Svizzera, Polonia, Marocco allOdeon il cinema delle donne - TopicsExpress



          

Svizzera, Polonia, Marocco allOdeon il cinema delle donne -------------------------------------------------- “Volver”, come uno dei film più intensi di Pedro Almodóvar. E’ il tema della XXXV edizione del “Festival internazionale di cinema e donne”, il primo nella lunga maratona della “Cinquanta giorni” all’Odeon, in programma da venerdì 25 a mercoledì 30 ottobre. Un titolo che sta a significare, da una parte, un ritorno alle origini, e dunque una riflessione sulla storia, lunga trent’anni, del cinema di genere, ma che al tempo stesso vuole dare il senso dei grandi cambiamenti che stiamo attraversando oggi, di un movimento incessante di cose, persone e idee. Cinquanta i film in cartellone tra medi, corti e lungometraggi, distribuiti in sei giorni e divisi in otto sezioni tematiche, a cui si aggiungeranno incontri con le registe, premi e approfondimenti. Dopo lanteprima con Wanda di Barbara Loden, piccolo cult dimenticato del 1970, restaurato grazie allimpegno di Gucci e della Martin Scorsese Foundation (giovedì 24 alle 21, ingresso libero), si parte venerdì pomeriggio, dalle 15.30, con il ricordo di due straordinarie figure femminili del nostro Novecento: Goliarda Sapienza, attrice e scrittrice dal pensiero potente e anticonformista, con il documentario di Manuela Vigorita L’arte di una vita e una lettura di Ornella Grassi; e Lyda Borelli, la prima vera diva cinematografica italiana, con un intervento di Cristina Jandelli e la proiezione del suo primo film, Ma l’amor mio non muore di Mario Caserini (1913), musicato dal vivo. In prima serata, largo a una nuova promessa del cinema svizzero, Séverine Cornamusaz, con l’anteprima del suo secondo film, Cyanure, che racconta il drammatico incontro tra un uomo appena uscito di prigione e il figlio tredicenne che cerca di emularlo. Sabato alle 21 la consegna dei premi “Sigillo per la pace” alle registe franco-tunisina Nadia El Fani e belga-marocchina Kadija Leclere: di quest’ultima sarà proiettata l’opera prima Le sac de farine, storia di una ragazzina che vive la lacerazione della propria identità tra Europa e Nord Africa. Ad aggiudicarsi il “Premio Gilda” è invece una brava documentarista italiana, Fabiana Sargentini, per il suo esordio nel film di finzione Non lo so ancora (domenica alle 21): racconta la “giornata particolare” della quarantenne Giulia (Donatella Finocchiaro) e dell’ottantenne Ettore (Giulio Brogi), che si conoscono per caso in un ospedale di Levanto. Le ultime giornate di festival saranno invece dedicate a registe affermate: la marocchina Farida Benlyazid con il poetico road movie Frontieras (lunedì alle 21) e Dorota Kedzierzawska col pluripremiato Pora Umierac (“Il tempo di morire”) huis clos in bianco e nero ambientato nella casa di un’anziana signora polacca (martedì, idem). Mercoledì, infine, protagonista la commedia con La Tendresse di Marion Hansel, sull’incontro tra un uomo e una donna, un tempo amanti, che si ritrovano per accudire il figlio vittima di un incidente sugli sci (ore 15.30); e il brillante You Kiss Like Devil della maestra praghese Marie Polednakova (21). Biglietti euro 5/7; 10 labbonamento giornaliero, 30 quello allintero festival. Programma completo su laboratorioimmaginedonna.it.
Posted on: Sat, 26 Oct 2013 13:42:08 +0000

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