Seconda guerra mondiale Da Wikipedia, lenciclopedia - TopicsExpress



          

Seconda guerra mondiale Da Wikipedia, lenciclopedia libera. Questa pagina è semiprotetta. Può essere modificata solo da utenti registrati. Se riscontri problemi nella visualizzazione dei caratteri, clicca qui. bussola Disambiguazione – WWII rimanda qui. Se stai cercando lalbum di Waylon Jennings, vedi WWII (album). Seconda guerra mondiale Da sinistra a destra e dallalto in basso: truppe del Commonwealth nel deserto; civili cinesi sepolti vivi da soldati giapponesi; sommergibile tedesco sotto attacco; forze sovietiche durante unoffensiva invernale; truppe sovietiche in azione a Berlino; aerei su una portaerei giapponese si preparano per il decollo. Da sinistra a destra e dallalto in basso: truppe del Commonwealth nel deserto; civili cinesi sepolti vivi da soldati giapponesi; sommergibile tedesco sotto attacco; forze sovietiche durante unoffensiva invernale; truppe sovietiche in azione a Berlino; aerei su una portaerei giapponese si preparano per il decollo. Data 1º settembre 1939 - 2 settembre 1945 Luogo Europa, Mediterraneo, Africa, Medio Oriente, Sud-est Asia, Cina, Atlantico, Pacifico Casus belli Invasione della Polonia Esito Vittoria alleata Caduta del regime totalitario nazista e di quello autoritario fascista[1] Occupazione militare del Giappone Creazione delle Nazioni Unite Divisione dellEuropa in sfere dinfluenza americana e sovietica con la creazione della NATO e del Patto di Varsavia Schieramenti Nazioni Alleate Potenze dellAsse Comandanti URSS Stalin Stati Uniti Franklin D. Roosevelt† Stati Uniti Harry Truman Regno Unito Winston Churchill Francia Charles de Gaulle Flag of the Republic of China.svg Chiang Kai-shek Germania Adolf Hitler † Italia Repubblica Sociale Italiana Benito Mussolini † Giappone Hirohito Perdite Totale: 50 milioni Militari: 17 milioni Civili: 33 milioni Totale: 12 milioni Militari: 8 milioni Civili: 4 milioni Voci di guerre presenti su Wikipedia [mostra] V · D · M Campagne della seconda guerra mondiale La seconda guerra mondiale è il conflitto che tra il 1939 e il 1945 vide contrapporsi, da un lato le potenze dellAsse e dallaltro i paesi alleati. Viene definito «mondiale» in quanto, così come già accaduto per la Grande Guerra, vi parteciparono nazioni di tutti i continenti e le operazioni belliche interessarono gran parte del pianeta. Iniziò il 1º settembre 1939 con linvasione tedesca della Polonia e terminò, nel teatro europeo, l8 maggio 1945 con la resa tedesca e, nel teatro asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dellImpero giapponese a seguito dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. È considerato il più grande conflitto armato della storia, costato allumanità sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri per un totale di 55 milioni di morti. Le popolazioni civili si trovarono direttamente coinvolte nel conflitto a causa dellutilizzo di armi sempre più potenti e distruttive, spesso deliberatamente indirizzate contro obiettivi non militari. Nel corso della guerra si consumò anche la tragedia dellOlocausto perpetrata dai nazisti nei confronti degli ebrei, delle etnie Rom e Sinti, degli omosessuali, dei Testimoni di Geova, dei Polacchi e di altre popolazioni slave. Al termine del conflitto si instaurò un nuovo ordine mondiale fondato sulla contrapposizione tra Stati Uniti ed Unione Sovietica nota come guerra fredda, mentre lEuropa, in gran parte devastata, proseguendo linvoluzione iniziata con il primo conflitto mondiale, perse definitivamente la propria egemonia sul pianeta. Indice [nascondi] 1 Principali paesi coinvolti 2 Eventi precedenti la guerra 2.1 Germania 2.2 Italia 2.3 Giappone 2.4 Spagna 3 La guerra 3.1 Linizio del conflitto 3.2 Teatro europeo 3.2.1 1939 3.2.1.1 Linvasione della Polonia 3.2.1.2 La strana guerra 3.2.1.3 Prime battaglie navali ed aeree 3.2.1.4 Lattacco dellUnione Sovietica alla Finlandia 3.2.2 1940 3.2.2.1 Loccupazione della Danimarca e della Norvegia 3.2.2.2 Campagna di Francia 3.2.2.3 LItalia in guerra e la campagna delle Alpi Occidentali 3.2.2.4 La resa della Francia 3.2.2.5 La Battaglia dInghilterra 3.2.2.6 Campagna italiana di Grecia 3.2.3 1941 3.2.3.1 Linvasione dei Balcani e i preliminari dellattacco a Est 3.2.3.2 Operazione Barbarossa 3.2.3.3 La battaglia di Mosca 3.2.3.4 Mediterraneo e Africa 3.2.3.5 Battaglia dellAtlantico 3.2.4 1942 3.2.4.1 Controffensiva invernale sovietica 3.2.4.2 Operazione Blu 3.2.4.3 La Battaglia di Stalingrado 3.2.4.4 Il problema del Secondo Fronte e lincursione di Dieppe 3.2.5 1943 3.2.5.1 La controffensiva tedesca ad est 3.2.5.2 La battaglia di