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PASSA PAROLA!!! PER USUFRUIRE DEI DIRITTI BISOGNA SAPERE CHE ESISTONO La Regione Puglia ha approvato il 3° Piano Regionale – 2014 – 2016 delle Politiche Sociali e gli ha assegnato un titolo che esprime, secondo me, la conferma dell’universalità dei diritti sociali dei cittadini pugliesi: “Puglia Sociale, nessuno escluso”. La novità in cui si colloca il 3° Piano, diversamente da quelli precedenti, è che la povertà nel Paese Italia e in Puglia non può essere interpretata come uno stupore ma è una realtà diffusa e stratificata che va affrontata con strumenti efficaci. Per noi pensionati il Piano è lo strumento principale delle politiche sociali che serve a costruire un sistema integrato di interventi e servizi. Consolidare un “sistema” che sta e non si lascia percuotere né dal tempo, né da eventi, né da crisi che impoveriscono il singolo e le famiglie, producendo dolore, emarginazione e solitudine, e in particolare per le donne. Integrato, perché deve mettere in relazione servizi sociali e sanitari, sia che siano rivolti alla famiglia sia alla singola persona. Integrato, perché deve coordinare le politiche sociali in tutte le sue pieghe dall’educazione alla formazione, dal lavoro alla cultura, dall’urbanistica alla casa. Il sistema, nel suo complesso, assiste, riabilita, educa, forma, orienta e inserisce nel lavoro, offre occasioni di cultura e di socialità, offre una città vivibile e adeguata. Integrato, infine perché deve far collaborare e lavorare, in modo coordinato ed efficace per i cittadini, soggetti istituzionali e non, pubblici e privati. La necessità è radicare una “Coesione sociale”. Tra i tanti impegni vorrei, insieme a tutte le strutture, dai segretari di Lega del sindacato dei pensionati della Cgil, cioè dello Spi, assumerne due in particolare. Il primo è di consolidare il “monitoraggio”. Definiti gli obiettivi di servizio a noi, spetta il compito di mantenere e vigilare che non ci sia nessuno escluso da principi di uguaglianza, imparzialità, rispetto, efficacia, efficienza, continuità assistenziale e qualità. Il secondo è di costringere gli Ambiti a produrre e diffondere la “Carta dei Servizi Sociali”, che vuole essere uno strumento utile ai cittadini per conoscere gli elementi informativi essenziali e necessari per accedere ai servizi sociali previsti nei Comuni (Massafra-Palagiano-Statte-Mottola) che fanno parte del Piano Sociale di Zona – Ambito 2. La Carta dei Servizi Sociali, deve ispirarsi a principi fondamentali dei diritti sociali e sanitari dei cittadini, deve informare gli utenti su cosa garantisce, a chi si rivolgere, e in che modo utilizzare i servizi socio assistenziali e socio sanitari. Il Piano Sociale di Zona e gli altri soggetti erogatori dovranno assicurare la piena informazione agli utenti circa le modalità di prestazione dei servizi utilizzando tutti i possibili canali di comunicazione (avvisi, opuscoli, linee telefoniche, sito web, ecc.) Alla Carta dei Servizi Sociali dell’Ambito dovrà essere data ampia diffusione e pubblicizzazione attraverso la pubblicazione sul sito web Istituzionale dell’Ambito e attraverso la stampa, di una Guida ai servizi sociali, un opuscolo che, in maniera chiara e sintetica, illustri agli utenti i servizi di cui può usufruire e le modalità di acceso e di tutela. Giovanni Angelini Segreteria Spi- Cgil Taranto Taranto, 19 novembre 2013
Posted on: Thu, 21 Nov 2013 17:47:06 +0000

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