PASSEGGIATA DAUTUNNO di Arturo Graf All’entrar del novembre, - TopicsExpress



          

PASSEGGIATA DAUTUNNO di Arturo Graf All’entrar del novembre, e pria che il mite Cielo turbino i venti e l’aer fosco. Oh dolce cosa passeggiar nel bosco Sovra un tappeto di foglie appassite! Oh come dolce e come triste! È l’ora Che stanco il sol tra nugoli s’adagia: Arde scenato il ciel; lume di bragia L’inviluppo de’ rami apre e strafora. Non bisbiglia sommesso uccello in frasca. Non vento freme, non acqua gorgoglia: Di tratto in tratto una pallida foglia Si spicca lenta dal suo ramo e casca. Tu vai soletto, pur verso occidente, Lontan da luoghi frequentati o colti, E crepitar sotto i tuoi passi ascolti La fragil trama delle foglie spente. Soletto vai nella quïete muta, Smemorato del mondo e di sue arti; Ed ecco un sogno, un breve sogno parti (Già muore il dì) la vita c’hai vissuta. Com’è lontana, lontana, lontana, La giovinezza amorosa e gentile! Rose di maggio, viole d’aprile... Un canto, un riso, una favola vana! E già son presso (dilagano l’ombre) Della vecchiezza i dì torbidi e brevi... Squallor del verno, caligini e nevi! Ore di tedio velate ed ingombre! Tu vai soletto. A che pensi? Non sai. In fondo al core una musica antica Ti par d’udire e una voce che dica: Il giorno è volto e non torna più mai. Altri corranno le rose novelle... Tu vai soletto pel bosco deserto, E guardi su, nel crepuscolo incerto, Come tremando s’accendon le stelle. (Da Morgana, 1901)
Posted on: Sun, 10 Nov 2013 14:41:43 +0000

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