Kursk e lavanzata generale Sovietica 3.2.5.3 Il fronte mediterraneo e la campagna dItalia 3.2.6 1944 3.2.6.1 Loffensiva invernale sovietica 3.2.6.2 Lo sbarco in Normandia e la liberazione della Francia 3.2.6.3 Loffensiva sovietica destate 3.2.6.4 La guerra in Italia 3.2.6.5 La ripresa tedesca e loffensiva delle Ardenne 3.2.7 1945 3.2.7.1 Loffensiva sovietica sulla Germania 3.2.7.2 Il crollo del fronte occidentale 3.2.7.3 Battaglia di Berlino e fine del Terzo Reich 3.3 Teatro del Pacifico e asiatico 3.3.1 Premesse 3.3.2 Il conflitto 3.3.3 1941 3.3.4 1942 3.3.4.1 La Battaglia del Mar dei Coralli e Midway 3.3.4.2 Salomone Orientali, Guadalcanal e Santa Cruz 3.4 Teatro del Mediterraneo e africano 4 Fine del conflitto 5 Conseguenze della guerra 6 Riepilogo delle operazioni militari 7 Aspetti politici e sociali della guerra 8 Tecnologia e logistica 9 Note 10 Bibliografia 11 Voci correlate 11.1 Di carattere generale 11.2 Elenchi 12 Altri progetti 13 Collegamenti esterni Principali paesi coinvolti Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Lista di nazioni coinvolte nella seconda guerra mondiale. 1º settembre 1939 – 8 maggio 1945: Terzo Reich (Germania e Austria[2]) 1º settembre 1939: Polonia 3 settembre 1939 – 8 maggio 1945: Regno Unito e Australia 3 settembre 1939 – 8 maggio 1945: Francia 10 settembre 1939 – 15 agosto 1945: Canada 17 settembre 1939 – 15 agosto 1945: Unione Sovietica[3] 30 novembre 1939 – 4 settembre 1944: Finlandia[2] 9 aprile 1940 – 4 maggio 1945: Danimarca e Norvegia 10 giugno 1940 – 2 maggio 1945: Italia[4] 28 ottobre 1940 – 1945: Grecia 21 giugno 1941 – 1945: Ungheria[2] 7 dicembre 1941 – 2 settembre 1945: Giappone[2] e Stati Uniti Eventi precedenti la guerra Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi eventi precedenti la seconda guerra mondiale in Europa. Benito Mussolini e Adolf Hitler Germania Il duro trattamento subìto in seguito alla sconfitta nella prima guerra mondiale in base a quanto stabilito dal Trattato di Versailles (Dolchstoßlegende), e le successive difficoltà economiche, aggravate dalla crisi mondiale del martedì nero, causarono un profondo malcontento nel popolo tedesco e favorirono la diffusione delle idee nazionalsocialiste di Adolf Hitler e del suo movimento politico. Dopo una rapida ascesa politica, il movimento nazista prese le redini del potere in Germania, assumendo il controllo totale dello Stato. La politica estera hitleriana divenne via via sempre più aggressiva: ignorando i vincoli imposti dal trattato di Versailles, nel corso di pochi anni venne riarmato lesercito, il 7 marzo 1936 fu rimilitarizzata la zona di confine con la Francia (la Renania), il 12 marzo 1938 fu sancita lannessione dellAustria (Anschluss), e con la Conferenza di Monaco, il 1º ottobre 1938, lannessione della regione dei Sudeti (Cecoslovacchia) e, il 13 marzo 1939, quella di Boemia e Moravia. Poco prima dellinizio del conflitto, il 23 agosto 1939, la Germania aveva stipulato un patto di non aggressione (Patto Molotov-Ribbentrop) con lUnione Sovietica, mentre ripresentava le sue pretese territoriali su parte della Polonia (il corridoio di Danzica). La Polonia rigettò tali pretese e la Germania, il 1º settembre 1939, la invase con un pretesto, il cosiddetto incidente di Gleiwitz. Italia In Italia il 31 ottobre 1922 era salito al governo Benito Mussolini. Con questi ebbe inizio una politica espansionistica, e il 2 ottobre 1935 prese il via la campagna dEtiopia, tesa a creare un impero coloniale. Il 9 maggio 1936 venne proclamato lImpero. Il 7 aprile 1939 lItalia invase lAlbania e due giorni dopo ne sancì lannessione. Nonostante la tensione tra Italia e Germania creatasi al momento dellannessione dellAustria, nel maggio 1939 Mussolini strinse il Patto dacciaio con la Germania, per poi dichiararsi, allo scoppio del conflitto, non belligerante. Nel ventennio si fece promotore di un blocco latino che, allinterno dellAsse, si contrapponesse alla Germania nazista per equilibrare i rapporti di forza. Giappone LImpero giapponese invase la Cina nel settembre del 1931, usando la messa in scena del sabotaggio ferroviario di Mukden come pretesto per linvasione della Manciuria. Anche se il governo giapponese si oppose allazione, lesercito fu in grado di agire in maniera indipendente e instaurò un governo fantoccio, creando uno Stato separato: il Manciukuò. Spagna La Spagna di Francisco Franco decise di adottare una linea di non belligeranza nei confronti della Germania. Dopo la sconfitta della Francia nel giugno 1940, la Spagna adottò una non-belligeranza favorevole alla Germania (offrendo per esempio lutilizzo di basi navali alle navi