TERREMOTI E ALLUVIONI IN CROCE ROSSA Oggi, 33 anni dopo il - TopicsExpress



          

TERREMOTI E ALLUVIONI IN CROCE ROSSA Oggi, 33 anni dopo il terremoto dell80 che devastò il Sud con più di ventimila vittime. Novembre è un mese di morte. Bare allineate in colonne interminabili. Io cero quel 23 novembre. Da Foggia, partii con gli amici con la mia piccola utilitaria per Colliano, in provincia di Salerno, dove ci dissero cera bisogno daiuto. Tralascio i ricordi pietosi della gente disperata, era un giorno freddo e piovoso, come questo. Tante piccole scosse facevano tremare la terra su quelle colline campane. Con altri volontari come noi, anche del nord, montammo una cucina da campo e con quel poco di cui disponevamo cucinammo pasti caldi per i sopravvissuti, mangiando insieme a loro. Arrivarono i soldati italiani, attrezzati di tutto punto, ma non sapevano montare le loro tende e, in attesa di ordini da chissà chi, non sapevano che fare. Vennero anche i soldati americani, ma solo per fotografare. A pochi passi da noi, troneggiava la grande tenda della Croce Rossa, protetta da un recinto, uno steccato attraverso il quale le aristocratiche crocerossine comunicavano con gli abitanti, rifiutando loro qualunque contatto fisico, per timore di chissà quale contagio. Dopo due giorni, terminate le nostre scarse provviste alimentari, non avevamo più nulla da offrire a quella povera gente e non cera nessun altro che facesse qualcosa per loro. Tuttavia, unocchiata casuale nella tenda della Croce Rossa ci fece intravedere montagne di cibo accatastato e non distribuito. In un impeto giustizialista, entrammo senza invito nella tenda della cuccagna per requisire il necessario. Trovammo molti ortaggi ormai marci, avevano preferito che finissero così piuttosto che organizzare la distribuzione. Molti anni dopo, in occasione di unaltra sciagura, ho potuto vedere con i miei occhi altre montagne di viveri e mezzi di soccorso, abbandonati dalla CR in un capannone di Foggia. Finalmente compresi che cosa si nascondeva dietro quella croce. Un carrozzone utile a distribuire prebende ai raccomandati e voti ai politici. Oggi, mi chiedono, per i fratelli sardi, di versare soldi alla Croce Rossa con un sms. Avrei una sola irriferibile parola da dire loro. Raffaele Vescera
Posted on: Sat, 23 Nov 2013 16:23:18 +0000

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