Oggi siamo davvero costretti a fare i conti con una morte inspiegabile, senza senso, che provoca per questo ancora più dolore. Fino a oggi, anche se Alberto Musy era costretto in un letto senza dare segni di coscienza, potevamo coltivare in fondo ai nostri pensieri la speranza di un miracolo. Adesso è davvero finita: 19 mesi dopo, l’omicidio si è compiuto. Di Musy ricordo il sorriso aperto, largo, caldo, uno di quelli che ti convinceva che esiste ancora la mitezza e un’idea gentile del confronto. Era un moderato, nell’accezione migliore del termine, con idee forti ma mai urlate. E aveva la schiena dritta: coltivava un senso del bene comune e del vivere civile che forse gli è costato la vita. Le sue quattro splendide bambine potranno essere orgogliose del loro papà, una persona per bene di cui sentiremo davvero la mancanza. Mario Calabresi lastampa.it/2013/10/24/cultura/opinioni/lettere-al-direttore/musy-una-persona-per-bene-di-cui-sentiremo-la-mancanza-HNyj1eN5NCzHVbaUq05KrL/pagina.html
Posted on: Fri, 25 Oct 2013 05:48:48 +0000
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