tedesche) fino al ritorno alla completa neutralità nel 1943, quando le sorti della guerra apparvero decisamente sfavorevoli allAsse. Franco inviò truppe della División Azul (o Divisione Blu, dal nome del colore del partito della Falange spagnola, i cui membri erano chiamati camicie blu) per combattere sul fronte orientale contro lUnione Sovietica. Successivamente truppe spagnole affiancarono quelle statunitensi nella liberazione delle Filippine dalloccupazione giapponese. La guerra Il teatro di guerra europeo. ██ Potenze dellAlleanza ██ URSS ██ Potenze dellAsse ██ Paesi neutrali Linizio del conflitto Linizio della guerra viene indicato da gran parte della storiografia nel 1º settembre del 1939. Quel giorno la Germania invase la Polonia, provocando, il successivo 3 settembre, la dichiarazione di guerra di Gran Bretagna e Francia, legate da un patto di alleanza con i polacchi e ormai decise a frenare laggressività tedesca. Il 17 settembre, sulla base degli accordi stabiliti dal Patto Molotov-Ribbentrop, lUnione Sovietica invase a sua volta la Polonia, occupandone la parte orientale. Altre periodizzazioni, meno tradizionali, fanno risalire concretamente linizio del conflitto con eventi bellici precedenti scatenati dalle tre Potenze del successivo Patto Tripartito: laggressione italiana allEtiopia, la guerra di Spagna o lattacco giapponese alla Cina. Teatro europeo Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Teatro europeo della seconda guerra mondiale e Fine della seconda guerra mondiale in Europa. La seconda guerra mondiale in Europa durò dal 1º settembre 1939 all8 maggio 1945. Il teatro europeo fu quello tecnicamente più complesso, nonché quello dove si contò il maggior numero di morti, sia militari che civili. Si può considerare incluso nel teatro europeo anche lOceano Atlantico, poiché tutte le battaglie navali combattute nellAtlantico riguardarono essenzialmente nazioni europee. Si calcola che furono 55 milioni, tra militari e civili, gli europei a perdere la vita nel conflitto mondiale, la grande maggioranza nellEuropa orientale (ad attestare la violenza delloccupazione nazista nelle nazioni slave). I morti furono tra i russi 20 milioni (di cui 7 in operazioni militari), tra i polacchi quasi 6 milioni (il 20% dellintera popolazione), più di un milione e mezzo gli iugoslavi, 620 000 francesi, 300 000 italiani, 280 000 inglesi. E poi ancora, tra i tedeschi, un milione e mezzo di morti in operazioni militari, 2 milioni dispersi, un milione e mezzo di prigionieri, molti dei quali avrebbero perso la vita nei campi di concentramento sovietici[5]. 1939 Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi cronologia della seconda guerra mondiale. Il 1º settembre 1939 alle 04:45 di mattina, i tedeschi scatenarono la campagna di Polonia secondo il Fall Weiss (Piano Bianco): cinque armate della Wehrmacht, forti di 1 850 000 uomini e 2 650 carri armati, appoggiate da 2 085 aerei della Luftwaffe[6], invasero la Polonia con un attacco a tenaglia, impiegando linnovativa tattica militare della guerra lampo o Blitzkrieg. Il 3 settembre 1939 Gran Bretagna alle 11:45 e la Francia alle 17:00, dopo aver inviato il giorno precedente un ultimatum che non ricevette risposta, dichiararono guerra alla Germania. Linvasione della Polonia Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Campagna di Polonia. 1º settembre 1939, soldati tedeschi rimuovono la barriera di un posto di frontiera fra Germania e Polonia Lesercito polacco contava un milione di uomini (circa il 30% in meno degli effettivi previsti, ma non ebbe il tempo di mobilitarsi completamente), diverse centinaia di autoblinde e carri armati di modelli leggeri o antiquati, con lappoggio di seicento aerei di qualità medio-bassa[6]. La resistenza dei polacchi fu tenace ed ostinata, ma non sufficientemente consistente e coordinata, in particolare per fronteggiare la nuova Blitzkrieg. Gli anziani generali polacchi commisero lerrore strategico di disperdere lesercito su una lunghissima linea difensiva, ritenendo di dover combattere una guerra di trincea. Invece, dopo i primi giorni di scontri violenti, specie nelle battaglie di Mlawa e di Pomerania[6], il 3 settembre i Panzer tedeschi riuscirono a penetrare nelle retrovie nemiche ed iniziarono le manovre di accerchiamento. Già l8 settembre i primi carri armati tedeschi giunsero alle porte dalla capitale polacca, dando il via alla battaglia di Varsavia, mentre la maggior parte dellesercito polacco veniva metodicamente accerchiata in sacche isolate ed annientata nel giro di due o tre settimane, a seconda delle zone. Tuttavia, per la Wehrmacht, la conquista della capitale polacca si rivelò più lunga e complessa del previsto. Nel timore di un attacco della Francia da ovest i tedeschi decisero di accelerare i tempi della sconfitta polacca ed iniziarono a colpire Varsavia con la tattica del bombardamento a tappeto. Come conseguenza, nellarco di una ventina di giorni, la città soffrì quasi 26 000 morti ed oltre 50 000 feriti tra la popolazione civile. Da quel momento, limpresa militare voluta da Hitler assunse il carattere di guerra totale: i militari e i civili furono ugualmente coinvolti, lottando disperatamente per la vittoria e la sopravvivenza. 