Rami acquisto giusto ma tardivo Il diavolo ingaggia Adil Rami, - TopicsExpress



          

Rami acquisto giusto ma tardivo Il diavolo ingaggia Adil Rami, centrale roccioso, sembrerebbe dai piedi buoni, fuori rosa al Valencia per motivi disciplinari (a Milanello sembrano essersi ormai abituati ad avere a che fare con i bad boy o presunti tali). Il francese arriva in prestito con diritto di riscatto, avendo convinto Galliani e soci della bontà dell’operazione da un punto di vista economico, oltre che tecnico, vista la scioccante partenza della retroguardia rossonera. Rami è un ottimo innesto per la difesa del diavolo, seguito in estate da diversi club di un certo spessore, fra cui il Napoli e la Roma, ma non dal Milan che sembra essersi svegliato (ancora una volta) in ritardo. L’ormai ex Valencia sembra un altro acquisto di “riparazione”, un innesto tardivo in una rosa che a molti appariva incompleta già in agosto. Se n’erano accorti un po’ tutti, in primis i tifosi che avevano invocato a gran voce un acquisto in difesa, criticando aspramente la scelta di acquisire Alessandro Matri. Ecco, appunto, Matri, il pomo della discordia di questo mercato rossonero, ancora una volta apparso poco lungimirante e programmato in maniera quantomeno criticabile. Senza nulla togliere al bomber di Lodi che saprà fare il suo nel Milan, le priorità erano ben altre ed oggi risulta ancora lampante dove si sarebbe dovuti intervenire (con un parco attaccanti corposo le risorse andavano investite nella retroguardia od in mediana). In luglio si era lasciato intendere che il Milan avrebbe operato sul mercato solo quando avrebbe conquistato l’accesso alla Champions, un po’ per far fronte numericamente al doppio impegno, in parte potendo contare sugli introiti garantiti dalla partecipazione alla massima competizione europea. A ben guardare, però, l’unico acquisto oneroso post Psv (Kakà è arrivato gratis) è stato proprio quello di Matri, costato 11 milioni, esborso coperto interamente (e per di più con un guadagno per il diavolo) dalla pressoché contestuale cessione di Boateng per 12 milioni. La sensazione, dunque, è che la dirigenza del diavolo abbia qualche problema nella programmazione del proprio mercato, applicando delle tattiche poco redditizie e trovandosi ad investire le già esigue risorse in maniera quantomeno criticabile. Già l’idea di acquistare sul finale del mercato, implica che la possibilità di scelta venga irrimediabilmente ridotta. A maggior ragione, poi, se i fondi per l’acquisto last minute si trovano in una cessione, potendo investire anzitempo quei fondi che si presumono arriveranno dalla vendite. Rami sarebbe potuto arrivare in estate, magari per una somma leggermente più alta (si parlava di una richiesta intorno ai 9 milioni), ma pur sempre pari, se non inferiore, a quella ricavata dalla cessione di Boateng. Alla stessa maniera si può pensare che la Roma in giugno si è aggiudicata le prestazioni di Benatia (uno dei migliori centrali in Italia, nonché il migliore fra i cedibili) per una somma di poco superiore a quella sborsata per Alessandro Matri (13,5 milioni sono andati all’Udinese). La sensazione è che la programmazione del mercato rossonero possa definirsi tutt’altro che impeccabile, con una costante ricerca di porre rimedio alle carenze, talvolta palesi, della rosa a disposizione di Allegri, costringendo così un diavolo rinforzato in gennaio (come accaduto lo scorso anno con Balotelli) a rimonte che hanno dell’impossibile.
Posted on: Thu, 10 Oct 2013 07:28:16 +0000

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