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Sommando i risultati di oltre 80 studi condotti in numerosi paesi, Hignett (1996) ha affermato che le lesioni della schiena negli infermieri hanno un grado di incidenza mondiale del 17%, un’incidenza nell’arco dell’anno del 40-50% e un’incidenza nella durata della vita del 35-40%. Più di un terzo (36%) delle lesioni alla schiena tra gli infermieri è stata associata alla movimentazione manuale e alla frequenza con cui viene loro richiesta la movimentazione manuale dei pazienti (17). Vasiliadou ed altri (1995) trovarono che per circa la metà (52%) fino a due terzi (63%) degli infermieri che ebbero lesioni alla schiena dipendenti dal lavoro, il dolore associato può durare per più di quattordici giorni. Nel 67% dei casi il dolore fu problematico per almeno sei mesi. Si è valutato che approssimativamente il 3% degli infermieri lascia il proprio lavoro a causa di lesioni alla schiena e anzi alcuni infermieri possono dover abbreviare la loro carriera (Helmlinger 1997). (5) E’ stato riscontrato che la prevalenza, in un anno, di dolori lombari tra 1616 infermiere inglesi (età media 38 anni) è stata pari al 45%. Tra le infermiere inglesi l’incidenza del dolore sul tempo di vita è stata pari al 60%; questa cifra può essere comparata con il 45%-64% di 1495 donne residenti in otto zone della Gran Bretagna in tutta la gamma di età (tra 20 e 59 anni). Uno studio svedese su 688 infermieri rilevò problemi lombari nel 52% dei casi di cui il 14% presentava problematiche severe.
Posted on: Tue, 17 Sep 2013 19:34:23 +0000

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