13 settembre 1939, la vecchia corazzata tedesca Schleswig-Holstein apre il fuoco contro la fortezza polacca di Westerplatte Il 17 settembre lUnione Sovietica, improvvisamente, ma comunque rispettando il patto Molotov-Ribbentrop, aggredì la Polonia da est con 466 000 soldati, 3 740 carri armati e 2 000 aerei[7], incontrando scarsa resistenza. Alcuni storici ritengono che in realtà Stalin volesse evitare che la Germania occupasse i territori polacchi orientali, altri riportano volontà espansionistiche russe (avvalorate, tra laltro, dalla guerra successivamente scatenata contro la Finlandia, e dal fatto che, a conflitto finito, Stalin non volle cedere questi territori polacchi). Lattacco dellURSS segnò definitivamente il destino della Polonia. Tuttavia, il 18 settembre, le forze corazzate polacche tentarono una coraggiosa battaglia contro i Panzer tedeschi a Tomaszów Lubelski, ma dovettero soccombere sia per inferiorità numerica che qualitativa. Con la popolazione civile ridotta allo stremo, Varsavia si arrese alle truppe tedesche il 27 settembre 1939. Pochi giorni dopo, il 30 settembre, a Parigi si costituì il Governo polacco in esilio. LEsercito polacco fu completamente disarmato entro il 6 ottobre, dopo la battaglia di Koch. Complessivamente, le perdite polacche assommarono a circa: 66 300 militari morti, 133 700 militari feriti, 420 000 militari divenuti prigionieri di guerra, 150 000 civili morti ed un numero imprecisato di feriti. Circa 20 000 civili polacchi riuscirono a fuggire in Lettonia e Lituania, altri 100 000 fuggirono in Ungheria o Romania. Le perdite tedesche assommarono a circa 13 000 militari[6][8]. Nella parte della Polonia occupata dallURSS, le forze sovietiche catturarono circa 242 000 polacchi; parte dei quali furono sospettati di essere anticomunisti. Nel corso dellanno successivo, la Polizia politica sovietica NKVD, a seguito di processi sommari, iniziò a giustiziare migliaia di prigionieri. Stime accreditate parlano di un totale di 21 857 morti, dei quali 4 243 furono i cadaveri rinvenuti nelle Fosse di Katyń dai tedeschi nel 1943[6]. La strana guerra Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi strana guerra. Novembre 1939, soldati britannici e francesi giocano a carte in un campo datterraggio durante la strana guerra. Al termine delle operazioni contro la Polonia, Hitler lanciò messaggi di pace a Francia e Gran Bretagna, che furono respinti dai rispettivi primi ministri l11 ed il 12 ottobre[9]. Il periodo che seguì vide una preparazione da ambo le parti per linizio di unoffensiva terrestre tedesca sul fronte occidentale, preparazione che fu tuttavia priva di significative operazioni, tanto da passare alla storia come la strana guerra[10]. Il Consiglio supremo Alleato decise di presidiare la linea Mosa-Anversa in caso di attacco tedesco attraverso il Belgio mentre la Germania, con la direttiva numero 6 del 6 ottobre 1939, stabilì i piani di invasione della Francia, utilizzando la medesima strategia messa in atto durante la prima guerra mondiale, ossia la violazione della neutralità del Belgio e dellOlanda, piani che vennero tuttavia scoperti dalle autorità belghe il 10 gennaio 1940 a seguito di un incidente aereo[11] che permise il recupero dei documenti segreti relativi al cosiddetto Fall Gelb, il caso giallo. Ma anche a fronte di questo importante ritrovamento, il Belgio non permise alle truppe britanniche e francesi lattraversamento del confine, per non offrire un casus belli alla Germania. Prime battaglie navali ed aeree Dal settembre 1939 allaprile 1940, le prime battaglie tra Germania e gli alleati Gran Bretagna e Francia avvennero quasi esclusivamente nei mari e nei cieli. Essendo la Gran Bretagna una grande isola, e dipendendo quindi dal mare per i collegamenti commerciali con il resto del mondo e con le sue colonie, la Kriegsmarine si mobilitò per intercettare il traffico marittimo da e per la Gran Bretagna, per mettere in difficoltà leconomia e la popolazione britannica. I tedeschi impiegarono sommergibili U-Boot, navi da guerra e alcune navi