Tra pochi minuti è il mio compleanno. E proprio oggi vorrei scrivere alcune righe, alcune parole che veramente pochi conoscono, per far sapere veramente chi sono. Non lo faccio per egocentrismo; e non parlerò della persona che altri vorrebbero che fossi, né parlerò di un Michael che non esiste. Il mio unico scopo è smuovere qualche buon animo in difficoltà, che dalla mia esperienza possa cogliere qualcosa di buono. Ventidue anni fa, una 15enne e un 17enne, invece di andarsene al cinema, decisero volontariamente di concepirmi e, di conseguenza, farmi venire alla luce. Non mancarono le proposte di abortirmi, ma nulla impedì che io, seppur così presto, dovetti ad ogni costo vivere. Da piccolo avevo tanti amici con cui giocavo, con cui sapevo confrontarmi, con cui andavo d’accordo. A 6 anni giocavo a fare il maestro. Da lì, insegnare diverrà la mia più grande passione. Avevo un migliore amico. Questo “migliore amico”, un giorno, dopo una mia sincera arrabbiatura, ma alla fine, stupida e rimediabile, chiuse per sempre con la nostra amicizia, rifiutandomi tuttora l’amicizia su Fb. Probabilmente, dato che i miei interessi non sono i suoi, mi ha voluto allontanare così. Da quel momento in poi, il rapporto con i miei coetanei fu un disastro completo. La mia solitudine mi arricchì così tanto che mi ero accorto di non essere più sul loro stesso piano. Non mi trovavo più a mio agio con adolescenti come me, preferivo parlare o trascorrere del tempo con gente più grande di me. Le scuole superiori mi permisero di trovarmi a contatto soprattutto con il sesso femminile, e dato che, come è dimostrato, nella maggior parte dei casi, hanno una maturità leggermente più elevata di quella dei maschietti, la loro compagnia mi faceva star bene. E’ stata questa la fase più strana e contorta della mia vita, in cui ero alla ricerca di un’identità che mi apparteneva. Ho scoperto e capito che l’adolescenza può essere per qualcuno il periodo più “tragico” della vita. Ma il mio consiglio, è sempre quello: niente è mai perduto. Verrà sempre un giorno, un anno, in cui tutta la tua vita si avvierà verso la luce giusta. A volte basta una persona, a volte un tipo di Arte, per risollevarti la vita. E con me così è stato. Ho scoperto che cantare è la più grande e più bella forma di comunicazione con l’Altro. Il Canto è solo ed unicamente per le persone sensibili che amano “sensibilizzare” gli altri. Chi lo fa per altri fini, è meglio che passi del tempo a coltivare gli orti. Questa è la mia filosofia. Ho preferito un percorso di studi diverso da quello universitario, e questo non mi ha portato pochi problemi. A scuola andavo molto bene. Studiare, sapere, è sempre stata una mia grande passione. Incontri quindi vecchi insegnanti che storcono il naso, perché avrebbero preferito altro per te. Come se questa fosse la loro vita! Invece, dopo tanti sacrifici, tanti soldi, tante ore impiegate a studiare con grandi artisti italiani e fare esperienza sul campo, ora posso dire, senza presunzione, che a soli 22 anni, sono un maestro di Canto che in 3 anni ha insegnato a più di 100 allievi, ha fondato un’Accademia per cantanti ed attori unica su tutto il territorio nazionale per il percorso di studi che propone e riconosciuta dai più grandi enti della formazione, tra cui un’Università ed una casa discografica come la Sony. Ed ho accanto la mia persona giusta, una ragazza d’oro. Tutto questo perché non mi sono mai piaciute le cose facili. Sono una persona molto sicura di sé. Ah dimenticavo! Tanto per togliermi un piccolo sassolino…. Scrissi e produssi un singolo alcuni anni fa, l’ultimo per il momento, la mia adorata “SENZA PENE” che i migliori IGNORANTONI di Umbertide tuttora scherniscono e con cui vengo deriso. Cari signori, e grandi uomini di cultura…. Sapete che solo ad Umbertide il testo è stato così “beffeggiato”?...Perché ci vogliamo così mostrare ignoranti?.. Sapete che in altre parti d’Italia è stato più che apprezzato, se non richiesto? Oppure sapete, che il testo è stato visionato e approvato da uno dei più grandi autori di canzoni italiane? … Quindi studiatevi un po’ di figure retoriche e cogliete bene il messaggio…… Altrimenti, soddisfarete sempre il mio intento di provocarvi, intelligentoni! E’ proprio con una parte del ritornello che voglio concludere questo mio messaggio: “UNA VITA SENZA PENE, LO SAI, NON DONEREI NEANCHE UN RENE!” La vita, prima o poi, restituisce tutto. Ogni perdita, ogni delusione, ogni derisione, ogni sconfitta sarà solamente l’ingrediente necessario per la tua grande vittoria. Ed io, la sto avendo GIORNO PER GIORNO. Ma un pensiero oggi va anche alla signora “ Vita”… GRAZIE PER QUESTI 22 ANNI…. E Grazie a chi mi sostiene e chi crede in me.. A tutti coloro che mi amano, IO DICO GRAZIE !
Posted on: Thu, 25 Jul 2013 21:35:49 +0000