Processo alla sigaretta elettronica 21/giu/2013 - TopicsExpress



          

Processo alla sigaretta elettronica 21/giu/2013 11.30.25 Finalmente un’analisi della tanto discussa sigaretta elettronica condotta da un laboratorio indipendente di Milano grazie a Panorama. Leggete l’articolo e scoprite il parere degli esperti: “Piace a due milioni di italiani. Ma l’e-cig preoccupa le autorità sanitarie ed è finita nel mirino di sequestri e inchieste giudiziarie. “Panorama” l’ha fatta analizzare da laboratori ed esperti per scoprire se davvero è un pericolo per la salute” […] “La e-cig, sigla accattivante per sigaretta elettronica, è davvero sulla bocca di tutti: e scatena polemiche a non finire. Tra entusiasmi di massa e isterie collettive, i primi a non sapere più che cosa stanno inalando sono proprio gli “svapatori” (così si chiamano adesso i fumatori elettronici): in quella nuvoletta di vapore acqueo ci sono solo aromi e un po’ di nicotina oppure, come emerge da recenti analisi, sostanze tossiche e veleni assortiti?” […] “In uno scenario tanto caotico, “Panorama” ha fatto analizzare a un serio laboratorio indipendente di Milano (il Laboconsult) quattro flaconi di ricarica per sigarette elettroniche, tre dei quali contenenti nicotina, per verificare se contenessero sostanze dannose. I nostri risultati sono, in generale, tranquillizzanti. In quei flaconcini, acquistati in quattro punti vendita di Milano, non ci sono né metalli pesanti né idrocarburi policiclici aromatici, che sono cancerogeni. La nicotina è presente nelle dosi indicate in etichetta, e non c’è nella ricarica che se ne dichiara priva.” […] “Le e-cig insomma, non dovrebbero contenere niente di più del previsto: aromi, glicole propilenico, glicerina, acqua, nicotina a varie concentrazioni ( da 4 a 24 mg).” […] Roberta Pacifici, direttore dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Istituto superiore di sanità risponde in questo modo: “[…]L’unica cosa sicura è che non contiene i prodotti della combustione né le 4 mila sostanze chimiche liberate nel fumo vero. Da studi sporadici, e condotti su pochi volontari, emerge che gli aromi possono dare allergie o crisi d’asma in chi è predisposto. Però non sappiamo che cosa succede inalando per un anno aromi di cognac, di vaniglia o di fragola.” L’articolo prosegue con l’anticipazione di uno studio dell’Università di Catania e della Liaf, la Lega italiana antifumo, che Panorama anticipa: “[…] Siamo sicuri che la sigaretta finta faccia abbandonare quella vera? Finora mancava un’indagine a lungo termine che dicesse sì o no. Per lungo termine si intende almeno un anno. Il 24 giugno sarà pubblicato su una rivista scientifica americana uno studio dell’Università di Catania […] condotto per 12 mesi su 300 fumatori, età media 44 anni e non intenzionati a smettere […] lo studio dimostra che svapare aiuta a non fumare più” Riccardo Polosa, ordinario di medicina interna all’Università di Catania e responsabile del Centro di prevenzione e cura del tabagismo aggiunge: “Volevamo capire come questo prodotto , dato in mano a fumatori convinti, potesse influenzare il comportamento […] tutti i fumatori vogliono smettere senza farlo davvero, per questo la rinuncia è così difficile. L’Istat calcola che ogni anno smette lo 0,02 per cento dei fumatori. Con la sigaretta elettronica abbiamo visto che sono il 10 per cento già alla seconda settimana, e il risultato viene mantenuto a un anno di distanza. Con gli altri metodi sostitutivi della nicotina l’efficacia è alta nelle prime 3-4 settimane, poi scende sotto il 10 per cento, e questo in persone motivate, che vogliono smettere.” […] Gianluigi Condorelli, responsabile dell’area di ricerca cardiovascolare all’istituto Humanitas di Rozzano conferma che “la sigaretta elettronica ha il potenziale per disintossicare dal fumo. […] Per i forti fumatori è sicuramente uno strumento utile.” […] Non ha dubbi l’oncologo Umberto Tirelli secondo il quale “le polemiche sulle e-cig non hanno senso: ogni anno, ricorda, ci sono in Italia 30mila morti per cancro al polmone; se, grazie al fumo finto, riuscissimo a ridurne il numero del 10 per cento, significherebbe risparmiare la vita a 3 mila persone. Semplice.”
Posted on: Fri, 21 Jun 2013 18:46:22 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015