corsare, realizzando una massiccia operazione di posa di mine magnetiche sulle rotte che portavano agli approdi per le navi britanniche[12], mentre la Royal Navy si attivò per pattugliare le rotte commerciali dal mare del Nord alloceano Atlantico. La Kriegsmarine ottenne alcuni importanti successi iniziali: il 17 settembre 1939, laffondamento della portaerei Courageous ad opera dellU 29 nel Mare del Nord; il 14 ottobre laffondamento della corazzata Royal Oak a Scapa Flow ad opera dellU 47, comandato dal tenente di vascello Günther Prien; il 23 novembre laffondamento dellincrociatore ausiliario Rawalpindi al largo tra Islanda e isole Fær Øer, ad opera degli incrociatori da battaglia Scharnhorst e Gneisenau. Ma gli Alleati realizzarono a loro volta un successo inducendo, il 17 dicembre, la corazzata tascabile Admiral Graf Spee, ad autoaffondarsi nellestuario del Río de la Plata. Va inoltre ricordato che la Kriegsmarine, già la sera del 3 settembre 1939, si rese responsabile di una delle prime stragi di civili[13], nonché primo grave incidente diplomatico della guerra: lU 30 affondò il transatlantico SS Athenia (probabilmente scambiandolo per una nave da guerra britannica, poiché non vi era nessun interesse strategico-militare in una simile azione), con 1103 civili a bordo, tra i quali 300 civili statunitensi - e gli Stati Uniti erano allora una Nazione neutrale. I tedeschi tentarono poi di negare ogni responsabilità riguardo laccaduto, arrivando perfino ad accusare i britannici di aver affondato loro stessi la Athenia per diffamare i tedeschi. La piena verità fu resa nota solo nel 1946[14]. Nel tentativo di ostacolare le operazioni della Kriegsmarine, numericamente inferiore alla Royal Navy ma molto aggressiva, nellarco di vari mesi fra il 1939 e il 1940 la Royal Air Force effettuò numerosi raid di bombardieri contro i porti militari tedeschi, le fabbriche di U-Boot, i cantieri navali e i depositi di munizioni navali, in particolare a Wilhelmshaven e Kiel. Le conseguenti battaglie aeree contro la Luftwaffe furono molto sanguinose: la RAF arrivò a perdere fino al 50% dei bombardieri Vickers Wellington ad ogni sortita, poiché i velivoli britannici erano costretti ad effettuare le loro missioni senza alcun caccia di scorta, dato che la RAF non disponeva ancora di caccia a lungo raggio; e i bombardieri, da soli, non riuscivano a difendersi efficacemente dai Bf 109 e Bf 110 della Luftwaffe. Ciò risultò molto evidente, ad esempio, il 18 dicembre 1939 durante la Battaglia della Baia di Heligoland; e, per i britannici, la situazione peggiorò in altre battaglie aeree successive. Nel frattempo, sempre tra il 1939 ed il 1940, numerosi scontri aerei avvennero sopra la linea Maginot e la linea Sigfrido, tra i caccia e i ricognitori della Armée de lair francese e della Luftwaffe tedesca, poiché gli eserciti di ciascun lato tentavano di spiare dal cielo gli schieramenti delle truppe avversarie. Lattacco dellUnione Sovietica alla Finlandia Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi guerra dinverno. Al culmine di una crisi diplomatica che durava ormai da molti anni, il 30 novembre lUnione Sovietica diede il via alla guerra dinverno, sferrando un massiccio attacco contro la Finlandia, dopo che questa aveva rifiutato la richiesta di Stalin di installare basi militari sovietiche nel suo territorio. Alla base di questo attacco vi erano vari fattori: la fretta di acquisire territori da porre sotto la propria sfera di influenza, facendovi rientrare la Finlandia, in passato parte dellImpero russo ma distaccatasi a seguito della rivoluzione russa; la volontà di vendetta contro i finlandesi, i quali avevano appoggiato i partigiani bianchi; e fornire una dimostrazione di forza alla Germania, tentando di conseguire un rapido successo militare simile a quello di Hitler in Polonia. Soldati finlandesi durante la Guerra dinverno, con equipaggiamento invernale e mitragliatrice pesante Le intenzioni di Stalin tuttavia si scontrarono con la tenace resistenza finlandese e, nonostante limpiego di un milione di uomini, tremila carri armati e quasi quattromila aerei, lArmata Rossa non riuscì a realizzare una rapida invasione, a causa di strategie di attacco sbagliate, delle efficaci tattiche di guerriglia adottate dai finlandesi, pur numericamente molto inferiori, e delle difficoltà dovute al terribile inverno nordico, con suolo ghiacciato e temperature fra i −30 °C e −50 °C: lArmata Rossa, che tra laltro era stata qualitativamente indebolita dalle grandi purghe staliniane degli anni trenta, evidenziò enormi carenze organizzative e subì scacchi umilianti sul campo di battaglia. La