Parli del processo a Berlusconi e tutti ti accusano di averlo - TopicsExpress



          

Parli del processo a Berlusconi e tutti ti accusano di averlo votato e di essere a favore della depravazione! Ma qui stiamo a discutere della mancanza di giustizia, di magistratura corrotta e politicizzata, o della legge è uguale per tutti, ma la giustizia No? Questa è macelleria giudiziaria Redazione il Quintuplo Con l’espressione del viso giacobina e compunta il presidente della IV sezione del Tribunale di Milano ha emesso ieri una condanna nei confronti di Silvio Berlusconi con la solennità e la pesantezza di chi non vuole infliggere una pena giusta ma una sentenza di morte politica e morale. Le tre donne del collegio, di chiara fama antiberlusconiana, hanno pestato duro, andando oltre le richieste (pur pesantissime) del pm Ilda Boccassini: sette anni di carcere, con la concussione per induzione trasformata in concussione per costrizione, interdizione perpetua dai pubblici uffici e preannuncio di denuncia per falsa testimonianza nei confronti dei testi della difesa (operazione inusuale e simbolica). Siamo oltre il limite dell’assurdo. Berlusconi è stato trattato peggio degli stupratori seriali, allo stesso modo degli assassini di Marta Russo e con un condanna appena più lieve di quella inflitta a Michele Misseri nell’omicidio di Avetrana. Questa non è giustizia, questa è una carneficina, è macelleria giudiziaria, è il tentativo di infliggere una pena che resti nella mente di tutti anche se dovesse essere cancellata in appello. La durezza delle dichiarazioni contro i giudici di Milano che ha fatto seguito alla durezza della sentenza non è solo politica, perché analogamente anche persone di certo non tacciabili di familiarità e vicinanza a Berlusconi hanno reagito con violenza e disgusto, nasce dalla sproporzione derivante da un processo senza prove (anzi con le prove di innocenza) trasformato in un processo il cui imputato sembra essere stato sorpreso con la pistola fumante. Vediamo dunque gli abusi commessi dai magistrati per fare strame del codice penale. Secondo il collegio, Berlusconi sarebbe stato il capo banda di una gigantesca costrizione, esercitata per il suo ruolo di presidente del Consiglio, allo scopo di far scarcerare Ruby e di far mentire tutti i testimoni sfilati a processo. Ma se davvero così fosse, il Tribunale stesso doveva spogliarsi del fascicolo perché le accuse erano di esclusiva competenza del tribunale per i reati ministeriali. Non solo, la decisione di invitare la Procura a indagare i testimoni per falsa testimonianza rappresenta una incredibile intimidazione assolutamente inconsueta. Quanto poi ai rapporti con Ruby, siamo in presenza di una presunta vittima del reato che nega la commissione dello stesso, perché la giovane marocchina ha sempre negato qualsiasi rapporto intimo con l’ex premier. Di fronte a tali dichiarazioni, solo un testimone oculare poteva smontare tale difesa. Il testimone oculare non esiste, ma la Boccassini prima e le giudici dopo hanno imbastito un ordito molto teatrale e poco processuale che aveva il solo scopo di far sembrare come vero ciò che non esisteva. Stesso discorso vale per la minore età di Ruby, che tutti conoscevano come ventiquattrenne. Come è evidente, tutto ciò è sufficiente per alimentare il ragionevole dubbio che deve portare a una totale assoluzione. Ma a Milano dubbi non ce ne sono mai, perché per distruggere e annientare Silvio Berlusconi si è disposti a tutto, anche a stuprare lo stato di diritto.
Posted on: Wed, 26 Jun 2013 09:50:36 +0000

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