Percorso Indipendenza basato sulla legislazione - TopicsExpress



          

Percorso Indipendenza basato sulla legislazione Internazionale. Le dichiarazioni del Segretario generale dell’O.N.U. Ban Ki Moon confermano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la legalità dell’istituto del referendum popolare, quale percorso pacifico di autodeterminazione dei popoli, tendente all’obiettivo finale dell’Indipendenza. Non è cosa di poco conto avere il conforto del diritto internazionale su un processo che interessa anche noi sardi, cittadini di una Nazione senza stato, qual’è la Sardegna. Ad incidere su questo possibile percorso, restano alcuni punti che abbisognano di una maturazione, tra i quali uno dei più importanti riguarda il livello di coscienza maturato dalla nostra comunità e, di conseguenza, quale sia grado di consenso che potrebbe obiettivamente raggiungere la consultazione referendaria sulla “Indipendenza della Sardegna”. ... Visualizza altro L ONU E CON GLI INDIPENDENTISTI ! vivereveneto di Bobo Sartore ....Mi è stato richiesto di diffondere le dichiarazione del Segretario generale dellONU Ban Ki Moon , in occasione della sua visita nel Principato di Andorra, nuovo Stato membro d... Mi piace · · Segui post · Condividi · 7 novembre alle ore 17.28 A Vàturu Erriu Onnis Sayli e Pietro Agus piace questo elemento. Paulu Leone Cugusi Biancu Ma chi lo può indire e essere ascoltato dallONU é solo il MLNS, soggetto di Diritto Internazionale Pubblico, nonostante possa sembrare una boutade. Quella é la strada che tutti NOI dovremo percorrere. 7 novembre alle ore 18.15 · Non mi piace più · 1 Pietro Murru Il problema non è chi lo indice, ma il responso della consultazione referendaria. 7 novembre alle ore 18.16 · Mi piace · 1 Paulu Leone Cugusi Biancu Il Soggetto Internazionale che lo può chiedere, non riconoscendo lo Stato italiano ma anzi dichiarandolo fuorilegge sul territorio della Sardegna é solo il MLNS. Concordo con te che poi limportante sarà il risultato e nientaltro. 7 novembre alle ore 18.19 · Mi piace · 1 Sergio Pes Ma perchè si deve pensare ad un referendum come unica strada per arrivare allindipendenza ? Indire un referendum significherebbe mettere in dubbio lesistenza stessa dello Stato sardo che invece esiste...sebbene sia occupato da una potenza straniera e legalmente non siamo mai diventati italiani. A chi dobbiamo chiedere il permesso di essere sardi ? Io francamente non intendo chiederlo a nessuno, neanche agli altri sardi. E un nostro diritto ! In ogni caso non sarebbe una strada che si potrebbe percorrere in ambito italiano. Lo stato straniero occupante italiano non prevede nemmeno costituzionalmente la possibilità di ottenere lindipendenza attraverso un percorso referendario e, comunque, il suo successo sarebbe subordinato alla decisione degli altri Stati Sovrani. Inoltre, come già dimostrato, lo Stato italiano ne n impedirebbe da subito anche la sola indizione, perché sarebbe in stridente contrasto con la carta costituzionale. Abbiamo già lAnagrafe Sarda che è uno strumento mille volte più potente; registrarsi allanagrafe, e quindi dichiarare la propria nazionalità sarda, equivale a rispondere SI ad un ipotetico referendum per lindipendenza...senza passare per litalia 7 novembre alle ore 21.52 · Mi piace · 4 Sergio Pes Un referendum può andar bene per chi vuole una secessione...e questo non è il nostro caso. Noi rivendichiamo una sovranità che ci spetta per diritto 7 novembre alle ore 21.55 · Mi piace · 4 Giordano Bruno Percorso Indipendenza basato sulla legislazione Internazionale. Ringrazio Pietro Pietro Murruper loccasione che mi da, per poter chiarire una volta per tutte questa grande ambiguità che circola tra le forze indipendentiste Sarde. Le dichiarazioni del Segretario generale dell’O.N.U. : “Il referendum Catalano per l’indipendenza non è solo legale,ma è un processo strettamente legato al discorso dei diritti umani e della dignità delle persone che l’ONU rispetta e promuove nel mondo” e, prosegue “L’ONU rispetta uno dei suoi principi fondanti, che è il diritto, attraverso l’istituto giuridico all’autodeterminazione di tutti i popoli e sprona i leader politici a seguire un processo di dialogo pacifico, nel rispetto delle aspirazioni dei Popoli.”…..Ban Ki Moon conferma, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la legalità dell’istituto del referendum popolare, quale percorso pacifico di autodeterminazione dei popoli, in quelle situazioni legali quali la Catalogna, territori che ora si trovano sotto dominazione Spagnola, popolo Catalano che in questo momento è colonizzato dalla Spagna. Una delle condizione che porta i Catalani alla scelta del referendum è dettata dal fatto che la costituzione spagnola non nega esplicitamente la possibilità di ricorrere a questo istituto, come invece fa la costituzione Italiana. Costituzione che recita in modo chiaro è determinato al titolo 1° la seguente enunciazione: Art. 5 La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dellautonomia e del decentramento. Seguendo poi nello specifico con il successivo articolo: Art. 75. È indetto referendum popolare per deliberare labrogazione, totale o parziale, di una legge o di un atto avente valore di legge, quando lo richiedono cinquecentomila elettori o cinque Consigli Regionali. Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali. Hanno diritto di partecipare al referendum tutti i cittadini chiamati ad eleggere la Camera dei deputati. La proposta soggetta a referendum è approvata se ha partecipato alla votazione la maggioranza degli aventi diritto, e se è raggiunta la maggioranza dei voti validamente espressi. La legge determina le modalità di attuazione del referendum. [[13] (Nota allart. 75, quinto comma). V. art. 2 della legge costituzionale 11 marzo 1953, n. 1 e Titolo II della legge 25 maggio 1970, n. 352.] Pertanto la Sardegna e il popolo Sardo quale colonia italiana non può usare listituto del referendum per autodeterminarsi, senza contare che comunque ed in ogni caso il referendum abrogativo dovrebbe portare alla modifica dello statuto italiano con delle leggi speciali che hanno bisogno di un doppio passaggio alle due camere con maggioranza qualificata. Ancora meglio le dichiarazioni del presidente dellONU si possono applicare al popolo Scozzese, in quanto Il Regno Unito di Inghilterra non prevede o è sprovvisto di carta costituzionale. it.wikipedia.org/wiki/La_Costituzione_Inglese A confortare e a sveltire il percorso di autodeterminazione intrapreso Dal Movimentu de Liberatzioni Natzionali Sardu ci viene incontro la stessa costituzione italiana, nei sui Principi Fondamentali cioè la parte costituzionale che non può essere cambiata e con lart. 10 sancisce: Art. 10 Lordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Omissis In soldoni questo cosa vuol dire, che litalia riconosce e si conforma al diritto internazionale e che il diritto internazionale regola e governa le leggi nazionali italiane, che il diritto internazionale è più importante è al di sopra del diritto italiano. Il Presidente del MLNS Sergio Pes nel suo commento successivo indica chiaramente cosa comporta la consultazione popolare, mettendo per sempre un coperchio alle divagazioni politiche dei pseudo indipendentisti sardoitalioti. La Costituzione Inglese - Wikipedia it.wikipedia.org La Costituzione Inglese (traduzione dal titolo originale The English Constitutio... Visualizza altro 8 novembre alle ore 10.45 · Modificato · Mi piace · 1 Pietro Murru Cari Giordano Bruno e Sergio Pes, era mia intenzione suscitare dibattito intorno al problema dell’Indipendenza della Sardegna e sui percorsi possibili per il suo ottenimento, altrettanto mi sembra di cogliere da parte Vostra. Ban Ki Moon dice una cosa importante e cioè che il referendum è uno strumento lecito per quei popoli che vogliono esprimere la loro volontà di autoderminarsi e, se lo è per la Catalogna, nonostante le minacce della Spagna, altrettanto lo sarà per il popolo Sardo. Iniziative come la richiesta del referendum o come l’attivazione dell’anagrafe Sarda, se slegati da una diffusa volontà del popolo di autodeterminarsi, perdono di efficacia e corrono il rischio di essere considerate velleitarie e di restare confinate in ristretti ambiti associativi. Nell’ambito di questi confini vedo bene l’iniziative del M.L.N.S., alla stessa stregua di altri percorsi possibili e di ogni occasione che si presenterà per promuovere e la rivendicare l’Indipendenza della Sardegna. 8 novembre alle ore 12.59 · Mi piace · 1 Giordano Bruno Carissimo Pietro Murru lovvietà che hai colto nel esprimere la volontà del popolo a seguire un percorso cosi importante, esula dal fatto che ci sono percorsi diversi per giungere allo stesso obbiettivo, è chiaro che anche se fosse solo uno, il percors...Altro 8 novembre alle ore 13.23 · Modificato · Non mi piace più · 1 Sergio Pes Caro Pietro, forse mi sfugge qualcosa.....Registrarsi allAnagrafe Sarda, e quindi dichiarare la propria nazionalità sarda, magari in massa, non è forse unespressione della volontà popolare ? Io penso di sì e questo è ilreferendum che i sardi dovreb...Altro 8 novembre alle ore 14.57 · Mi piace · 2 Pietro Murru Sergio, non vi è dubbio che una registrazione di massa allanagrafe sarda, unita ad una piena consapevolezza del popolo sul cammino che porta al riconoscimento della indipendenza della Sardegna, sia una delle strade che porta allobiettivo. Per quanto mi riguarda ad esempio, una volta compresa a pieno lazione relativa alla iscrizione allanagrafe, non escludendo di potermi registrare. 8 novembre alle ore 18.32 tramite · Mi piace · 1 Jiorji Quartu Nazionalidadi Sarda
Posted on: Sun, 10 Nov 2013 19:46:50 +0000

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