Finlandia, diversamente da ciò che era successo alla Polonia contro i tedeschi, non cedette allurto iniziale delle forze sovietiche, ma riuscì a creare un fronte e, come conseguenza, la Guerra dinverno durò diversi mesi, durante i quali i Finlandesi, combattendo una vera guerra di popolo contro un aggressore ben più potente, riuscirono ad accattivarsi la simpatia di molti paesi occidentali. Lattacco sovietico fu percepito dallopinione pubblica mondiale come una brutale aggressione, del tutto ingiustificata e, pertanto, lUnione Sovietica venne espulsa dalla Società delle Nazioni e molte nazioni si prodigarono per aiutare la Finlandia: Francia, Gran Bretagna, Svezia, Norvegia, Danimarca, Belgio, Olanda, Ungheria, Italia e Stati Uniti vendettero o cedettero gratuitamente alla Finlandia vari armamenti e rifornimenti e molti volontari, soprattutto danesi, norvegesi e finlandesi dIngria, ma anche oltre 200 volontari di altre Nazioni, si offrirono per la causa finlandese. Dopo mesi di battaglia lArmata Rossa riuscì a sfondare una parte delle difese finlandesi in Carelia, ma la protesta internazionale contro lURSS era giunta al culmine e, non volendo rischiare il completo isolamento diplomatico, Stalin accettò infine di intavolare trattative. Il 12 marzo 1940 Finlandia e Unione Sovietica giunsero così alla pace di Mosca, con la cessione di alcuni territori finlandesi allUnione Sovietica. 1940 Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi cronologia della seconda guerra mondiale#1940. Loccupazione della Danimarca e della Norvegia Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi incidente dellAltmark, operazione Weserübung e campagna di Norvegia. Aprile 1940, Panzer II tedeschi a Copenaghen Allinizio del 1940 il Führer decise di rimandare a primavera lattacco alla Francia, per poter concentrare la propria attenzione sulla penisola scandinava, come stavano facendo gli Alleati. Il casus belli che gli permise di giustificare agli occhi del mondo lattacco alla Danimarca ed alla Norvegia (operazione Weserübung) fu trovato il 16 febbraio con lincidente dellAltmark, nave tedesca che venne abbordata nello Jøssingfjord, in acque territoriali norvegesi, dal cacciatorpediniere inglese HMS Cossack: circa 300 prigionieri inglesi che si trovavano a bordo furono liberati e ciò offrì ad Hitler il pretesto per accusare la Norvegia di connivenza con gli Alleati e di iniziare i preparativi per lattacco[15]. Le truppe tedesche iniziarono linvasione dei due paesi alle 5.20 del 9 aprile: Re Cristiano X di Danimarca, ritenendo inutile la resistenza in un paese quasi totalmente privo di forze armate, firmò la capitolazione alle ore 14.00 dello stesso giorno, mentre la Norvegia, nonostante laiuto portato da Francia e Gran Bretagna[16], resistette solo fino al 10 giugno, quando, a seguito della resa, venne instaurato un governo fantoccio guidato dal collaborazionista Vidkun Quisling[17]. La campagna Norvegese costò alla Kriegsmarine rilevanti perdite di navi da guerra, tra le quali lincrociatore pesante Blücher, a causa delle artiglierie pesanti della difesa costiera norvegese, nonché dei ripetuti scontri con la Royal Navy, la quale soffrì anchessa alcune perdite, tra cui la portaerei HMS Glorious, mentre la Svezia mantenne la sua neutralità e continuò a fornire materie prime per lindustria bellica tedesca per il resto della guerra. Come conseguenza delloccupazione tedesca della Danimarca, il 12 aprile 1940 la Gran Bretagna occupò le isole Fær Øer e, il 10 maggio, lIslanda; le isole erano colonie danesi di notevole interesse strategico per la Battaglia dellAtlantico e già dagli anni trenta i tedeschi avevano iniziato un lungo corteggiamento diplomatico allIslanda, dove tra laltro era nato un partito nazista locale. La Gran Bretagna invase queste isole mentre la Groenlandia, terza colonia danese nellAtlantico, il 9 aprile era invece già stata volontariamente ceduta come protettorato agli Stati Uniti, che successivamente lavrebbero utilizzata come base per operazioni in Atlantico. Campagna di Francia Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Campagna di Francia, Fall Gelb, Battaglia della Mosa, Battaglia di Sedan (1940), Battaglia di Lille e Battaglia di Dunkerque. I panzer avanzano in profondità. I carri armati tedeschi oltre la Mosa. Il 10 maggio 1940, sempre impiegando la tattica militare della guerra lampo (Blitzkrieg), le truppe tedesche attaccarono i Paesi Bassi e il Belgio e da qui, passando per la Foresta delle Ardenne e aggirando completamente la linea Maginot, entrarono in Francia dando il via alla Campagna di Francia (in codice Fall Gelb, Caso Giallo). Fu una