Savona - È esploso il caos, ieri mattina, in via Manzoni, - TopicsExpress



          

Savona - È esploso il caos, ieri mattina, in via Manzoni, all’Ufficio Tributi, con quasi 400 persone, in coda, alla ricerca di qualcuno che potesse fornire loro informazioni e delucidazioni sulla Tares, la nuova tassa sui servizi e sui rifiuti. E nei prossimi giorni, assicurano i funzionari, le cose andranno peggio, visto che sono giunte nella posta dei savonesi solo la metà delle 32 mila lettere inviate con l’importo, mentre tra oggi e domani i postini completeranno il lavoro. Intanto la situazione, ieri mattina, era già calda dalle prime ore dell’apertura sportello toccando il culmine quando, alle undici, i dipendenti hanno portato via la macchina con il distributore dei numeri per la coda avendo superato la soglia “smaltibile” entro gli orari previsti dall’ufficio. Suscitando rabbia e malcontento tra gli utenti, già infuriati per gli aumenti, tra il 30 e il 40 per cento, e per una serie di dubbi tutti da chiarire. A partire dal sistema di pagamento, obbligatorio in banca, tramite modulo F24, o in Posta. Senza contare le contestazioni sul numero dei residenti negli appartamenti, elemento su cui verte da quest’anno il conteggio. «Mi sono preso due ore di permesso dal lavoro per venire a chiedere spiegazioni relative alla cartella di mia mamma –spiega un signore – ma hanno tolto i numeri e me ne devo tornare a casa senza sapere il perché del raddoppio della spesa». Comune il commento sulla cifra, secondo molti quasi raddoppiata. «Vorrei capire perché – dice Arnaldo Mongaro – la nostra casa è vuota, non siamo residenti, e quest’anno risultiamo in tre con una cifra cresciuta più del doppio in un anno». E una signora, con una situazione simile, lamenta di essere passata a pagare quasi due mila euro dai mille dello scorso anno. Furiosi gli esercenti. «Sono passato da mille euro - spiega un fiorista savonese – a 3.200 di spesa e così per la maggior parte dei miei colleghi tenendo in considerazione che il nostro scarto, un materiale decomponibile e naturale, non è inquinante». Tanta la confusione, a partire dal metodo di pagamento. «Questa mattina – dicono due signore anziane – siamo andate in banca ma ci hanno rimandato indietro dicendo che non ci potevano fare il modulo F24. Siamo andate in posta e non esisteva il bollettino apposito per la Tares. Ora siamo qui. Qualcuno ci potrà dire come dobbiamo fare per metterci a posto con la tassa?». Ricorrente il dubbio sulla maggiorazione che va allo Stato. «Entro quando dobbiamo pagare questa cifra in più? Subito o all’ultima rata?», una delle domande diffuse. E c’è chi, a fronte di una cifra inaspettata, ipotizza una “cartella pazza”. «Nessuna cartella pazza – rassicura il funzionario responsabile, Davide Fortuna – almeno sino a ora. Purtroppo ci sono stati dei cambiamenti che noi abbiamo recepito e inoltrato. La gente fa fatica a stare dietro alle nuove regole, cosa più che comprensibile, ma ricordiamo che non è obbligatorio pagare la tassa il primo giorno». Impossibile incrementare il personale. «Abbiamo fatto il possibile – dice Davide Fortuna – per agevolare i cittadini ma il Comune non ha personale disponibile da formare e da mandare ai nostri sportelli per le emergenze. La situazione è sotto controllo, anche perché ci aspettavamo, e lo attendiamo anche nei prossimi giorni, un grande afflusso».
Posted on: Tue, 25 Jun 2013 23:13:47 +0000

Trending Topics



Recently Viewed Topics




© 2015