SIGARETTE ELETTRONICHE, ITALIA ED ANARCHIA POLITICA Prendiamo - TopicsExpress



          

SIGARETTE ELETTRONICHE, ITALIA ED ANARCHIA POLITICA Prendiamo spunto da un articolo molto interessante pubblicato da La Notizia per capire in che diamine di situazione ci troviamo con queste leggi sulla sigaretta elettronica. Il Senato ha dunque approvato il DDL Lavoro IVA diretto alla camera per poter diventare legge; da palazzo Madama esce una norma che a grandi linee equipara le sigarette elettroniche a quelle tradizionali; Beatrice Lorenzin non sembra essere d’accordo propendendo per una legge specifica che tenga conto di una serie di altri fattori; il viceministro Stefano Fassina nel frattempo non trova obiezioni per non essere d’accordo con tali legislazioni approvate dal senato; in questo clima di politica anarchica da una parte ci sono le lobby dei tabaccai sospinte dalla FIT e dall’altra le multinazionali del tabacco che vorrebbero entrare nel mercato con le loro sigarette elettroniche d’ultimo grido. Sarebbe troppo facile dire “Questa è l’Italia” eppure pare sia l’unica cosa sensata da dire in questa apocalisse legislativa dove il Governo fa l’equilibrista sul filo di lana, Berlusconi viene condannato, i partiti cercano di far rimanere in piedi il governo nonostante la condanna e gli M5 puntano il dito ed invitano PD e PDL a farsi da parte. Voi giustamente ora direte: “Che diamine centra questo con le sigarette elettroniche?” Bhè se analizziamo la situazione da determinati punti di vista, questo minestrone di sedicenti politici non fa altro che discutere del futile ignorando a quanto pare i problemi autentici e sostanziali di un’Italia di disoccupati, di servizi pubblici ridicoli, di una sanità allo sbando ecc. ecc. Dunque, come potrà mai la politica, mi chiedo, deliberare serenamente sulla questione Ecig (che a dirla tutta sarebbe anche secondaria rispetto ad altre questioni più urgenti) se non riesce nemmeno a risollevare un Paese che rischia di ridicolizzarsi agli occhi del mondo (se già non è successo)? Strano però, la soluzione sembrava facile, una bella tassa sulle sigarette elettroniche ed il deficit dello stato è risanato! Via! 58,5% + IVA ed ecco fatto! Ospedali nuovi di zecca, lavoro per tutti, IVA che non aumenta e tutti felici e contenti… Vi lascio con una domanda retorica: ma se chi siede in Parlamento rappresenta l’Italia, ed i rappresentati sono come i rappresentanti, siamo davvero un popolo di idioti?
Posted on: Fri, 02 Aug 2013 13:39:21 +0000

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