straordinaria dimostrazione di potenza militare: il formidabile cuneo corazzato raggruppato nella regione delle Ardenne (composto da oltre 2 500 carri armati divisi in sette Panzer-Division[18]), al comando del generale von Kleist, penetrò fulmineamente in Belgio spazzando via le deboli difese franco-belghe nella foresta (considerata dagli alleati impenetrabile per le forze corazzate); la notte del 12 maggio la 7ª Panzer-Division del generale Rommel sbucò sulla Mosa a Dinant. Il giorno dopo il grosso del cuneo corazzato raggiunse in forze la Mosa, dove erano schierate le principali forze francesi, passando subito allattacco per attraversare il fiume. In soli tre giorni i panzer tedeschi formarono profonde teste di ponte ad ovest della Mosa - a Dinant, a Monthermé e soprattutto a Sedan, dove i carri armati del generale Heinz Guderian svolsero un ruolo decisivo - e sbaragliarono le deboli resistenze francesi[19]. Dopo aver respinto alcuni sconnessi tentativi di contrattacco delle scarse riserve corazzate francesi ancora disponibili, a partire dal 16 maggio i panzer ebbero via libera ad ovest del fiume, dopo il crollo definitivo della 9ª Armata francese: vi fu una scorribanda di mezzi corazzati tedeschi attraverso la pianura franco-belga in direzione delle coste della Manica. La situazione degli Alleati si rivelò drammatica, come confermato dai tempestosi colloqui tra Churchill, Reynaud, Daladier e i generali inglesi e francesi: il raggruppamento franco-inglese, penetrato in Belgio, rischiò di essere tagliato fuori e di venire completamente distrutto. Tutti i tentativi di contrattacco alleati a nord del corridoio tedesco (contrattacco inglese di Arras il 21 maggio) o a sud (a partire dalle precarie posizioni francesi sulla Somme) fallirono. I panzer ebbero via libera e fin dal 20 maggio i primi reparti corazzati raggiunsero le coste della Manica ad Abbeville. La trappola si era chiusa: quasi 600 000 soldati franco-inglesi furono accerchiati con le spalle al mare, con lunica speranza di reimbarcarsi via mare con laiuto delle flotte inglesi e francesi e sotto gli attacchi della Luftwaffe. La situazione peggiorò ulteriormente dopo limprovvisa resa dellesercito belga il 28 maggio, che lasciò scoperte le difese alleate nella sacca. LOlanda, attaccata fin dal 10 maggio da altre forze corazzate e da un lancio di paracadutisti tedeschi sullAja e i ponti sulle numerose vie dacqua dei Paesi Bassi (in parte fallito), aveva già abbandonato la lotta fin dal 15 maggio, anche in seguito al bombardamento aereo di Rotterdam; la regina Guglielmina si rifugiò nel Regno Unito, a differenza del re Leopoldo del Belgio che decise di rimanere sul territorio occupato dai tedeschi. Il 26 maggio Churchill autorizzò il corpo di spedizione inglese a ripiegare senza indugio verso la costa e il porto di Dunkerque, dove nel frattempo si era radunata una numerosa flotta di navi militari, mercantili e di naviglio privato civile per levacuazione dei soldati[20]. I francesi, dopo molta confusione e divergenze a livello politico e di comando, ripiegarono a loro volta verso la costa, abbandonando una parte delle loro forze, ormai circondate a Lilla, città che cadde il 29 maggio. Un Panzer IV avanza in territorio francese nel maggio 1940. Una fase drammatica della ritirata inglese a Dunkerque. La situazione apparve compromessa: le colonne corazzate tedesche giunte fino al mare avevano progredito lungo la costa verso nord in direzione di Boulogne, Calais (occupate il 25 e il 26 maggio) e Dunkerque, ma il 24 maggio un improvviso ordine di Hitler impose di fermare lavanzata dei panzer e di proseguire solo con la fanteria. La decisione del Führer derivava apparentemente dal desiderio di risparmiare le sue forze migliori in vista delle future campagne, consentendo allo stesso tempo a Hermann Göring di mostrare la potenza della sua Luftwaffe a cui sarebbe stato lasciato il compito di impedire levacuazione; ma forse vi era anche la segreta intenzione del dittatore di risparmiare unumiliante disfatta agli inglesi, anche per favorire future trattative di pace anglo-tedesche[21]. Dal 26 maggio al 4 giugno le forze anglo-francesi riuscirono in gran parte a trarsi in salvo (Operazione Dynamo) grazie allabnegazione delle flotte (bersagliate dalla Luftwaffe), alla resistenza dei reparti di retroguardia e allefficace intervento della RAF (a partenza dalle basi in Inghilterra). I tedeschi si lasciarono sfuggire, anche per loro errori, una grossa parte delle truppe alleate accerchiate. Durante il cosiddetto miracolo di Dunkerque furono evacuati, dopo aver abbandonato tutte le armi e lequipaggiamento, circa 338 000 soldati