicsExpress



          

ODE: COMPONIMENTO LIRICO: si dice della poesia che gli antichi greci cantavano o recitavano accompagnandosi con la lira | si dice di componimento poetico o musicale che esprime in modo soggettivo sentimenti e affetti dellautore. L`ode esprime l`intensa commozione che l`improvvisa morte di Napoleone Bonaparte suscitò nel poeta e in tutti gli europei. Napoleone muore nellisola di SantElena,d ove si trova in esilio, il 5 maggio 1821, ma la notizia raggiunge Milano solo il 16 luglio e colpisce profondamente Manzoni che in soli tre giorni, dal 17 al 19 luglio, compone l`ode. La poesia non e` una celebrazione della figura del grande imperatore,per cui il poeta non ebbe mai simpatia,ma una riflessione morale e religiosa sul mistero della morte. La rievocazione storica fa da sfondo al dramma di un uomo che,dopo aver deciso i destini dell`Europa, si trova alla fine solo di fronte alla morte. Anche in quest`opera e` evidente il richiamo alla Provvidenza,che sola piu dare un senso a tutte le imprese umane e che quindi giustifica la presenza di Napoleone nel mondo Napoleone è morto. Come il suo corpo rimase immobile dopo aver esalato lultimo respiro, così immobile rimase il mondo, colpito, stordito dallannunzio, ammutolito, pensando allultima ora delluomo del destino; nè sa quando il passo di un uomo altrettanto grande tornerà a percorrere le stesse orme macchiate di sangue. Il mio ingegno poetico lo vide solitario vincitore ed in auge, e tacque e così continuò anche quando, con alterne fortune cadde, si risollevò e fu definitivamente sconfitto, non unendo la sua voce a quella di tanti altri poeti: si innalza ora commossa, non contaminata di elogi servili e di vili insulti, allimprovvisa morte di una figura simile; e dedica alla tomba un canto che forse resterà eterno. DallItalia allEgitto, dalla Spagna alla Germania le azioni fulminee di quelluomo senza esitazioni seguivano immediatamente il suo improvviso apparire; agì impetuoso dallestrema punta dellItalia fino al Don, dal Mediterraneo allAtlantico. Fu vera gloria? Lasciamo ai posteri la difficile sentenza: noi ci inchiniamo umilmente al Sommo Creatore che volle imprimere su di lui un sigillo più forte della sua potenza creatrice. Egli sperimentò tutto: la tempestosa e trepida gloria di un grandissimo disegno, linsofferenza di un animo ribelle che deve obbedire ma pensa al potere e poi lo raggiunge e ottiene un premio che sarebbe stato una follia sperare; provò la gloria tanto più grande dopo il pericolo, la fuga e la vittoria, il potere e lesilio umiliante; due volte sconfitto, due volte vincitore. Egli si diede il nome: due epoche storiche tra loro opposte guardarono a lui rispettosamente come aspettando il destino; egli fece silenzio e si sedette tra loro come arbitro. Nonostante tanta grandezza, improvvisamente scomparve e finì la sua vita in ozio, prigioniero in una piccola isola, bersaglio di immensa invidia e di rispetto profondo, di grande odio e di grande amore. Come sulla testa del naufrago incombe e grava londa su cui poco prima lo sguardo del misero scorreva alto e proteso invano ad avvistare lontani approdi, così sullanima di Napoleone scese il peso dei ricordi. Oh, quante volte ha iniziato a scrivere le sue memorie! E quante volte su quelle pagine cadde la sua stanca mano! Quante volte al tramonto stette con gli occhi bassi e le braccia conserte e lo assalì la malinconia e il ricordo del passato! E ripensò agli accampamenti militari continuamente spostati, alle trincee, lo scintillare delle armi e lavanzare della cavalleria, e agli ordini concitati e alla loro rapida esecuzione. Ah, forse a tanto dolore cadde il suo spirito e si disperò, ma valido venne laiuto di Dio, che lo trasportò pietoso in una realtà più serena; e lo guidò per i floridi sentieri delle speranze verso i campi eterni, lo guidò verso la beatitudine eterna, che supera qualunque desiderio umano, lo guidò verso quel luogo dove la gloria terrena non vale nulla. Bella, immortale, benefica fede, abituata alle vittorie! Annovera anche questo tuo trionfo, rallegrati; perché nessuna personalità più grande si è mai chinata davanti alla croce di Cristo. Tu, o fede, allontana dalle stanche spoglie di questuomo ogni parola malvagia: il Dio che può tutto, che ci dà i dolori e ci consola si è posato accanto a lui, per consolarlo nel momento della sua morte
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 17:53:57 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015