Rassegna stampa giornale di Brescia CASTREZZONE Cinque amici - TopicsExpress



          

Rassegna stampa giornale di Brescia CASTREZZONE Cinque amici cometanti, in un residence a Castrezzone frazione di Muscoline: salviettoni da spiaggia, musica e cuffiette, panini al sacco, bottiglionid’acquae coca cola, creme abbronzanti, tuffi continui in piscina per combattere il gran caldo. E un pallone di plastica perchè due palleggi si fanno sempre volentieri. Eccole qua le vacanze low profile di Marco Zambelli. Mentre i suoi colleghi, anche imenofamosi, si dividono tra Maldive, Formentera e Sardegna, lui nuota a pochi chilometri da casa (Gavardo dista 5 minuti in auto dal residence di cui sopra). È un modo per staccare, per sentirsi almeno momentaneamente in vacanza. Perchè quest’anno il capitano del Brescia non riuscirà «a staccare». Niente mare, niente viaggi lontani. «Devo prima di tutto pensare a curarmi ed è quello che faccio tutte le mattine allo Sportlife ». La tendinite all’adduttore destro, che l’ha costretto a giocare l’ultimo mese di campionato con infiltrazioni e massaggi e per la quale ha dato forfait nella semifinale di ritorno a Livorno, va presa di forza. Terapia d’urto. «Mi stanno curando benissimo, ma ci vuole del tempo. Fradodici giorni sarà già tempo di raduno, non aveva senso organizzare vacanze al mare. Mi concederò di tanto in tanto una "puntatina" al lago come questa. Sfrutto le case dei miei amici...». In realtà si nutre della loro amicizia. Ed ecco che ancora una volta emerge l’immagine del bambino dell’oratorio che sì è concesso al massimo l’evoluzione del ragazzo di campagna, fiero di essere tutto questo. Così lontano dalle copertine patinate con creste e status symbol, Zambelli è in versione gnaro. Con i suoi amici che si prendono gioco di lui: «Dai, facci un cross in scivolata che è l’unica cosache ti riesce bene». «Marco hai avuto fortuna in quel provino: hannopreso te,mail più forte ero io...». Sono i suoi amici, sono «gli» amici. Sono quelli che c’erano quando entrò per la quarta volta in sala operatoria per colpa di quelle ginocchia sempre inquiete, sono quelli che hanno esultato quando Cosmi nel 2008 a 23 anni gli consegnò per la prima volta la fascia di capitano, quando segnò a Pisa il primo gol da professionista e poi esultò in barella perchè colpito dai crampi. Il Brescia per lui è una missione e prima di tuffarsi in piscina spiega a un nonno che interrompei giochiconlanipotina per l’ennesima volta perchènonhaaccettatoneglianni scorsi proposte che gli erano arrivate da squadre col pedigree ben più nobile di quello biancoazzurro. «Avrei potuto andarmene tante volte, in tanti mi dicevano di farlo e la società avrebbe capito. Non me la sentivo. Il Brescia è una cosa troppo forte,che ho dentro, altrimenti non farei questo tipo di vacanze. Non voglio lasciare nulla d’intentato, avrei potuto curarmi anche lontano con unm programma personalizzato, ma l’unica cosa che m’interessa è presentarmi in forma smagliante per il ritiro. Ci sarà tempo più avanti, quando smetterò di giocare,per fare un certo tipo di ferie». Ammette di essere molto dispiaciuto per la partenza di Calori e per quella di Violini («gente che ha dato tutto e di più per il Brescia, gente come me»), ma apre le porte a Giampaolo: «Sono curioso di conoscerlo. Budel, che l’ha avuto a Cagliari, me ne parla molto bene.Come di un tecnico che non lascia nulla al caso, capace di far giocare un bel calcio alle proprie squadre ».Scuote la testa ripensando a chi sosteneva (sostiene?) che nell’ultima stagione si poteva fare di più. Splash. Un bel tuffo dove l’acqua è più blu. Biancoblù. Cristiano Tognoli -P
Posted on: Sat, 22 Jun 2013 15:50:49 +0000

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