alleati[22], di cui circa 110 000 francesi; altri 40 000 soldati (principalmente francesi) rimasero nella sacca e quindi vennero catturati. I circa 220 000 britannici scampati, al momento privi di armi, avrebbero costituito un nucleo di truppe addestrate ed esperte su cui ricostruire lesercito inglese per il proseguimento della guerra. Il bilancio finale della prima fase della Campagna di Francia, nonostante questa delusione, fu comunque trionfale per la Germania e per Hitler: circa 75 divisioni alleate distrutte (tra cui le migliori divisioni francesi e inglesi), 1 200 000 prigionieri totali e un enorme quantitativo di armi e equipaggiamenti catturati, il Belgio e lOlanda costretti alla resa, lesercito inglese cacciato dal continente, la Francia ormai sola, ridotta in grave inferiorità numerica e di armamenti; tutto questo al costo di soli 10 000 morti e 50 000 tra feriti e dispersi[23][24]. LItalia in guerra e la campagna delle Alpi Occidentali Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Battaglia delle Alpi Occidentali. Intanto Mussolini, credendo che la guerra volgesse ormai al termine e pensando che lItalia restasse esclusa da quello che lui definiva il tavolo della pace, il 10 giugno anche il duce scese in campo contro gli Alleati. Nella dichiarazione di guerra alla Francia e all’Inghilterra, Mussolini cercò di dare un significato più ampio all’intervento, come si evince da un estratto del discorso pronunciato il 10 giugno: « Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dellOccidente, che, in ogni tempo, hanno ostacolato la marcia, e spesso insidiato lesistenza medesima del popolo italiano. Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra rivoluzione; è la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto loro della terra; è la lotta dei popoli fecondi e giovani contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto, è la lotta tra due secoli e due idee. » Il 14 giugno, dopo soli quattro giorni dalla dichiarazione di guerra, Genova fu bombardata da britannici e francesi, senza che la marina italiana riuscisse ad intervenire. Inoltre, a causa del mancato preavviso riguardo limminenza della dichiarazione di guerra, la flotta mercantile perse tutto il naviglio che si trovava nei porti di nazioni divenute ostili, pari a circa il 35% dellintera flotta mercantile: una perdita non facilmente recuperabile, soprattutto in vista di una guerra da combattere prevalentemente su scacchieri lontani con la conseguente necessità di mantenere lunghe vie di comunicazione e di rifornimento marittime. Il 18 giugno la Francia venne investita dallattacco italiano: reparti di quattro armate italiane attaccarono il fronte alpino difeso da appena una divisione coloniale e tre divisioni di fanteria francesi. Presunte contestazioni (peraltro velocemente rientrate alla fine di maggio di fronte agli spettacolari successi tedeschi) da parte dellestablishement militare italiano (Badoglio in primis) riguardo limpreparazione italiana e quindi il rischio di unentrata in guerra prematura, vennero sbrigativamente rigettate da Mussolini, conscio dellimpreparazione bellica italiana, ma convinto di unimminente vittoria tedesca e quindi dellimpellente necessità di entrare in guerra a fianco del Führer per motivi di prestigio personale e anche di convenienza geostrategica[25]. A livello di propaganda e di opinione pubblica mondiale lattacco italiano (considerato una vera pugnalata alla schiena, secondo la definizione di Roosevelt)[26], e il suo evidente fallimento, provocarono un ulteriore indebolimento del prestigio del Duce, della popolarità italiana, considerata ormai totalmente allineata alla Germania, e anche una prima stima della debolezza imprevista dellapparato militare italiano[27]. Infatti, nonostante la rotta generale dellesercito francese di fronte ai tedeschi, le truppe italiane non riuscirono a sfondare le linee nemiche, favorite dallimpervio terreno alpino. Gli italiani subirono perdite maggiori e dimostrarono scarsa organizzazione, arretratezza tattica e mediocre morale. Al termine della battaglia delle Alpi Occidentali a favore dellItalia ci sarebbero stati solo alcuni modesti aggiustamenti territoriali (Mentone) e la smilitarizzazione della fascia di confine; svanirono subito, dopo i colloqui Hitler-Mussolini di Monaco, i grandiosi progetti del Duce di spartizione della Francia (linea del Rodano e Corsica), e di acquisizione dellImpero coloniale africano francese[28]. La resa della Francia Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Campagn
Posted on: Thu, 14 Nov 2013 19:45:45 +0000

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