Raccontare l’America Latina nelle sue mille sfaccettature non è - TopicsExpress



          

Raccontare l’America Latina nelle sue mille sfaccettature non è semplice. Noi ci proviamo attraverso due interessantissimi libri di Fabrizio Lorusso. Domenica 9 Giugno ore 19:00 presentazione di: Santa Muerte. Patrona dell’umanità di Fabrizio Lorusso Le macerie di Haiti di Fabrizio Lorusso e Romina Vinci Santa Muerte. Patrona dell’umanità Una santa popolare o una setta satanica? Madonna della mafia o protettrice dei più deboli? Due, forse 5 o 10 milioni sono i devoti del culto che più preoccupa la Chiesa in America. Dal Messico agli USA e all’Argentina una santa controversa sta conquistando le anime della gente dopo secoli di clandestinità. Da santa border line a icona globale grazie al web, la Muerte messicana assume oggi forme nuove e si integra con le subculture giovanili e l’immaginario del narcotraffico. Quando la morte si fa presente nella società, sconvolta da 80mila morti in 6 anni per la guerra ai narcos, ecco che anche il suo culto ritorna. Importata dall’Europa durante la conquista spagnola, contaminata dalle tradizioni afro-cubane della santeria e dalla postmodernità dei quartieri slum di Città del Messico, la morte santificata è folclore, cultura, religione. E’ temuta e amata, venduta e osteggiata, ma resta sempre la Patrona dell’umanità che ci porterà via tutti. Ed in Messico è già Santa. Le macerie di Haiti Scavare tra le macerie. Raccontare il terremoto. Descrivere la tragedia. Osservare e ascoltare l’ingiustizia, la speranza, la dignità. Specchiarsi nel riflesso della prima isola scoperta da Colombo, ai margini dell’estremo Occidente. Sentire che Haiti è molto più che una crepa aperta nella terra. Haiti è Dafney che ogni sera prega cantando e scrive su un foglio bianco tutto quello che ricorda di se stessa, nella speranza di trovare un lavoro qualunque. È la domenica dei bambini in attesa del gelato di Padre Rick. È la tragedia dei corpi senza volto e senza nome ammassati nel Morgue. Fabrizio è arrivato a Porto Principe nel febbraio duemiladieci, subito dopo il terremoto che ha fatto oltre duecentocinquantamila vittime e un milione e mezzo di senza tetto. Romina nell’ottobre duemilaundici, nel pieno dell’emergenza per il colera e della ricostruzione mai cominciata, della capitale. I loro racconti si alternano, spesso parlano degli stessi luoghi e delle stesse persone conosciute in situazioni e tempi diversi. Le narrazioni diventano a volte dei reportage, dei diari di bordo, altre volte sono dei flussi di coscienza, vividi e pungenti. Per spiegare che Le macerie di Haiti non sono soltanto quelle lasciate dal terremoto.
Posted on: Sun, 09 Jun 2013 09:11:17 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015