Quando la preghiera guarisce • pubblicato in: Medicina - TopicsExpress



          

Quando la preghiera guarisce • pubblicato in: Medicina Olistica, Spiritualità L’esperimento scientifico più clamoroso sull’effettivo potere terapeutico della preghiera oltre ogni ipotesi di condizionamento mentale è stato condotto qualche anno fa al General Hospital di San Francisco, dove il cardiologo Randolph Byrd ha tenuto sotto speciale osservazione 400 ricoverati nel reparto di assistenza coronarica. Dopo aver somministrato loro le cure necessarie, il medico ha chiesto ad alcuni gruppi religiosi di pregare solo per la metà dei degenti. Né i dottori, né i pazienti, né gli infermieri conoscevano i nominativi dei duecento malati per i quali era stata invocata l’intercessione divina. I risultati sono stati sorprendenti. Le condizioni di salute dei pazienti inseriti nella “lista delle grazie” erano nettamente migliorate, rispetto al resto dei ricoverati. Tra i destinatari delle orazioni, inoltre, si sono avuti meno decessi e un forte calo della richiesta di diuretici e antibiotici. Ma questo è solo il più recente degli studi statunitensi: già nel 1990, lo psichiatra F. C. Crangie, dopo aver esaminato un centinaio di casi pubblicati nell’arco di un decennio su una prestigiosa rivista medica, dichiarò che almeno l’83% degli studi dimostrava che la preghiera aveva avuto effetti benefici. Solo nel 17% dei casi ininfluente e mai aveva nociuto. Un anno dopo, altri due psichiatri, David e Susan Larson, affermarono che la preghiera e il rapporto con il divino erano “fonte di benessere”. Le date recenti delle ricerche più significative, comunque, non devono trarre in inganno: non si tratta di una moda pseudo-scientifica da fine millennio. L’analisi del potere terapeutico della preghiera è nata ufficialmente più di un secolo fa. Era il 1872, infatti, quando lo scienziato inglese Francis Galton annunciò di aver scoperto che le persone per le quali di solito gli altri invocano la protezione divina, come i sovrani, i capi di stato, i papi e così via, vivevano più a lungo e in migliori condizioni di salute. Se il malato non lo sa non è suggestione. A partire dagli anni Settanta, però, l’approccio spirituale alla malattia, grazie all’affermarsi delle filosofie orientali e di nuove discipline attente al rapporto mente-corpo, ha cominciato a suscitare un interesse via via maggiore nell’ambiente scientifico. Fino al 1991, vero e proprio anno di svolta, in cui l’Office of Alternative Medicine, una commissione di medici nominata dal Congresso americano per indagare sulla validità delle terapie alternative, ha inserito tra le più efficaci vie alla guarigione anche alcune antiche pratiche religiose e di meditazione. Tuttavia, anche nell’ambiente ecclesiastico restano molti gli scettici che liquidano le guarigioni miracolose come diagnosi errate, scambi di cartelle cliniche, o remissioni spontanee della malattia. Quando nessuna di queste spiegazioni appare plausibile, si ricorre al classico “Merito della suggestione”. Come si spiegano allora le guarigioni miracolose a distanza, ossia quelle di ammalati su cui convergono, a loro insaputa, le orazioni di un gruppo? Benessere e salute sono doni che, fin dalle origini dell’umanità venivano chiesti alla divinità: lo stesso termine ‘preghiera’ (dal latino precarius, ossia ‘ottenuto mediante supplica’) conferisce alle orazioni un ‘potere’ antico. Ma esiste una preghiera ottimale per ottenere il dono della salute? Il mistero delle parole che guariscono. Che si tratti di un rosario, o di un mantra tibetano, da un punto di vista curativo, è poco importante. Il tipo di preghiera varia in base alla cultura e alle tradizioni di chi è afflitto da qualche malattia o delle persone che gli vogliono bene, che invocano l’aiuto divino per lui. L’importante è che l’invocazione sia recitata con fede, ossia con convinzione: pensare che Dio può tutto, quindi anche cancellare un male considerato clinicamente inguaribile, è fondamentale. Oggi ci sono milioni di persone in tutto il mondo che assicurano di aver superato gravi disturbi fisici soltanto grazie alla forza dell’orazione. Del potere curativo delle preghiere e invocazioni sacre è convinto anche monsignor Franco Ravasi, che ha riconosciuto a una serie di antichi salmi biblici (come il numero 6 e il 102) il potere di restituire il benessere corporeo. In Tibet si fa così Ecco tre mantra tibetani, scelti tra quelli che si intonano per favorire la guarigione. • Om-Mani-Padme-Um. Letteralmente significa: ‘Mandami velocemente l’energia spirituale della compassione, legata a Te, a colui che tiene un mazzo di fior di loto e un gioiello’. È una richiesta di forza e protezione a Buddha-compassione, una delle tante emanazioni dell’‘Illuminato’. Aiuta a eliminare il nervosismo, ma è anche un rimedio contro la depressione. Specie se recitato all’aperto su una montagna o sulla terrazza di un palazzo, prolungando la cadenza con suoni gutturali e veloci. In questo periodo si richiede di recitarlo per aiutare il popolo titetano durante la repressione cinese. • Om-Tare-Tutare-Ture-Soha. È il mantra di Arya Tara, la divinità femminile, che corrisponde alla Madonna dei cattolici. Letteralmente significa: ‘O Liberatrice, O Liberatrice, super Liberatrice, ti prego liberami dalle otto paure’. Si recita per chiedere ogni tipo di grazia e per conquistare il ‘Siddhi’, ossia l’illuminazione spirituale. Le donne lo intonano anche per vincere la sterilità o per fugare minacce d’aborto e pericoli durante il parto. • Om-Muni-Muni-Maha-Muni-Ye-Soha. È il mantra del ‘Buddha storico’, detto anche ‘Shakhya Muni’, ossia ‘Il Saggio’. La traduzione della formula è: ‘O Saggio, O Saggio, Grande Saggio, donami la Benedizione del tuo corpo, della tua parola, della tua mente’. Si recita per ottenere aiuto e protezione contro ogni problema di salute. Basta che sia preceduto da una meditazione sull’obiettivo che si vuole raggiungere. Da leggere * Rosemary Ellen Gulley, La forza della preghiera, Sperling & Kupfer * Maggie Oman, Preghiere per guarire, (con prefazione del Dalai Lama), Armenia * Bernie Siegel, Amore, medicina e miracoli, Sperling & Kupfer * Larry Dossy, Guarire con la preghiera e la meditazione, Rizzoli * Joan Borysenko, Fuoco nell’anima, Sperling & Kupfer * Bernard J. Tyrrel, Cristoterapia – Guarire attraverso l’Illuminazione, Paoline * Stylianos Atteshlis, Le parabole, Punto d’incontro * Hilda Charlton, I miei santi, Punto d’incontro
Posted on: Sun, 15 Sep 2013 05:44:50 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015