Senza parole ... L’amore non è calcolo. Non puoi fare la - TopicsExpress



          

Senza parole ... L’amore non è calcolo. Non puoi fare la radice quadrata dell’amore, né puoi elevarlo a potenza. E’ già base prima e altezza ennesima di quasi tutto. Non c’è un asse del tempo e uno dello spazio per rappresentarlo, perché ignora entrambe le dimensioni e non si fa disegnare. Neppure Cartesio avrebbe saputo rappresentare il suo. Non è risolvibile in nessuna equivalenza tra dare e avere, come molti banalmente credono. Non fa somme algebriche e non puoi porlo uguale a niente, nemmeno a un altro amore, perché sono tutti diversi. Tanto meno è uguale a zero, perché se c’è, è sempre più vicino all’infinito che al nulla. E’ testardo e non si fa mai porre con facilità in nessuna condizione, essendo incalcolabile e persino intrattabile in molti casi. Non è comparabile, né esatto; non è costante né variabile, o meglio, può essere tanto uno quanto l’altro, ma sempre a sua discrezione e senza una regola precisa. Disegna geometrie la cui area è incalcolabile e ipotizza teoremi che non hanno dimostrazione. Non c’è una matematica che puoi applicare all’amore, perché mentre aggiunge sottrae e toglie aggiungendo. Inizia con l’illusione di fare una somma e poi fa sempre la differenza. Moltiplica quando c’è da dividere e incurante di ogni economia, divide dove si è soliti moltiplicare. Non è razionale, ma discrezionale ed eccezionale o eccessivo, come dicono i critici, ma tant’è. Quando divide non da mai un resto, perché all’amore non avanza niente e poi, le operazioni che lo riguardano, non danno alcun risultato. Se ne deduce che non è possibile sottoporlo alla prova, non torna mai l’amore. L’amore non distingue il problema dalla soluzione, alcuni pensano che sia il primo, altri la seconda, ma solo per comodità, perché non è né l’uno, né l’altra, è qualcosa, che nessuno sa definire con precisione. Nessuna formula lo descrive e del pi greco è la cifra infinitesima che ancora non è stata calcolata. Non per questo si può dire a cuor leggero che non esista, perché lo si incontra facilmente in ogni territorio della realtà, prima o poi. Eppure nessuno riesce a fermarlo, malgrado cifre, definizioni e numeri, provino ogni volta a rincorrerlo, inutilmente. E’ un nostro limite non riuscire a descriverlo, non certo il suo. Il fatto è, che non ha insegnanti e ripugna i compiti in classe. Non c’è una scuola o una facoltà dell’amore, né un voto che gli si può dare, E anche i poeti che provano vanamente a raccontarlo con le parole, fanno solo tentativi straordinari e miserabili di stargli dietro, ma lui non si lascia prendere da nessuno e da niente, nemmeno da loro. Scappa, da fogli bianchi libri e poesie, proprio come dalle equazioni. di Carmelo Albanese
Posted on: Sat, 14 Sep 2013 10:26:12 +0000

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